Ursula von der Leyen ha deciso da sola di spingere l’Ue sulla strada del nazionalismo sui vaccini, senza consultare i commissari e contro il parere della sua amministrazione, a costo di provocare una crisi con l’Irlanda e il Regno Unito e le proteste di Canada e Giappone? Quattro giorni dopo l’introduzione del meccanismo per vietare le esportazioni dei vaccini, von der Leyen ieri ha cercato di calmare le polemiche rispondendo a porte chiuse alle domande di alcuni gruppi al Parlamento europeo. La presidente della Commissione si è scusata per aver inserito una norma (subito cancellata) che avrebbe riportato la frontiera fisica tra Irlanda e Irlanda del nord. Le prime due richieste di esportazione verso Regno Unito e Canada sono state autorizzate: “Questo dimostra che il sistema funziona e sarà usato in modo molto limitato”, ha detto una portavoce. Ma l’episodio ha provocato una rivolta interna alla Commissione.
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