Luci a Roma fra Israele e Marocco
È passato un anno dalla firma degli Accordi di Abramo: il patto di cooperazione militare definito in questi giorni fra i due paesi fa ben sperare per il nuovo corso
Ieri a Roma c’è stato un evento alla Fondazione Alcide De Gasperi per celebrare il primo anniversario degli Accordi di Abramo tra Marocco e Israele, alla presenza dell’ambasciatore del Marocco, Youssef Balla, e di quello di Israele, Dror Eydar. Alla fine dell’evento c’è stata l’accensione delle candele per Hanukka, come vuole il rito in occasione della festa ebraica. “Ognuno è una piccola luce e insieme siamo una luce possente. È quello che abbiamo fatto con la firma degli accordi di Abramo: abbiamo acceso la luce e scacciato l’oscurità”, ha detto l’ambasciatore israeliano.
I due erano seduti fianco a fianco sullo stesso divano, con le bandiere dei due paesi davanti a loro: dettagli, ma impensabili prima della firma degli accordi. Il nuovo corso intrapreso da alcuni stati arabi assieme a Israele è fatto di piccoli appuntamenti, come questo, e di grandi, come quello di alcuni giorni fa a Rabat, capitale del Marocco, tra il ministro della Difesa israeliano, Benny Gantz, e quello marocchino, Abdellatif Loudiyi, per un patto di cooperazione nei settori dell’intelligence e militare che prevede anche esercitazioni congiunte. Dello scambio di tecnologia e informazioni dovrebbe beneficiare la sicurezza nazionale di entrambe le parti.
Dalle piazze ai palazzi