◉ la giornata in diretta
Guerra in Ucraina, i russi stringono su Kyiv ed entrano nella prima grande città a sud. Le ultime notizie
Sta per iniziare il blitz nella capitale e la Russia colpisce la torre della tv. Missili sul municipio di Kharkiv, truppe di Mosca a Kherson. Domani il secondo round di colloqui russo-ucraini. I ministri degli Esteri di Kyiv e Pechino si confrontano per la prima volta da inizio crisi
La giornata. L'assalto della Russia all'Ucraina continua per il sesto giorno. Ci sono notizie di un lungo convoglio militare che avanza verso la capitale Kyiv. I colloqui tra i rappresentanti dei due paesi svoltisi al confine bielorusso si sono interrotti lunedì senza alcun accordo, dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto all'Ucraina di disarmarsi e rimanere fuori dalla Nato, e ha anche insistito sul riconoscimento formale della Crimea come russa. Entrambe le delegazioni sono tornate nelle loro capitali per consultazioni e domani ci sarà il secondo round di negoziati. Mentre le due parti si incontravano, la Russia ha lanciato un feroce bombardamento contro edifici civili nella città nord-orientale di Kharkiv. Ci sono morti e feriti. La Corte penale internazionale aprirà un'indagine e dice che ci sono "ragionevoli basi" per ritenere che Mosca abbia commesso crimini di guerra.
Eni cederà le sue quote nel gasdotto Blue Stream, in partecipazione con Gazprom
[1 marzo ore 20.30]
Eni "per quanto riguarda la partecipazione congiunta e paritaria con Gazprom nel gasdotto Blue Stream, che collega la Russia alla Turchia", il gruppo "intende procedere alla cessione della propria quota". Ad affermarlo è un portavoce del gruppo energetico aggiungendo inoltre che "l'attuale presenza di Eni in Russia è marginale. Le joint venture in essere con Rosneft, legate a licenze esplorative nell' area artica, sono già congelate da anni, anche per le sanzioni internazionali imposte a partire dal 2014".
Niente sanzioni da Ankara
[1 marzo ore 20.25]
In queste ore, gli occhi sono puntati anche sulla Turchia di Recep Tayyip Erdogan. Ankara non ha in programma di imporre sanzioni alla Russia, ma cerca di mantenere un canale per il dialogo. Lo ha reso noto il portavoce del presidente turco, secondo quanto riporta l'agenzia Tass.
L'agenzia di stato turca invece riporta la richiesta di Erdogan a Russia e Ucraina per un cessate il fuoco. Nel corso della conferenza stampa
congiunta con l'omologa kosovara Vjosa Osmani, il presidente turco ha anche salutato la possibilità di adesione all'Unione europea per l'Ucraina, senza perdere tuttavia l'occasione per una stoccata a Bruxelles: "Apprezziamo gli sforzi per ottenere l'adesione dell'Ucraina all'Ue. Ma chiedo ai membri dell'Ue, perché vi preoccupa l'adesione della Turchia?".
la Turchia, che tramite la Convenzione di Montreux può chiudere alle navi russe il passaggio per il Mar Nero, si è per ora mantenuta piuttosto neutrale nei confronti di Mosca e Kyiv, entrambi importanti partner commerciali.
Niente caccia dall'Ue a Kyiv
[1 marzo ore 20.20]
La Polonia non invierà aerei da combattimento in Ucraina. È l'ultima di una serie di smentite simili da parte dei paesi dell'Ue che hanno chiarito dichiarazioni precedenti piuttosto confuse su ciò che il nuovo supporto militare a Kyiv comprenderà effettivamente. Oltre alla Polonia, anche i governi bulgaro e slovacco hanno recentemente escluso la consegna di caccia all'Ucraina.
Bombe russe sui civili
[1 marzo ore 20.10]
Sui social media sono stati pubblicati dei filmati di edifici residenziali bombardati dai russi nella città di Borodyanka, nella regione dell'Oblast' di Kyiv. In una delle clip si sente un uomo dire che sono i civili ad essere attaccati: "Niente truppe qui, solo normali residenti di Borodyanka - nonni, bambini. Le persone si rifugiano negli scantinati. Gente, dovete vedere cosa sta succedendo qui".
