L’ex capo negoziatore dell’Unione europea sulla Brexit non ha ancora espresso pubblicamente la sua intenzione di candidarsi alle presidenziali del 2022 in Francia, ma ha tutte le carte per partecipare. La variabile Républicains sulla sua decisione
Michel Barnier potrebbe rovinare il piano di Emmanuel Macron e Marine Le Pen di trasformare le elezioni presidenziali del 2022 in Francia in un ineludibile doppio referendum sull’attuale presidente della Repubblica e la leader dell’estrema destra del Rassemblement national. L’ex capo negoziatore dell’Unione europea sulla Brexit non ha ancora espresso pubblicamente la sua intenzione di candidarsi. Fino alla fine di marzo continuerà a consigliare la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. Ma gli indizi sulle intenzioni presidenziali di Barnier si stanno accumulando. A dicembre, subito dopo l’accordo sulle relazioni future con il Regno Unito, aveva espresso la sua volontà di essere “utile” alla Francia. Martedì, davanti ai deputati dei Républicains all’Assemblea nazionale, ha annunciato la creazione di un gruppo di lavoro sul tema “patriota ed europeo”. Il presidente dei Républicains, Christian Jacob, ha annunciato il suo ingresso nella direzione strategica del partito. Ad aprile Barnier pubblicherà un libro sull’esperienza della Brexit e le lezioni per la Francia. Dopo le elezioni regionali – che causa pandemia sono state rinviate a giugno – dovrebbe prendere la decisione sulla candidatura. Molto dipenderà dalla scelta che faranno i Républicains di fronte al dilemma tra essere un partito della destra europeista e moderata e o della destra nazionalista e dura.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE