Di tutte le inversioni di rotta cui ci ha abituati il premier britannico Boris Johnson quella sulla scuola è la più spettacolare ancorché la meno prevedibile. Nella gestione caotica della pandemia di cui molti commentatori inglesi, anche quelli più pazienti, si lamentano tantissimo, il governo aveva messo tra le priorità la scuola: i ragazzi devono andarci, facciamo in modo che questo sia possibile. Invece nel lockdown severo annunciato da Johnson le scuole restano chiuse fino (almeno) a metà febbraio.
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