In un altro video, dove si nota un parco giochi per bambini sullo sfondo, un testimone dice che da un aereo sono state sganciate da tre a quattro bombe. Dice anche che si sentono ancora gemiti dalle case.
Londra annuncia la prima tranche di sanzioni alla Bielorussia
[1 marzo ore 20]
La Gran Bretagna ha annunciato la prima tranche di sanzioni contro la Bielorussia per il suo sostegno all'invasione russa dell'Ucraina. Londra ha sanzionato Victor Gulevich, capo di stato maggiore bielorusso e primo viceministro della Difesa, insieme ai suoi viceministri e due imprese militari (un impianto di riparazione di aerei e un produttore di semiconduttori militari). "Il regime di Lukashenko aiuta attivamente e favorisce l'invasione illegale della Russia e sarà costretto a subire le conseguenze economiche del suo sostegno a Putin", ha detto il ministro degli Esteri britannico Liz Truss.
Telefonata Zelensky-Biden
"Ho appena avuto una conversazione con il presidente degli Stati Uniti", scrive su Twitter il presidente ucraino Zelensky. "Si è discusso della leadership americana sulle sanzioni anti-russe e sull'assistenza alla difesa all'Ucraina. Dobbiamo fermare l'aggressore il prima possibile. Grazie per il vostro sostegno!". Secondo la Casa Bianca la conversazione tra i due leader è durata mezz'ora.
Le minacce russe alla cattedrale di Santa Sofia di Kyiv
[1 marzo ore 18.20]
"Secondo l'intelligence le truppe russe stanno preparando un attacco aereo sulla Cattedrale di Santa Sofia a Kiev, patrimonio dell'Unesco", riferisce l'ambasciata ucraina presso la Santa Sede.
Ecco un comunicato urgente del segretariato della chiesa greco-cattolica ucraina:
Sono giunte informazioni che le truppe russe stanno preparando un attacco aereo sul santuario più importante del popolo ucraino dai tempi della Rus' di Kyiv: la Cattedrale di Santa Sofia di Kyiv. Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, invita tutti i cristiani a pregare per il santuario spirituale dei popoli slavi ed esorta l'aggressore ad astenersi da questo orribile atto di vandalismo. "Possa Santa Sofia - la Sapienza Divina - far rinsavire coloro che hanno deciso di commettere questo crimine", - ha detto Sua Beatitudine Sviatoslav.
Un'analisi delle immagini del convolgio russo verso Kyiv
[1 marzo ore 18]
L'esperto di sicurezza della Bbc Frank Gardner prova a fare un po' di chiarezza su quella massiccia colonna di mezzi militari russi diretta verso Kyiv. "Un'attenta analisi delle ultime immagini satellitari di McKenzie Intelligence Services rivela che il convoglio non è lungo 60 chilometri ma è una serie di 'pacchetti' logistici che si trovano lungo un'importante autostrada che va dal confine con la Bielorussia verso la capitale, con l'obiettivo di raggiungere le unità russe alla periferia settentrionale di Kyiv".
"Il convoglio sembra essere ostacolato in più punti da veicoli in panne", sostiene Gardner che segnala come la colonna sia composta "principalmente da veicoli logistici, il che implica piani per qualcosa di più di una breve battaglia".
Le vittime dell'attacco alla torre della tv di Kyiv
[1 marzo ore 17.50]
Sono almeno cinque le vittime del bombardamento sulla torre televisiva di Kiev mentre altre cinque persone sarebbero rimaste ferite. È il primo bilancio riportato dall'agenzia ucraina Rbk.
L’operatore del Nord Stream 2 potrebbe dichiarare fallimento questa settimana
[1 marzo ore 17]
Secondo Reuters, la società svizzera che ha costruito il gasdotto Nord Stream 2, progettato per raddoppiare la capacità di pompare gas dalla Russia alla Germania, sta valutando la possibilità di presentare istanza di insolvenza. Due fonti hanno detto all'agenzia che la società potrebbe dichiarare fallimento già questa settimana. La bancarotta potrebbe essere causata da un duplice ordine di fattori. Prima dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha vietato “ogni transazione che coinvolga la Nord Stream 2” o “ogni ente” in cui l’azienda abbia “direttamente o indirettamente un interesse pari al 50 per cento o superiore”. Inoltre, il governo tedesco ha temporaneamente sospeso la procedura di autorizzazione all’entrata in funzione del gasdotto.
