Se si cerca David Cho su internet non si trova quasi niente. Il primo risultato è una pagina Wikipedia di un certo David Choe, un artista di Los Angeles che però con lui non c’entra. C’è una sua foto, nessun riferimento alla famiglia, nessun social network. Ci sono poche informazioni perché è un agente di sicurezza della scorta del presidente Trump e, a quanto riporta il Washington Post, sarà il prossimo capo di quella di Joe Biden. Negli ultimi tempi, non proprio il ruolo più semplice da ricoprire, visto il clima da guerriglia urbana innescato dall’assalto dei trumpiani a Capitol Hill e dagli ultimi mesi di tensioni istituzionali che hanno diviso e logorato gli Stati Uniti. La scorta del presidente ha il ruolo di mettere in salvo l’uomo più potente del mondo e la sua famiglia: “Tra lui e la sua squadra ci deve essere massima fiducia”, dicono gli agenti. Mancano quasi dieci giorni all’Inauguration Day. Dopo quello che è successo al Campidoglio la tensione è alle stelle e quella famosa fiducia traballa. I servizi segreti hanno rilasciato un comunicato in cui confermano di stare preparandosi a tutto, facendo immaginare il peggio. “L’inaugurazione del presidente degli Stati Uniti è un elemento fondamentale della nostra democrazia”, hanno scritto, “la sicurezza e la protezione di tutti coloro che parteciperanno alla cinquantanovesima inaugurazione presidenziale è di massima importanza”.
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