L'addio del partito polacco ai Conservatori europei: PiS e Fratelli d'Italia smentiscono

David Carretta

Dietro la scelta di Kaczynski di uscire dall'Ecr c'è uno scontro sulla gestione politica e finanziaria della formazione da parte di Giorgia Meloni? "Fake News", dicono gli interessati

Il partito polacco Legge e giustizia di Jaroslaw Kaczynski si sta preparando a uscire dal partito dei Conservatori e riformatori europei per i contrasti con Giorgia Meloni? “Fake news”, hanno assicurato i diretti interessati, dopo che il sito Euractiv questa mattina scritto di una possibile exit dei nazionalisti polacchi dalla formazione europea fondata con i Tory britannici e che oggi è presieduta dalla leader di Fratelli d'Italia. “Gli europarlamentari polacchi del PiS hanno la loro casa nel partito dei Conservatori e riformatori europei. Non c'è ragione di dubitare di questo”, ha detto il co-presidente del gruppo Ecr, Ryszard Legutko. “Non ci sono spaccature all'interno del partito Ecr. Al contrario: con i nostri amici polacchi, abbiamo trasformato il partito in una piattaforma attrattiva per i conservatori di tutta Europa”, ha dichiarato il co-presidente italiano, Raffaele Fitto. Fonti interne all'Ecr hanno spiegato al Foglio che la fuga di notizie su Euractiv (la fonte è rimasta anonima) sarebbe dovuta a una sorta vendetta, in particolare dopo che Meloni ha avviato un'operazione di pulizia del partito europeo a seguito della gestione controversa prima del suo arrivo alla presidenza.

  

L'Ecr era nato nel 2009 per volontà dei Tory britannici dopo la decisione di David Cameron di abbandonare il Partito popolare europeo. I conservatori britannici avevano trovato un alleato naturale nel PiS, che all'epoca era al governo a Varsavia ed era ancora considerato come un partito più euroscettico che anti-europeo. Nel corso degli anni si è allargato ad altre formazioni, alcune delle quali di estrema destra. L'ingresso di Fratelli d'Italia è stato formalizzato nel novembre del 2018. Dopo l'abbandono da Forza Italia nel 2015, l'europarlamentare Raffaele Fitto è stato la testa di ponte che ha permesso al partito di Meloni di ampliare la sua influenza. Fitto è stato nominato co-presidente del gruppo Ecr all'inizio di questa legislatura, nel luglio del 2019, insieme al polacco Ryszard Legutko. A settembre 2020, poi, Giorgia Meloni è stata eletta come presidente del partito Ecr. Secondo Euractiv, il principale segnale di un'imminente uscita del PiS sarebbe il fatto che Kaczynski non ha sostituito l'eurodeputata Anna Fotyga come vicepresidente dopo le sue dimissioni dalla direzione del partito Ecr il 18 giugno. "E' un chiaro segnale che il PiS ha perso il suo interesse nell'Ecr dopo la partenza dei conservatori britannici e la presidenza Meloni", aveva detto la fonte anonima. Legutko oggi ha annunciato che il 2 agosto ci sarà una riunione dell'ufficio di presidenza del partito Ecr durante la quale "il PiS nominerà un nuovo candidato come vice-presidente".

  

Secondo Euractiv, il conflitto tra il PiS e Meloni era dovuto alla volontà della leader di FdI di usare il partito Ecr per aumentare il suo margine di manovra nell'ambito del progetto di costruzione di un'alleanza delle destre nazionaliste attorno alla "Carta dei valori" promossa dal primo ministro ungherese, Viktor Orban. In realtà, anche il PiS ha sottoscritto il documento insieme a Fratelli d'Italia, la Lega di Matteo Salvini, il Rassemblement National di Marine Le Pen. Complessivamente 15 partiti nazionali hanno firmato la Carta. Euractiv ha citato anche dissidi interni per il modo in cui vengono gestiti i fondi del partito Ecr. Il Parlamento europeo ha chiesto di restituire quasi mezzo milioni di fondi di progetti passati che non rispettavano i criteri per i finanziamenti europei. “Da quando Meloni è arrivata alla presidenza del partito, si è trovata il debito accumulato dalla precedente gestione con un direttore inglese”, spiega al Foglio una fonte dell'Ecr. Da allora è stato nominato un nuovo segretario generale con l'obiettivo di “riportare trasparenza nel partito” e risanare il debito”, dice la fonte. Qualche problema, tuttavia, rimane. I servizi del Parlamento europeo sta conducendo un controllo finanziario sull'evento annuale di Fratelli d'Italia a Atreju e il modo in cui i fondi del partito Ecr vengono usati in quell'occasione. Secondo la fonte dell'Ecr, il partito sta fornendo al Parlamento europeo le spiegazioni richieste sulle spese sostenute.