Europa ore 7
Cosa sta facendo l'Ue contro la variante Omicron
Mentre gli stati membri procedono in ordine sparso, i ministri a Bruxelles cercano di mettere un po' di ordine. Gentiloni: "L'economia europea è in ripresa, ma l'incertezza aumenta". Intanto, l'Ue continua a esportare vaccini nei paesi a basso reddito grazie a Covax
(Questo è un estratto di Europa ore 7, la newsletter a cura di David Carretta. (Clicca qui per iscriverti)
I ministri della Sanità di fronte alla variante Omicron. I ministri della Sanità dell'Ue oggi si riuniranno per cercare di mettere un po' d'ordine nella risposta europea alla variante Omicron, dopo che alcuni stati membri hanno deciso di imporre nuove restrizioni alla libera circolazione come l'imposizione di test anche alle persone vaccinate o guarite in possesso del Certificato Covid dell'Ue. Ma l'incertezza è tale che difficilmente ci saranno risultati concreti. La scorsa settimana il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, è stato costretto a cancellare una riunione in videoconferenza dei capi di stato e di governo dedicata alla variante Omicron per mancanza di consenso su come muoversi. Il tema sarà in cima all'ordine del giorno del Consiglio europeo della prossima settimana. Secondo Bloomberg, i ministri della Sanità potrebbero comunque annunciare una possibile ripresa dei viaggi dall'Africa del sud. L'altro messaggio che dovrebbe arrivare dal Consiglio Sanità di oggi è la necessità di accelerare con i richiami vaccinali.
Omicron diventa un rischio per la ripresa economica. Il commissario all'Economia, Paolo Gentiloni, ieri ha lanciato l'allarme Omicron sulla ripresa economica dell'Unione europea. “L'economia europea è in ripresa, ma sappiamo anche che ci sono venti contrari e che stanno aumentando anche a causa dell'incertezza sulla pandemia”, ha detto Gentiloni prima della riunione dell'Eurogruppo: “Le prospettive di crescita positiva vanno incontro ad alcuni rischi soprattutto legati alla pandemia”. Il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, si è detto favorevole a “continuare con politiche fiscali di sostegno, ma al contempo farlo in modo più differenziato tenendo conto i rischi di sostenibilità fiscale”.
Tornano i video-messaggi di Ursula (ieri sulle donazioni di vaccini). E' un sintomo del peggioramento della situazione epidemiologica nell'Ue: con la variante Omicron sono tornati i video-messaggi della presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, sulla pandemia di Covid-19. Quello di ieri era dedicato alla condivisione dei vaccini. Von der Leyen ha annunciato che gli stati membri dell'Ue "hanno condiviso più di 350 milioni di dosi per le donazioni a paesi del resto del mondo". Di queste, circa 300 milioni di dosi sono state condivise via Covax" che ora "le sta trasferendo ai paesi a basso e medio reddito". Von der Leyen ha promesso di lavorare con Covax e i produttori di vaccini per "accelerare la fornitura di queste dosi" e di "fare di più" in particolare per sostenere l'Africa "dove la vaccinazione è più bassa che in qualsiasi altra parte del mondo".