Amnesty si è fatta intrappolare da Putin, ha tolto all'oppositore lo status di prigioniero di coscienza e ha partecipato al processo di diffamazione voluto dal Cremlino. Adesso è iniziato il viaggio verso il silenzio
Il viaggio di Alexei Navalny verso la cancellazione è incominciato mercoledì, l’oppositore è stato trasferito dalla prigione Matrosskaya Tishina di Mosca verso una località che ancora nessuno conosce. Non i suoi avvocati, non la sua famiglia e sarà comunicata soltanto una volta che l’oppositore arriverà nella destinazione in cui dovrà trascorrere due anni e mezzo. A volte questi viaggi possono durare una settimana, è così che funziona la rotta verso la cancellazione. Ma l’azione di chi spera che Navalny e quel che gli è stato fatto – il tentativo di omicidio, poi l’arresto e il processo pretestuoso – non si limita a questo viaggio. C’è la demonizzazione del personaggio, portata avanti con un’opera di propaganda chirurgica che lascia capire quanto Mosca sappia bene come rimuovere, distorcere la memoria e le storie.
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