L’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del piano nazionale di ripresa e resilienza è solo il primo passo che l’Italia deve compiere se vuole iniziare a ricevere, all’inizio della prossima estate, l’anticipo dei 209 miliardi che le sono stati allocati dal Recovery fund. Il documento sul tavolo del governo ieri va considerato come una bozza: la Commissione europea, che è incaricata di valutare i piani nazionali e di raccomandare ai governi di dare il via libera agli esborsi, non si attende la versione definitiva prima del mese marzo.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE