Twitter ha deciso di cacciare Donald Trump per sempre, la sospensione temporanea si è trasformata nella pena eterna e per giustificare questa posizione forte – e contestata e controversa: è materia incandescente quella dei confini del dibattito pubblico – ha portato motivazioni dettagliate e circostanziate. In sostanza il social media preferito dall’ex presidente americano dice che il suo ospite era a capo di un network strutturato, con centinaia di amplificatori organizzati in modo professionale che ben prima delle elezioni del novembre scorso si era preparato per trasformare l’eventuale sconfitta in un complotto. Per questo Trump non è più gradito da e su Twitter. Non si tratta di un singolo tweet né di una intemperanza singola: era un progetto per sovvertire l’esito elettorale e continuare a contestare il presidente Biden meglio noto nella galassia trumpiana come “l’impostore”.
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