La Nord Stream ha sede a Zug in Svizzera ed è controllata in maggioranza dal gruppo per l’energia russo Gazprom, ed è formata anche dai gruppi per l’energia Uniper e Wintershall Dea (Germania), Engie (Francia), Omv (Austria) e Shell (Regno Unito). La società starebbe lavorando con dei consulenti finanziari all’organizzazione delle proprie passività. Intanto, l’azienda ha già licenziato i suoi oltre 140 dipendenti, come confermato anche dal ministro dell'Economia svizzero Guy Parmelin.
Le forze armate russe hanno colpito la torre della tv di Kyiv
[1 marzo ore 16.30]
Le forze armate russe hanno colpito la torre della tv di Kyiv. Il quotidiano Kyiv Independent ha reso noto che i canali televisivi ucraini hanno smesso di trasmettere. Le sirene d'allarme per il raid aereo sono suonate un minuto dopo l'esplosione, ricordando ai cittadini di dirigersi al rifugio più vicino.
The moment of the Russian attack on a TV tower in Kyiv, captured by a witness.
— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) March 1, 2022
Video: https://t.co/NMbJkyj9jW pic.twitter.com/GeYDSD91dw
Il consigliere del ministero dell'Interno ucraino, Anton Herashchenko, ha confermato l'attacco alla torre della televisione e che il segnale è stato parzialmente interrotto.
Non è ancora chiaro se la torre sia stata colpita direttamente.
Il dialogo Ucraina - Cina
Nel primo contatto diretto con l'Ucraina dall'inizio della guerra, il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha detto che "si rammarica" della "guerra" e ha invitato Kiev a continuare a negoziare con Mosca. L'uso della parola "guerra" segna un allontanamento dalla retorica più blanda di Pechino che prima ha chiamato gli scontri "conflitti" o addirittura "situazione", per attenuare le colpe della Russia, un partner strategico di primo piano per la Cina.
Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba ha risposto che spera nella mediazione di Pechino "sui negoziati per realizzare un cessate il fuoco".
Dove si sta combattendo?
[1 marzo ore 15.30]
Mosca ha schierato quasi il 75 per cento della sua forza di invasione sul territorio ucraino, ha confermato al programma Today di BBC Radio un alto funzionario della difesa americana. I soldati ucraini stanno difendendo ostinatamente e dicono di aver ucciso o ferito circa 5.710 soldati russi e, sebbene questa cifra non possa essere verificata in modo indipendente, ora ci sono combattimenti in tutto il paese.
Ecco dove sono più intensi, secondo una mappa dell'Institute for the Study of War, che si riferisce alla situazione alle 3 di notte del 28 febbraio:
- Alcune forze russe sono riuscite a entrare nella città di Kherson – a sud, vicino alla Crimea – dove sono coinvolte in intensi combattimenti strada per strada con le truppe ucraine. Filmati diffusi sui social media mostrano esplosioni alla periferia nord della città. Le truppe russe avevano lanciato un assalto di terra alla città all'inizio di questa mattina. "L'esercito russo sta allestendo posti di blocco agli ingressi di Kherson", ha detto su Facebook il sindaco Igor Kolykhayev. "La città è effettivamente circondata, ci sono molti soldati russi e attrezzature militari su tutti i lati, hanno istituito posti di blocco alle uscite", ha confermato la giornalista di Kherson Alena Panina all'emittente nazionale Ukraine 24. Kherson puó essere considerata la prima grande città presa dai russi. L'esercito di Mosca puó contare su stabili linee di rifornimento dalla Crimea. Da qui potrebbero tentare l'assalto a Odessa.
- A est, a Kharkiv, la seconda città più grande del paese, almeno 10 persone sono state uccise nel bombardamento di aree residenziali. Un altro attacco missilistico ha preso di mira gli uffici del governo regionale nel centro della città. Kharkiv ospita 1,6 milioni di persone e ospita alcune delle industrie più importanti del paese, tra cui una fabbrica di carri armati e numerose società IT.
