La grande paura delle varianti del coronavirus sta facendo tornare l’Unione europea ai mesi di marzo e aprile del 2020, quando gli stati membri chiusero unilateralmente le frontiere mettendo a rischio le catene di approvvigionamento dell’economia e la tenuta del progetto comunitario. La Commissione di Ursula von der Leyen ieri è stata costretta a richiamare la Germania, dopo la decisione improvvisa del governo di Angela Merkel di imporre controlli ai confini con il Tirolo austriaco, la Repubblica ceca e la Slovacchia. “Ci aspettiamo che tutti gli stati membri rispettino le raccomandazioni” sulle restrizioni alla libera circolazione delle persone, ha detto un portavoce della Commissione.
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