È morto il giornalista olandese Peter R. de Vries
Nome di punta del giornalismo d'inchiesta olandese, era stato aggredito la settimana scorsa con cinque colpi di arma da fuoco. Il premier Rutte: "Atto intollerabile, faremo giustizia"
È morto il giornalista olandese Peter Rudolf de Vries, in seguito alle gravi ferite riportate nell'agguato nel centro di Amsterdam di martedì della scorsa settimana. Aveva 64 anni ed era ricoverato da nove giorni in un ospedale della capitale dei Paesi Bassi dopo essere stato colpito da cinque colpi di arma da fuoco, di cui uno lo aveva raggiunto alla testa. “Peter ha combattuto fino alla fine, ma non è stato in grado di vincere la battaglia”, annuncia la famiglia. “È morto circondato dalle persone che lo amano. Peter ha vissuto secondo la sua convinzione: 'In ginocchio non c'è modo di essere liberi'. Siamo immensamente orgogliosi di lui e allo stesso tempo inconsolabili”.
De Vries era infatti il giornalista investigativo più popolare del paese, con alle spalle una trentennale carriera da "guru del crimine" che ha avuto risonanza fino agli Stati Uniti. Aveva indagato su più di 500 casi di omicidio e aveva avuto un ruolo fondamentale nella risoluzione di diversi casi irrisolti. Nel 2008 aveva vinto il prestigioso premio di giornalismo televisivo International Emmy Award. Non aveva mai accettato uomini di scorta nonostante le minacce ricevute dalla criminalità organizzata. Fino al giorno dell'aggressione: sono ancora in stato di fermo i due sospettati arrestati dalla polizia nelle ore successive all'accaduto, un cittadino polacco di 35 anni e un uomo di 21 anni di Rotterdam.
Immediata, oggi, l'ondata di cordoglio in tutta l'Olanda: "La morte di Peter de Vries è quasi impossibile da comprendere”, ha dichiarato il premier Mark Rutte. "Il mio pensiero va alla sua famiglia, ai suoi parenti, amici, colleghi, a tutti coloro che gli sono vicini e auguro loro tanta forza in questo momento inimmaginabilmente difficile. Non tollereremo mai questi atti di violenza nei Paesi Bassi: Peter ha sempre cercato la verità e la difesa della giustizia. E questo rende ancora più drammatico il fatto che lui stesso sia diventato ora vittima di una grande ingiustizia. Tutto questo non deve rimanere impunito”.
Sul Foglio, l'approfondimento sulla carriera di Peter de Vries: