attacco a washington
Un'auto ha travolto due agenti davanti a Capitol Hill
Ucciso l'assalitore armato di coltello. Uno dei due poliziotti è morto in ospedale. Il Campidoglio americano è stato messo in lockdown
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Venerdì all’una del pomeriggio ora locale un uomo ha lanciato la sua auto contro due poliziotti di guardia a Capitol Hill, la sede del Congresso americano a Washington. Poi è sceso dalla macchina con un coltello, ha pugnalato un agente ed è stato ucciso dalla polizia a colpi d’arma da fuoco. Un poliziotto è morto, l’altro è in ospedale.
Il Congresso era chiuso per la pausa di Pasqua, ma sono subito scattate le misure di sicurezza per i pochi all’interno, inclusi alcuni giornalisti: ingressi sprangati, divieto di avvicinarsi alle finestre, squadre di agenti in mimetica nei corridoi. La dinamica non fa proprio pensare a un attacco insurrezionalista da parte di un estremista politico, ma da quando una massa di rivoltosi ha fatto irruzione il 6 gennaio proprio dentro al Congresso non si è mai smesso di pensare alle minacce interne e tutti hanno guardato subito in quella direzione.
Il Campidoglio è stato messo in lockdown mentre una squadra della Guardia nazionale con la polizia locale hanno perquisito la macchina del sospettato e aumentato la sicurezza. Al personale è stato ordinato di rimanere dentro all’edificio.
Chi ha eseguito l’attacco però cercava proprio di essere ammazzato e sapeva che non sarebbe mai arrivato da solo dentro al Congresso – cercava un luogo dove il suo gesto avrebbe attirato moltissima visibilità. Il Campidoglio da questo punto di vista è l’ideale, perché le barriere di metallo che lo proteggevano sono appena state tolte – e quindi ci si poteva avvicinare – ma la tensione e l’attenzione restano molto alte.