Si parla molto di censura, ma c’è un equivoco generale: dal punto di vista tecnico in questo periodo la censura non è possibile. Da quando le grandi piattaforme tech come Facebook e Twitter hanno cancellato migliaia di gruppi e di account che facevano disinformazione a favore dell’ex presidente americano Donald Trump – e soprattutto dopo che hanno cancellato Trump – il tema della censura è diventato di colpo dominante, ma per ora quello che si vede è lo spostamento di alcuni contenuti da piattaforme più conosciute verso altre piattaforme più nuove. Lin Wood era un account con due milioni di follower su Twitter, da tre settimane si è spostato su Telegram dove al momento è arrivato a settecentomila follower. Considerato che non sappiamo quanti fra coloro che lo seguivano su Twitter fossero davvero attivi, è chiaro che sta recuperando la sua audience in modo rapido. La stessa cosa vale per molti altri che hanno trovato su Telegram e altre piattaforme lo spazio che non hanno più altrove. Il capo dei Proud Boys, Enrique Tarrio, ha celebrato la migrazione così: “Benvenuti nell’angolo più tenebroso del web! Porno e spam sono vietati ma tutto il resto è lecito”.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE