L’Alta corte regionale di Coblenza in Germania ha condannato ieri un agente dei servizi di sicurezza siriani a quattro anni e mezzo di prigione perché è stato complice della repressione ordinata dal regime contro i civili. Si tratta di una sentenza importante perché stabilisce per la prima volta un principio di giurisdizione universale: la conseguenza diretta è che gli uomini che su ordine del regime di Bashar el Assad hanno sequestrato, torturato e ucciso decine di migliaia di persone in Siria possono essere arrestati, giudicati e condannati in Germania. La pena è relativamente bassa perché l’uomo, Eyad el Gharib di 44 anni, era un ingranaggio minore nel meccanismo di repressione e si era occupato dell’arresto e del trasporto di dissidenti verso la Sezione 251, un comando / prigione della polizia politica di Assad dentro alla capitale del paese. Ma il regime di Damasco fa affidamento su altre migliaia di uomini che hanno ruoli e responsabilità più grandi di El Gharib e in questi anni hanno commesso atrocità contro i civili siriani che sono state documentate al di là di ogni dubbio.
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