Inviso agli ayatollah ma pronto a rimettersi in corsa, l’ex presidente iraniano da reietto è nuovamente balzato agli onori delle cronache politiche. L’approvazione nei suoi confronti viaggia intorno al 37 per cento, mentre Rohani raggiunge a malapena il 25
Dimenticate i rivoluzionari d’una volta: sono più rari dei panda, in Iran. Prendete ad esempio l’ex presidente Mahmoud Ahmadinejad. Sette anni fa era ancora l’elefante nella cristalleria della diplomazia internazionale, il campione dell’anti imperialismo tendenza pasdaran che agognava la cancellazione di Israele e dubitava dell’Olocausto, tuonando dentro completi (invariabilmente sdruciti) acquistati al bazar di Shams al Emareh. A guardarlo di questi giorni, rilassato e dialogante, con la barba curata e lo sguardo addolcito da sorrisi tanto frequenti che se non ci fosse di mezzo la politica potrebbero far pensare a un nuovo amore, sembra davvero un altro.
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