“La catastrofe è possibile”, ha dichiarato all’Afp l’amministratore delegato di Eurostar, il francese Jacques Damas. “Per favore, fate qualcosa”, hanno scritto in un appello venticinque uomini d’affari e professori universitari inglesi, affinché il governo di Londra si adoperi in fretta per salvare la compagnia ferroviaria ad alta velocità, che in primavera rischia la bancarotta a causa della crisi sanitaria. Il mitico Eurostar, il treno che ha permesso alla Gran Bretagna di non essere più un’isola, “l’unione dello slancio francese e del pragmatismo britannico”, come disse la Regina Elisabetta II inaugurando l’Eurotunnel in compagnia di François Mitterrand il 6 maggio 1994, rischia di restare fermo ai binari di King’s Cross St. Pancras o della Gare du Nord se non saranno forniti in fretta nuovi fondi.
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