La leader del Rassemblement national è stata la prima a ufficializzare la sua candidatura per le prossime presidenziali in Francia. Questa volta vuole convincere anche chi la ritiene "radioattiva". Negli ultimi tempi ha fatto parlare poco di sé, ma non è scomparsa, si sta solo abituando a smussare i toni
Manca un anno e mezzo alle presidenziali francesi del 2022, ma Marine Le Pen, guida del Rassemblement national (Rn), è già in piena campagna. La leader sovranista, che tutti i sondaggi danno come finalista, nuovamente, contro Emmanuel Macron, è stata la prima a ufficializzare la sua candidatura. Lo ha fatto a gennaio, con largo anticipo su tutti, strozzando le ambizioni di chi, nella stessa area politica, stava pensando all’Eliseo. “Sarò al servizio dei francesi fino a quando avranno bisogno di me e fino a quando riuscirò a radunare il maggior numero di elettori possibile attorno al progetto che il Rn difende. Se domani ci sarà un candidato capace di allargare ancor di più questo bacino elettorale, non avrò difficoltà a cedergli il posto”, ha detto al Foglio a inizio novembre.
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