Il secondo impeachment divide e corrode, come fece anche il primo, ma questa volta ancora di più perché siamo all’ultimo miglio di Trump presidente e Joe Biden che predica l’unità e il dialogo non può iniziare il suo mandato con la guerra civile al Congresso
Per giorni il presidente e il suo vicepresidente non si sono parlati, e anche se adesso il secondo fa sapere che le relazioni si sono ricomposte, la posta si alza di nuovo, per entrambi. Donald Trump aspetta la fine rabbioso, critica i democratici e difende le parole dette prima dell’assalto al Congresso, le parole dell’istigazione, ed esercita ancora il proprio potere dove e come può, cioè in politica estera, dichiarando Cuba sponsor del terrorismo per esempio, per rendere ancora più complicato l’inizio del suo successore, Joe Biden. Chi chiede le dimissioni immediate di Trump, come l’ex giornale amico (da qui in avanti sarà tutto un “ex”) Wall Street Journal, forse a questo pensava: non è tanto o troppo Twitter, è che continua a essere il commander in chief.
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