La Commissione europea ieri ha annunciato di aver avviato delle discussioni con Pfizer e BioNTech per la fornitura di altre dosi oltre ai 300 milioni già acquistati, mentre l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) deve dare il suo parere su Moderna domani. Di fronte a una serie di critiche per il ritardo rispetto a Stati Uniti e Regno Unito, l’Ue sembra voler rispondere con i fatti alle polemiche sulle modalità con cui ha gestito l’acquisto e l’autorizzazione dei vaccini a nome dei 27 stati membri. Angela Merkel ieri ha ribadito la sua fiducia nella Commissione: “Abbiamo coscientemente scelto un approccio congiunto con i nostri partner nell’Ue” e “siamo convinti che questa fosse e sia la cosa giusta”, ha detto il portavoce della cancelliera. Ma gli attacchi in Germania e altrove si stanno moltiplicando.
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