Un tentativo di sedizione putschista era implicito in tutto quello che Trump ha fatto e detto dopo le elezioni che lo hanno spodestato. Fanatismo, spirito antidemocratico, irregimentazione e indottrinamento di una rumorosa minoranza e delle milizie armate, stand back and stand by: il prezzo della paranoia narcisista di un uomo stupidamente e ferocemente violento non poteva che essere questo, fino all’invasione del Congresso, una falsa rivoluzione in stile Mogadiscio, un’aggressione squadrista contro gli eletti della Repubblica americana per impedire loro di fare la legge, di imporre la volontà popolare espressa nelle urne. Lo spettacolo disgustoso non ha precedenti, e alla fine i toni e i metodi della guerra civile sono diventati gazzarra armata con l’evacuazione dei deputati e dei senatori, del vicepresidente Pence, deli uomini e delle donne che hanno la delega di potere del popolo. C’è solo da augurarsi che la forza della legge repubblicana abbatta rapidamente questo principio di sedizione che non è rivolta ma scatenamento di pulsioni emozionali senza precedenti.
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