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Una poliziotta è stata accoltellata vicino a Nantes

Mauro Zanon

L'aggressore, che si era impossessato dell'arma dell'agente ferita, è stato arrestato dopo una sparatoria. Era già noto ai servizi come islamista radicale

Non c’è pace per la polizia francese. Alle 10 di questa mattina, a La Chapelle-sur-Erdre, comune di ventimila abitanti a tre chilometri a nord di Nantes, una poliziotta è stata accoltellata ed è ora in gravi condizioni all’ospedale, ma non in pericolo di vita. Secondo le prime informazioni, come a Rambouillet lo scorso 23 aprile, l’attacco è avvenuto nel commissariato locale. L’aggressore, dopo aver accoltellato l’agente a più riprese, colpendola alla coscia, al braccio e alla mano, si è impossessato della sua pistola di servizio ed è fuggito.

 

“L’ho visto ripartire a piedi. Scendeva verso il parcheggio. Gli ho chiesto un aiuto perché avevo un problema con il mio scooter che non si accendeva più. Era calmo. Ma quando ho visto che era armato, ho preso paura. È salito in una Golf”, ha raccontato un testimone che ha incrociato l’uomo ignaro del fatto che avesse appena commesso un attacco.

 

Dopo tre ore di ricerche, che hanno coinvolto due elicotteri, tre squadre cinofile e 240 agenti del Gign, i corpi d’élite della gendarmeria, l’uomo è stato individuato e arrestato al termine di una sparatoria che ha portato al ferimento di tre gendarmi.

 

“Ho appena saputo dell’aggressione di cui è stata vittima la poliziotta municipale. Le voglio trasmettere tutto il mio sostegno. La conosco nel quadro del suo lavoro. Lavora come poliziotta da molti anni. È una persona molto seria e rigorosa. Ed è molto presente”, ha dichiarato Erwan Bouvais, consigliere comunale di La Chapelle-sur-Erdre.

 

 

L’aggressore, secondo quanto riportato da Europe1, ha 39 anni ed era già noto ai servizi per radicalizzazione. Il Parisien ha precisato che era iscritto al Fichier des signalements pour la prévention de la radicalisation à caractère terroriste (Fsprt), ossia la banca dati dell’amministrazione francese che contiene la lista degli islamisti radicali suscettibili di commettere attacchi sul territorio nazionale.

 

L’esperta di giustizia della rete Cnews, Sandra Buisson, ha rivelato inoltre che a febbraio era già stato fermato per aver tentato di aggredire degli agenti della polizia nazionale con un coltello.

 

 

Il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, ha stravolto l’agenda che prevedeva uno spostamento nel dipartimento del Nord, e ha annunciato su Twitter che si sta recando sul luogo dell’attacco assieme alla segretaria di stato per le Politiche giovanili Sara El Haïry.

 

 

 

Il primo tweet politico è arrivato da Marine Le Pen, leader del Rassemblement national. “Tutto il mio sostegno a questa poliziotta de La Chapelle-sur-Erdre gravemente ferita, ai suoi colleghi e ai suoi cari. Rifiuto l’idea che le aggressioni contro i nostri poliziotti diventino il nostro quotidiano. Bisogna combattere contro questa barbarie e mai, assolutamente mai, abituarvisi”. Le prossime presidenziali francesi si giocheranno anzitutto sulla questione securitaria.

 

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