L'uomo che minacciava di far esplodere una bomba vicino Capitol Hill si è arreso
Dopo aver evacuato l'area e avviato le negoziazioni la polizia ha fermato l'uomo in un pick-up nero che minacciava di farsi esplodere
La polizia ha messo sotto custodia l'uomo che questa mattina chiuso in un pick-up nero diceva di avere una bomba e di essere pronto a farla esplodere.
L'allarme è partito poco prima delle 11 di mattina del 19 agosto a Capitol Hill: un uomo in un pick-up nero parcheggiato fuori la biblioteca del Congresso minacciava di avere del materiale esplosivo. La polizia ha evacuato le zone limitrofe e annunciato su Twitter di stare alla larga dall'area.
Ha esortato le persone a spostarsi dall'interno degli uffici, chiudere a chiave le porte e stare lontano dalle finestre, e di evacuare nelle aree indicate.
Le forze dell'ordine hanno annunciato la fase di investigazione e negoziazione con l'uomo, che si chiama Ray Roseberry ed è del North Carolina. Sul suo profilo Facebook è apparsa una diretta di mezz'ora, poi bannata dai social. Dal suo camioncino parlava di rivoluzione e dichiarava di possedere del materiale esplosivo.
"Stiamo cercando di ottenere quante più informazioni possibili per cercare di trovare un modo per risolvere pacificamente, ha detto il capo della polizia del Campidoglio J. Thomas Manger in conferenza stampa durante la mattinata.
Dopo qualche ora, ha confermato la resa dell'uomo in una seconda conferenza stampa.