- Mariupol, città portuale nel sud-est dell'Ucraina, ha subito un'interruzione di corrente e le forze russe la stanno bombardando senza sosta. Il leader separatista di Donetsk, Denis Pushilin, dice che anche i suoi combattenti stanno cercando di circondare la città. Mariupol ha una posizione strategica: prenderla serve a Mosca per creare un ponte tra le truppe delle regioni controllate dai separatisti a est e quelle presenti nella pensiola di Crimea. Forse ancora più importante: Maripol è un porto e se catturata consentirebbe alla Russia di migliorare la sua logistica, che in questi giorni ha vacillato parecchio (sono molti i mezzi rimasti senza carburante abbandonati dai soldati di Mosca).
- Un lungo convoglio russo si sta dirigendo verso la capitale ucraina di Kyiv, dove per diversi giorni una strenua difesa è riuscita a mantenere i russi a circa 30 chilometri dalla città. Martedì pomeriggio, la Russia ha avvertito che effettuerà attacchi contro il quartier generale dei servizi di sicurezza e il centro di guerra psicologica a Kiev e ha esortato i locali a evacuare.
- Nella città nord-orientale di Okhtyrka circa 70 soldati ucraini sono stati uccisi in un attacco dell'artiglieria russa.
Una mappa del ministero della Difesa del Regno Unito mostra gli attacchi e le posizioni delle truppe russe.
L'ambasciata d'Italia si trasferisce a Leopoli
[1 marzo ore 15.20]
In ragione del deterioramento della situazione di sicurezza a Kiev e della conseguente impossibilità di garantire una piena funzionalità, è in corso il trasferimento a Leopoli dell'Ambasciata d'Italia a Kiev per continuare a svolgere le proprie funzioni, così come altre ambasciate già trasferitesi, che erano presenti a Kiev.
Lo fa sapere la Farnesina.
La Russia annuncia un attacco missilistico a Kyiv
[1 marzo ore 15]
Il ministero della Difesa russo ha esortato i cittadini di Kyiv a lasciare le loro case. In una dichiarazione diffusa nel primo pomeriggio e diffusa dall'agenzia di stampa Tass è stato annunciato che le truppe prevedono di colpire "attacchi di alta precisione" il servizio di sicurezza ucraino e diversi obiettivi militari nella capitale. Fra questi ci sono anche le stazione di trasmissione urbane.
Gli attacchi missilistici continuano in tutto il territorio ucraino, ha detto il consigliere del ministero degli Interni di Kyiv, Anton Herashchenko. Secondo quanto riferito da Herashchenko, solo a Kharkiv, sarebbero morte almeno 10 persone e 35 sarebbero rimaste ferite nel corso degli attacchi missilistici.
Le reazioni dell'Ue all'appello di Zelensky
[1 marzo, ore 14.15]
Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha detto alla plenaria del Parlamento Europeo, rispondendo all'appello che poco prima aveva fatto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky - ossi di un ingresso del paese nell'Ue - che "sarà difficile, sappiamo che ci sono punti di vista diversi in Europa. Ma il Consiglio dovrà guardare seriamente alla richiesta simbolica, politica e legittima che è stata avanzata dall'Ucraina e fare la scelta appropriata in modo deciso e lucido".
Dal presidente del gruppo del Partito Popolare Europeo (Ppe) al Parlamento europeo, Manfred Weber, invece è arrivato pieno appoggio alla richiesta di Zelensky: "L'Ucraina ci ha chiesto di aderire all'Ue. A nome del più grande partito al Parlamento europeo rispondo: sì, siete i benvenuti, sì appartenete all'Unione europea".
La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha sottolineato che "per l'Europa questo è il momento della verità", aggiungendo che "quello in corso è uno scontro tra lo stato di diritto e lo stato delle armi, tra democrazie e autocrazie, tra un ordine basato su regole e un mondo di nuda aggressione.
"Gli ucraini pagano il prezzo estremo per la libertà. L'Europa scelga l'Ucraina". Il discorso di Zelensky al Parlamento europeo
[1 marzo ore 13,30]
"Stamani due missili hanno colpito la piazza della Libertà, a Kharkiv, ci sono state dozzine di vittime. Questo è il prezzo della libertà. Noi combattiamo per la nostra terra, per la nostra libertà". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è collegato stamane con la plenaria del Parlamento Europeo a Bruxelles, raccontando quello che accade nel paese assediato dai russi e ribadendo la richiesta fatta ieri ai leader europei di accogliere l'Ucraina nell'Unione: "È chiara la scelta europea dell'Ucraina. Questa è la nostra direzione. Mi piacerebbe sentire da voi la scelta dell'Ucraina per l'Europa".
