Estremist* taleban*

Daniele Raineri

Per molt* espert* il ritiro di american* e altr* da Kabul sarà una catastrofe per le donne

In Afghanistan arriva una svolta storica perché dopo l’annuncio del presidente americano Joe Biden si stanno per ritirare tutt* dal conflitto. Non stiamo parlando soltanto di american*, ma anche di italian*, rumen*, inglesi, tedesch* e turch*, per citare alcuni dei contingenti militari più numerosi. Alcun* espert* però avvertono: c’è il rischio altissimo che il paese dopo vent’anni finisca di nuovo nelle mani di quel movimento di guerriglier* islamist* che vuole riprendersi il paese e combatte con il nome di: talebani. Si tratta di estremist* che imporranno alle donne regole severissime, impediranno loro di studiare e di lavorare e le costringeranno a vivere prigioniere dentro le loro case, senza mai poter uscire all’esterno se non accompagnate da un tutore maschio. 

 

Tutt* ricordano il trattamento riservato alle donne vent’anni fa, prima della cacciata dei fanatici. Le donne dovevano essere invisibili sotto i burqa, non dovevano fare rumore camminando, non potevano ridere o parlare ad alta voce all’aperto, a rischio di attirare su di loro l’attenzione della polizia morale dei talebani. Le punizioni per chi trasgrediva queste regole intollerabili erano orrende: i talebani portavano le donne considerate “colpevoli” in luoghi pubblici e le fustigavano davanti a tutt*. Nei casi ritenuti più gravi, gli estremisti ordinavano la morte della donna: talvolta per lapidazione e talvolta con un colpo di fucile alla testa. 

 

La fine della dominazione talebana nel 2001 aveva consentito a molt* afghan* di fare cose che prima erano impensabili in Afghanistan. Alcun* sono diventat* giornalist* o maestr*, altr* hanno scelto di diventare attivist* o artist*. Ci sono anche quell* così giovani da non ricordare com’era prima. Beninteso, si sta parlando soltanto di alcune parti fortunate del paese perché in altre è come se i talebani non fossero mai andati via. Per un riflesso molto facile da capire siamo quasi tutt* content* in occidente che la presenza militare straniera in Afghanistan sia agli sgoccioli (i militari andranno via entro settembre), ma ci saranno conseguenze brutali e dobbiamo essere consapevoli e preparat*. Ad alcun* sembrerà che questo testo sia un tentativo di relativizzare o minimizzare le richieste di chi vuole un linguaggio più neutro e considera la cultura occidentale troppo maschilista. Non è così: se c’è un problema grande nel lontano Afghanistan non vuol dire che non si possa discutere di altre cose. E’ semplice insiemistica. Ma su milioni di donne afghane si sta abbattendo una catastrofe epocale e quasi non se ne parla. Per vent’anni hanno vissuto con la promessa di un miglioramento e adesso rischiano di finire nelle mani dei peggiori fanatici dell’Asia. Dovremmo fare più attenzione tutt*. 

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