La visita di Josep Borrell a Mosca ha messo l’Unione europea di fronte a due domande. La prima è che fare con l’Alto rappresentante che è andato all’incontro con il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, e ha imposto a se stesso e a tutta l’Ue una grandissima umiliazione. Lavrov ha insultato l’Unione, ha detto che è inaffidabile. Poi ha parlato dei diritti degli indipendentisti catalani in carcere, ben sapendo di dire cose che toccavano Borrell molto da vicino. Le offese sono state molte, la più grande è stata l’espulsione di tre diplomatici di paesi europei proprio durante la visita. Borrel sapeva, Borrell ascoltava, Borrell è rimasto immobile.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE