Gli studenti dell'Università del Bosforo, una delle più libere del paese, si oppongono con coraggio e ironia alla nomina del nuovo rettore: un compagno di partito del presidente
Istanbul. Gli studenti e gli accademici che protestano all’Università del Bosforo non mostrano segni di cedimento, anche se il governo continua con la sua repressione nel tentativo di intimidirli. Da 39 giorni si oppongono alla nomina a rettore di Melih Bulu, un professore esterno al corpo docente della prestigiosa accademia, esponente politico del Partito della giustizia e dello sviluppo (Akp) al governo del paese, non eletto, ma nominato dal presidente della Repubblica, Recep Tayyip Erdogan. Gli accademici del Bosforo manifestano tutte le mattine alle ore 12, nel campus centrale. A quell’ora, tutti in piedi, distanziati, perfettamente immobili, in silenzio, per trenta minuti voltano le spalle all’ufficio del rettore.
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