"Ogni giorno, per qualcuno, può essere l'ultimo. I cittadini ucraini stanno difendendo la libertà a caro prezzo. Abbiamo avuto cinque giorni di piena invasione russa. Stiamo sacrificando i nostri migliori uomini, i più forti, i più preziosi", ha aggiunto parlando a braccio. "Non sto leggendo alcun discorso, perchè non siamo più in una realtà di discorsi scritti: la realtà nel mio paese ci porta nella realtà in cui persone vengono uccise", ha continuato Zelensky sottolineando di apprezzare "l'unità" dimostrata dall'Europa.
Metsola: "Accogliamo la domanda dell'Ucraina per lo status di candidato all'Ue"
L'Unione europea riconosce la prospettiva europea dell'Ucraina. Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, aprendo la plenaria. "Riconosciamo la prospettiva europea dell'Ucraina. Come afferma chiaramente la nostra risoluzione, accogliamo con favore, la domanda dell'Ucraina per lo status di candidato e lavoreremo per raggiungere tale obiettivo. Dobbiamo affrontare il futuro insieme", ha detto. Rivolgendosi a Zelensky, collegato dall'Ucraina, ha aggiunto: "Signor Presidente, siamo al suo fianco nella sua lotta per la sopravvivenza, in questo momento buio della nostra storia. Il Parlamento europeo ha una lunga e orgogliosa storia di essere una spina nel fianco degli autocrati e in questo spirito cercherò di vietare a qualsiasi rappresentante del Cremlino di entrare nei locali del Parlamento europeo. Aggressori e guerrafondai non hanno posto nella Casa della democrazia".
Zelensky? Il presidente legittimo dell'Ucraina, dice il Cremlino
[1 marzo ore 13]
Mosca vede in Volodymyr Zelensky il legittimo presidente dell'Ucraina, ha detto martedì il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Sì, è il presidente dell'Ucraina", ha risposto Peskov ai giornalisti in conferenza stampa. Che cosa significa? Che Mosca pensa sia Zelensky a "potere ordinare alle forze ucraine di deporre le armi così che non ci siano vittime", ha chiarito Peskov.
Personale dell'ufficio di Schröder si è dimesso
[1 marzo ore 13]
Il direttore dell'ufficio dell'ex cancelliere tedesco Gerhard Schröder si è dimesso a causa del rifiuto del suo capo di lasciare le redditizie posizioni che detiene presso le compagnie energetiche russe Rosneft e Gazprom. Albrecht Funk, che ha lavorato a fianco di Schröder per più di 20 anni, la scorsa settimana ha deciso di lasciare il suo lavoro. Lo riferiscono il sito di news tedesco "The Pioneer" e la "Hannoversche Allgemeine Zeitung". Anche altri tre dipendenti del politico dell'Spd avrebbero rinunciato ai propri incarichi. Schröder e il suo ufficio non hanno ancora voluto commentare.
La scorsa settimana, l'ex cancelliere socialdemocratico aveva criticato, molto tiepidamente, la guerra di Putin, dicendo però che "entrambe le parti hanno commesso errori". Schröder ha sostenuto infatti che la Nato si è espansa troppo a est dopo la fine della Guerra Fredda, provocando così la reazione di Mosca. Nel fine settimana, i co-presidenti socialdemocratici Lars Klingbeil e Saskia Esken hanno chiesto a Schröder di rompere ogni rapporto d’affari con il leader del Cremlino, "aggressore e guerrafondaio".
Maersk interrompe le consegne da e per la Russia
[1 marzo ore 11.20]
Ecco una sanzionche avrà effetti molto pesanti. Il colosso dei trasporti navali danese Maersk, sposta un container su 5 nel mondo, ha annunciato oggi che interromperà le consegne da e per la Russia. "Le prenotazioni da e verso la Russia saranno temporaneamente sospese, a eccezione di generi alimentari, forniture mediche e umanitarie", ha specificato in una nota Maersk, che è il più grande armatore di navi mercantili e di trasporto container al mondo.
