La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, lunedì 8 marzo ha minacciato di vietare altre esportazioni di vaccini di AstraZeneca prodotti nell’Unione europea, se la società farmaceutica non rispetterà i suoi impegni contrattuali aumentando in modo consistente le forniture di dosi agli stati membri. “Ci aspettiamo che AstraZeneca accresca i suoi sforzi per distribuire di più e mettersi in pari. Questo sarà il riferimento sulla possibilità di esportare anche da altri Stati membri”, ha detto von der Leyen, ribadendo il suo sostegno alla decisione dell’Italia di bloccare 250 mila dosi in partenza per l’Australia. Fino a quando AstraZeneca “non è in grado di spiegare perché non ha consegnato in Europa, abbiamo un problema quando vediamo dosi prodotte in Europa che vanno altrove”. A febbraio, dopo aver ridotto le forniture per il primo trimestre del 2020 da 120 a 32 milioni, AstraZeneca alla fine aveva promesso 40 milioni di dosi entro marzo. Finora ne ha consegnate poco più di 10 milioni. “AstraZeneca ha consegnato all’Ue meno del dieci percento dell’importo ordinato nel periodo da dicembre a marzo”, ha spiegato von der Leyen: “Se una società non consegna, non possiamo permettere esportazioni”.
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