Quello che non torna nelle indagini sull'assassinio di Jovenel Moïse
Le autorità dicono di avere arrestato finora 21 delle 28 persone presumibilmente coinvolte nell'assalto alla casa del presidente di Haiti. Il mandante sarebbe Christian Emmanuel Sanon. Chi è questo Sanon?
Si chiama Christian Emmanuel Sanon; ha 63 anni; è presidente di una organizzazione chiamata Haiti Rome; ed è lui l’uomo che è stato arrestato ad Haiti come mandante dell’assassinio del presidente Jovenel Moïse. Una storia che comunque resta piuttosto misteriosa: a metà tra un videogioco sparatutto e un film di Woody Allen, anche se la storia locale non è nuova a presidenticidi grotteschi.
Il 28 luglio 1915, ad esempio, la notizia che Vilbrun Guillaume Sam, dopo essere riuscito a prendere il potere, aveva subito fatto uccidere 160 detenuti politici, compreso l’ex-presidente Oreste Zamor, provocò un sussulto di ira popolare in cui il tiranno fu letteralmente fatto a pezzi – e la folla manifestò poi portando in giro i brandelli del cadavere. Poco prima di lui, l’8 agosto 1912, a pezzi era finito anche Cincinnatus Leconte: in un’esplosione del Palazzo Presidenziale in cui morirono centinaia di persone.
Nato a Marigot, nel sud-est di Haiti, Sanon viveva a Brandon, vicino a Tampa: Florida Occidentale. Diceva di essere medico, ma secondo una indagine del Miami Herald i registri pubblici non lo confermano. Comunque su YouTube nel 2011 aveva pubblicato diversi video in cui si presentava come il leader di cui Haiti aveva bisogno, per gestire uranio, petrolio e altre ricchezze del paese. Importanti asset che però, spiegava, non avevano potuto migliorare le condizioni degli haitiani per via di corruzione e malgoverno dilaganti.
Secondo la versione data dalla polizia haitiana, Sanon era arrivato a Haiti a giugno a bordo di un aereo privato, con “obiettivi politici” e accompagnato dai mercenari assunti presso la Ctu Security di Doral (Miami-Dade). Erano 17 ex-militari colombiani, di vari gradi: da soldato semplice a colonnello. Almeno un paio di loro erano stati accusati di “falso positivo”: avere ucciso contadini facendoli poi passare per guerriglieri. A quanto hanno riferito i familiari e a quanto hanno detto loro stessi, erano stati assunti via Internet, con l’incarico ufficiale di scortare alcuni vip in Repubblica Dominicana.
In base al suo sito web, la Ctu Security sarebbe essenzialmente una società di vendita di apparecchiature di sicurezza. Ma offre anche servizi di protezione per individui e organizzazioni, dalle aziende ai college; fa investigazione privata; e addestra pure cani. Il titolare si chiama Antonio Intriago ed è un venezuelano. Anti-Maduro, a vedere quello che posta. Moïse però riconosceva Guaidó, che infatti ha subito mandato condoglianze. Aveva infatti rotto con la politica di sussidi chavisti di Petrocaribe, che peraltro a Haiti era stata occasione di un gravissimo scandalo, e che comunque in mancanza di petroldollari è ormai esaurita. Il sito della Ct Security posta anche slogan sia dei Black Lives Matter che dei Blu Lives Matter a favore dei poliziotti, in contemporanea.
Le autorità haitiane dicono di avere arrestato finora 21 delle 28 persone presumibilmente coinvolte nell'assalto alla casa di Moïse. Tra di essi appunto Sanon. Tre sospetti sono stati uccisi in sparatorie con la polizia, e altri cinque sarebbero ancora latitanti. La dinamica resta però oscura. Le stesse autorità dicono di non capacitarsi della non reazione degli agenti della sicurezza, comunque non spiegabile col fatto che gli assalitori avrebbero detto di essere “agenti della Dea”, da cui voci di coinvolgimenti americani subito smentiti. Moïse era vicino a Trump, ma lo scenario di una punizione di Biden è roba che neanche QAnon! Peraltro il primo ministro Claude Joseph ha chiesto proprio a Biden l’invio di truppe, per proteggere le infrastrutture e aiutare a gestire le elezioni del 27 settembre. Vero che proprio il giorno prima dell’omicidio il defunto aveva nominato nuovo primo ministro Ariel Henry, senza che facesse in tempo a insediarsi. Joseph dice che Henry è d’accordo con lui; Henry risponde che manco per niente, il primo ministro legittimo è lui, ma può offrire a Joseph il ministero degli Esteri se gradisce; il Senato ha intanto eletto il suo presidente Joseph Lambert come presidente a interim.
È trapelata anche la voce che obiettivo dell’azione fosse non uccidere il presidente ma arrestarlo: cosa che però appare in contrasto con l’estrema violenza dell’azione. Dal rapporto forense risultano sul corpo di Moïse 12 ferite da proiettile, con armi di grosso calibro e anche con un 9 millimetri. “Lo abbiamo trovato disteso sulla schiena, pantaloni blu, camicia bianca macchiata di sangue, bocca aperta, occhio sinistro perforato. Abbiamo visto un foro di proiettile in fronte, uno in ciascun capezzolo, tre nell'anca, uno nell'addome”.