Anche nel fashion c’è una mezza rivoluzione. Parla Daniel Roseberry, direttore creativo di Schiaparelli, che ha vestito Gaga per l’insediamento
Daniel Roseberry, direttore creativo di Schiaparelli, non si aspettava i commenti e i meme a milioni che hanno fatto seguito all’apparizione di Lady Gaga nel suo abito rosso e blu sulla scalinata del Campidoglio a Washington, due settimane fa. La parodia che in Italia ne ha fatto Luciana Littizzetto non faceva ridere neanche un po’, ma era comunque un segno della potenza di quell’immagine. “Non c’è stato molto tempo per pensare”, racconta. “Sono stato contattato dal team di Gaga (nessuno la chiama più né Stefani, che è il suo nome di battesimo, né con il nome d’arte per intero, ndr) una settimana prima della cerimonia. Poche ore dopo mi hanno mandato il brief: l’abito avrebbe dovuto essere leggero, in linea con l’occasione ma, per come lo intendevo io e mi avevano dato molta libertà, anche “worthy of Gaga”, cioè all’altezza della sua storia e della sua figura pubblica. In un paio d’ore le ho mandato due silhouettes. Ne ha scelta una: le piaceva il contrasto fra la giacca severa, che mi ha chiesto blu, e la gonna ampissima, rossa. In realtà”, concede, “è stata una collaborazione creativa”.
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