Per combattere il pensiero unico liberal nelle scuole si sta svegliando un mostro anti woke
A furia di intolleranza da sinistra, s'avanza l'intolleranza da destra che mette all'indice libri dal contenuto perfettamente normale. Entrambe puntano a sopprimere la libertà d'espressione, scrive David French
Due giorni fa David French ha pubblicato un testo interessante per mettere in guardia dall’ascesa negli Stati Uniti di un movimento anti woke di destra che secondo lui finirà per essere illiberale e pericoloso. Dice French in sintesi: guardate che a furia di eccessi woke (dove per woke s’intende la consapevolezza delle ingiustizie sociali e razziali che diventa ideologia intollerante) sta alzando la testa un mostro anti woke e non ci piacerà per nulla. Dovremo fronteggiare due movimenti intolleranti e speculari, da destra e da sinistra, che mirano entrambi a sopprimere con efficienza la libertà di espressione.
French è un conservatore, evangelico e abortista quindi sta dicendo una cosa che va contro la propria area d’appartenenza politica. Inoltre il suo testo è ospitato dal sito di Bari Weiss, ex editorialista del New York Times che se ne andò perché dentro al giornale liberal la censura woke, sosteneva, era troppo forte e ormai decideva al posto del direttore che cosa poteva essere pubblicato e che cosa no. Per questo motivo l’avvertimento pubblicato due giorni fa è doppiamente interessante: arriva da due autori che sono campioni della lotta contro l’intolleranza da sinistra e che però chiedono di fare attenzione perché c’è un pericolo che viene dalla parte opposta.
Il testo di French è significativo anche perché parla di istruzione e di libri vietati a scuola e questo argomento – che in teoria suona meno importante di altri come le tasse, l’economia o la pandemia – è stato decisivo due giorni fa nelle elezioni per la carica di governatore della Virginia, vinte da un repubblicano. Grazie alle polemiche sui libri vietati a scuola, il candidato conservatore ha vinto contro i democratici in uno stato dove Joe Biden soltanto un anno fa aveva trionfato con dieci punti di vantaggio su Donald Trump. Più attuale di così non può essere.
Scrive French che il movimento anti woke produce leggi contro l’insegnamento della Critical Race Theory. E’ la teoria che interpreta la storia degli Stati Uniti mettendo il razzismo dei bianchi contro gli afroamericani come prospettiva dominante ed è già vietata in sette stati. “Promettono di proteggere i bambini da un’ideologia piena d’odio e divisiva, ma sono caotiche. Sono vaghe e scritte male e lasciano gli insegnanti nella confusione più profonda”. Due settimane fa a Southlake in Texas è arrivato uno di questi momenti di confusione quando l’amministratrice di una scuola in una riunione con gli insegnanti li ha avvertiti che d’ora in avanti se includono un libro su un tema controverso nel loro programma allora dovranno anche includere un libro che affronta lo stesso tema da un punto di vista opposto. Per esempio?, hanno chiesto gli insegnanti. “Per esempio se trattate l’Olocausto dovrete inserire anche un libro con una prospettiva opposta”. C’è l’audio della riunione, si sentono i gasp soffocati degli insegnanti: che razza di libri “con una prospettiva opposta sull’Olocausto” dovremmo includere nel programma?
French cita anche il caso dei libri rimossi dalle scuole in Texas dopo obiezioni da parte di “studenti, genitori e contribuenti”. È un elenco di 800 libri che in teoria potrebbero provocare (“potrebbero”) disagio negli studenti e quindi sono stati cancellati dalle librerie scolastiche. Ma qual è il criterio per decidere quali libri possono creare disagio? French scrive che in Tennessee, dove lui abita, quest’estate alcune mamme hanno chiesto formalmente la rimozione di libri come “Ruby Bridges Goes to School: My True Story” e “The Story of Ruby Bridges”, che raccontano la storia della piccola alunna afroamericana che per prima andò in una scuola di bianchi protetta dalla polizia contro i segregazionisti. Quei libri, dicono le mamme, “faranno odiare ai bambini il loro paese, faranno odiare gli altri bambini e anche loro stessi”. Le mamme se la prendono anche con la celebre illustrazione di Norman Rockwell che illustra l’evento. Dal punto di vista delle leggi che i repubblicani stanno introducendo, le mamme potrebbero avere la ragione formale. Il problema è che è una storia vera.