Anche l’Europa si dota di un meccanismo per controllare l’export dei vaccini. Finora ha cercato di evitare il protezionismo (per fortuna), ma i guai con AstraZeneca sono grandi. “Europe first” è la risposta a chi accusa l’Unione di essere lenta e alla mercé di Big Pharma
Bruxelles. La Commissione di Ursula von der Leyen ha deciso di lanciarsi nella guerra globale dei vaccini annunciando l’intenzione di vietare l’esportazione di dosi verso paesi terzi, se le società farmaceutiche non rispettano gli accordi di fornitura conclusi con l’Ue. E’ la conseguenza dello scontro con AstraZeneca, che una settimana fa ha tagliato a sorpresa il 60 per cento delle consegne all’Ue di febbraio e marzo, scegliendo invece di continuare a rifornire il Regno Unito. La Commissione accusa la società di violare il contratto che le imponeva di iniziare a produrre in anticipo per l’Ue anche in due stabilimenti britannici. Inoltre sospetta che AstraZeneca abbia esportato nel Regno Unito dosi destinate agli stati membri. Così oggi entra in vigore un “meccanismo di trasparenza e autorizzazione per le esportazioni dei vaccini” che dà all’Ue la possibilità di bloccare le dosi dentro ai proprio confini.
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