I russi continuano a colpire aree residenziali e infrastrutture civili
La Russia continua a definire le sue azioni in Ucraina una "operazione speciale" che "non ha in programma l'occupazione del territorio ucraino, quello della distruzione delle capacità militari di un pericolo governo nazionalista". Eppure l'esercito di Mosca continua a bombardare l'Ucraina colpendo le città, comprese le aree residenziali e le infrastrutture civili. Per il consigliere del presidente Zelinsky, Mykhailo Podolya, “l'obiettivo della Russia è chiaro: creare panico di massa, vittime civili e danneggiare le infrastrutture".
L'intensità del conflitto a Mariupol intanto continua a crescere. "L'obiettivo odierno è circondare e conquistare la città", ha affermato in un'intervista televisiva il leader separatista di Donetsk Denis Pushilin. Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, ha denunciato che "è da cinque giorni che la Russia continua incessantemente a bombardare anche i quartieri residenziali. Stiamo subendo colpi d'artiglieria e attacchi aerei. Diverse infrastrutture civili sono danneggiate: tra loro anche scuole. Ci sono molti feriti e tra i morti ci sono anche donne e bambini".
Il vice primo ministro del Regno Unito Dominic Raab ha inoltre dichiarato che Vladimir Putin e i generali dell'esercito russo devono essere ritenuti responsabili per eventuali crimini di guerra durante l'assedio di Mosca all'Ucraina.
"Putin ha dichiarato guerra a tutta l'Europa", scrive il premier polacco Morawiecki
[1 marzo ore 9.45]
"Il presidente russo Vladimir Putin non ha dichiarato guerra solo all'Ucraina ma a tutta l'Europa", ha scritto sul Figaro il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki. "L'architettura della sicurezza transatlantica potrebbe crollare sotto il peso dei carri armati russi". Secondo il premier polacco, l'unico mezzo per fermare Mosca sono delle "sanzioni severe".
Morawiecki ha inoltre sottolineato l'importanza di "accelerare in Europa il processo di riarmo e rafforzare immediatamente il fianco orientale della Nato" e "privare la Russia di ogni fonte di finanziamento del riarmo". Secondo il primo ministro è fondamentale di privare gli oligarchi "dei loro privilegi e utilizzare tutte le misure cyberdiplomatiche, comprese le cybersanzioni".
Colpito il quartier generale del governo regionale di Kharkiv
[1 marzo, ore 8.15]
C'è stata un'esplosione davanti al quartier generale del governo regionale di Kharkiv. Le immagini diffuse dalla tv locale mostrano il momento nel quale un razzo o una bomba hanno colpito l'edificio. Secondo Kyiv l'attacco sarebbe un tentativo da parte dei russi di uccidere il governatore di Kharkiv e la sua squadra che sta coordinando la difesa della seconda città più grande dell'Ucraina.
Un convoglio di mezzi corazzati russi è diretto verso Kyiv
[1 marzo, ore 7.45]
Una colonna di veicoli russi corazzati copre l’intera strada che va dall'aeroporto di Antonov alla città di Prybirsk e sono diretti verso la capitale Kyiv. Lo mostrano le immagini satellitari di Maxar: “Alcuni veicoli sono abbastanza distanziati l'uno dall'altro, mentre in altre sezioni l'equipaggiamento e le unità militari viaggiano con due o tre veicoli affiancati sulla strada”.
Nel sud della Bielorussia ci sono “ulteriori schieramenti di forze di terra e unità di elicotteri da attacco”. Il sindaco di Kharkiv, la seconda città ucraina, che ieri è stata pesantemente bombardata, ha detto che i carri armati di Mosca sono ovunque attorno alla città. Ma nonostante il grande dispiegamento di forze e l’offensiva contro varie città, i centri ucraini rimangono sotto il controllo dell’esercito di Kyiv.
Il sindaco di Kherson, Igor Kolikhaiev, ha scritto su Facebook che l’esercito russo ha istituito posti di blocco a tutti gli ingressi in città, e ha detto che nonostante la situazione e l’accerchiamento la città al sud del paese, che è stata oggetto di una forte offensiva nei primi giorni del conflitto, rimane sotto il controllo ucraino. A est i russi hanno colpito la base militare di Okhtyrka, uccidendo settanta militari ucraini.
Tutte le notizie del 28 febbraio le trovate qui
Dalle piazze ai palazzi