le elezioni tedesche

Elezioni in Germania: l'Spd è il primo partito

Luciana Grosso

Socialdemocratici e conservatori molto vicini. Olaf Scholz rivendica il diritto di fare il cancelliere. Ora la collaborazione tra i due partiti per una coalizione è più probabile

Dopo il voto in Germania, l’Spd e la Cdu escono in sostanziale pareggio, con un vantaggio della Spd di Olaf Scholz (25,7 per cento). La Cdu-Csu si ferma al 24,1 per cento. 

I Verdi non sono andati così bene: sono al 14,8 per cento.


I Liberali sono all’11,5 per cento e l’AfD ha peggiorato rispetto al 2017 (sono all’10,3).

 

 

 

Si aspetta il conteggio finale ma dopo una campagna elettorale fragile, dopo che per settimane i sondaggi lo hanno dato per spacciato, Armin Laschet è riuscito a raccogliere tutti i voti che poteva e, decimale dopo decimale, a recuperare sulla Spd. Il pareggio, per la Cdu, sa di vittoria. ù

 

Scholz si aspettava di meglio ma il suo recupero c’è già stato durante la campagna elettorale e le proiezioni dei seggi al Parlamento lo danno in netto vantaggio.

Ora si tratta di negoziare. E l’ipotesi di una collaborazione tra Spd e Csu non è affatto esclusa, in coalizione con Verdi o Liberali.

 

 

Alla luce di questi numeri, se si guarda solo l’aritmetica e il numero di seggi di questo pareggio di fatto, si scopre che la coalizione Giamaica (Cdu, Verdi e Liberali) sta in piedi tanto quanto quella Germania (Cdu, SPD e Liberali), mentre ha perso quota, anche se non definitivamente, l’ipotesi di coalizione semaforo, perché i Verdi sono andati meno bene del previsto. 


Anche se ci vorranno giorni e trattative per sapere quali saranno davvero i colori del prossimo governo, la prima sorpresa di queste elezioni è che la Cdu è tornata in gara e che difficilmente la prossima coalizione di governo potrà non vederla coinvolta. L’unica ipotesi per cui i cristianodemocratici potrebbero restar fuori dal governo sarebbe quella di una loro precisa scelta: mettersi a maggese per una legislatura e drenare nuova forza dal governo della (a questo punto fragile) coalizione semaforo.

 

Nelle urne i giovani hanno premiato liberali e verdi, che hanno preso rispettivamente il 20 e il 22 per cento dei loro voti da persone che hanno meno di trent'anni. Al contrario, i più anziani hanno votato prevalentemente socialdemocratici e conservatori. 

 

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