Congresso di nuovo riunito, per dimostrare al paese e al mondo che la superpotenza funziona. Si parla molto di impeachment o Venticinquesimo emendamento contro Trump, asserragliato alla Casa Bianca, anche tra i repubblicani ma per ora nulla di concreto. Le orde di QAnon e l'incredibile deferenza delle forze di sicurezza
A Washington c’è un senso di ritardo irrecuperabile dopo l’assalto dei trumpiani al Congresso, perché in pochi erano convinti che la crisi si sarebbe davvero materializzata quando invece c’erano tutti i segni – in sovrabbondanza e da molti mesi. Secondo il sito Axios, di solito ben informato, tra i repubblicani si discutono misure drastiche per bloccare il presidente Donald Trump, incluso l’impeachment oppure il Venticinquesimo emendamento, che prevede la possibilità per il vicepresidente di rimpiazzare il presidente se quest’ultimo diventa incapace di fare il proprio lavoro. E’ una possibilità ridicolizzata spesso in questi quattro anni “come una fantasia liberal”, ma adesso è presa in considerazione. Un problema è che mancano due settimane alla scadenza naturale del mandato di Trump, le manovre politiche potrebbero richiedere più tempo e quindi essere inutili.
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