◉ la giornata in diretta
L'Onu condanna l'invasione, la Cina si astiene. Domani continuano i negoziati
I russi attaccano Kharkiv e Kyiv, Mariupol assediata. Al sud si combatte per Kherson. Le vittime tra i civili ucraini sono più di duemila
Abramovich vende il Chelsea: i ricavi andranno alle vittime della guerra
Roman Abramovich, patron del Chelsea, squadra di calcio di Londra, ha annunciato con un post su internet di aver messo in vendita la società. Tutti gli utili derivanti dalla vendita saranno devoluti alle vittime della guerra in Ucraina, ha annunciato il magante, considerato molto vicino a Vladimir Putin.
Risoluzione Onu, Zelensky: "Grato a tutti gli stati che hanno votato a favore. Siete dalla parte giusta della storia
[2 marzo ore 18.50] Con un tweet Zelensky ha ringraziato gli stati che hanno condannato all'Onu l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Il risultato del voto, "mostra in modo convincente che una coalizione globale anti-Putin si è formata e sta funzionando. Il mondo è con noi", ha sottolineato il presidente ucraino.
Onu adotta risoluzione contro invasione russa, Cina si astiene. Von del Leyen: "Uniti contro l'aggressione ingiustificata"
[2 marzo ore 18.30] Con 141 voti favorevoli, 5 contrari e 35 astenuti, l'assemblea generale dell'Onu ha approvato la risoluzione di condanna dell'invasione russa in Ucraina. A votare contro sono stati Russia, Siria, Eritrea, Corea del Nord, Bielorussia, mentre tra gli astenuti ci sono Cina e India.
"La comunita' mondiale è unita contro l'aggressione ingiustificata e non provocata della Russia contro l'Ucraina", ha detto la presidente delle Commissione europea Ursula von del Leyen, accogliendo "con grande favore" l'esito della votazione. "Le bombe non metteranno a tacere la comunita' internazionale. Il voto storico di oggi all'Onu lancia un forte messaggio", sono state le parole di Charles Michel. "Il mondo respinge massicciamente questa aggressione ingiustificata. Gli attacchi sono una palese violazione del diritto internazionale", ha aggiunto il presidente del Consiglio europeo.
I colloqui tra Russia e Ucraina riprenderanno domani mattina
[2 marzo ore 18]
La delegazione ucraina si sta dirigendo in Bielorussia per il secondo round di negoziati con la Russia. Lo ha annunciato l'ufficio del presidente Zelensky, confermando le parole pronunciate poco prima da Vladimir Medinsky, il consigliere di Putin che guida la delegazione russa.
Putin pensava di prendere l'Ucraina in tre giorni
[2 marzo ore 17] "Putin pensava di prendere l'Ucraina in tre giorni. Le scorte di viveri che ha distribuito ai suoi soldati quando li ha inviati a combattere" bastavano per quel lasso di tempo. "Per ordine della massima dirigenza della Federazione russa", inoltre, i militari "sono stati privati di cellulari e documenti". Lo dice, in un video pubblicato su Telegram dal Servizio di sicurezza di Kiev, un militare russo catturato.
Von der Leyen in Romania e Slovacchia
[2 marzo ore 16.20] La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si recherà oggi in Romania e Slovacchia per discutere della guerra in Ucraina e del sostegno ai rifugiati ucraini, ha twittato la portavoce della Commissione Dana Spinant.
I colloqui
[2 marzo ore 16.05] Una delegazione russa è in viaggio per incontrare le controparti ucraine, riporta l'agenzia di stampa bielorussa Belta. La sede dei colloqui non è stata ancora confermata.
L'assedio di Mariupol
Le forze russe insieme ai separatisti della Repubblica popolare di Donetsk hanno circondato Mariupol. La città portuale, che si trova sulla costa settentrionale del mar d'Azov, è sotto assedio: non ha più acqua e 500 mila persone vi sono rimaste bloccate. L'allarme arriva dal sindaco della città, Vadym Boichenko, che ha parlato a una tv locale. "Le forze di occupazione della Federazione russa hanno fatto di tutto per bloccare l'uscita dei civili dalla città, bloccando mezzo milione di persone", ha detto Boichenko. E aggiunge che "non possiamo nemmeno prendere i feriti dalle strade, dalle case e dagli appartamenti oggi, poiché i bombardamenti non si fermano".
La Russia cattura la più grande centrale nucleare dell'Ucraina
[2 marzo ore 14.20]
La Russia dice di avere catturato l'area intorno alla più grande centrale nucleare dell'Ucraina, a sud vicino alla città di Zaporizhzhia, sul fiume Dnepr. Il personale della centrale elettrica sta continuando le normali operazioni, dice l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA). L'impianto di Zaporizhzhia ha sei dei 15 reattori nucleari del paese, afferma l'Aiea. Ci sono segnalazioni di residenti che bloccano le strade vicino alla città di Energodar, dove si trova lo stabilimento di Zaporizhzhia.
Le autorità nucleari ucraine hanno chiesto aiuto all'Aiea per coordinare le attività di sicurezza nel sito della centrale nucleare di Chernobyl nel nord dell'Ucraina, che è stata sequestrata dalle truppe russe.
I colloqui
[2 marzo ore 14]
I colloqui di pace riprenderanno questa sera, secondo l'agenzia di stampa statale russa Tass. "La nostra delegazione sarà pronta a continuare i colloqui", ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Rimarremo fedeli alla nostra posizione", ha detto a Suspilne tv il consigliere presidenziale Olexiy Arestovych. Non si sa ancora dove potrebbero svolgersi i colloqui.
Il conto delle vittime
Le autorità ucraine hanno affermato che oltre 2.000 civili sono stati uccisi finora nell'invasione della Russia, iniziata quasi una settimana fa. Anche dieci soccorritori sarebbero stati uccisi. I soccorritori hanno spento più di 400 incendi scoppiati dopo i bombardamenti russi in tutto il paese e hanno disinnescato 416 esplosivi. "Durante i sette giorni di guerra, la Russia ha distrutto centinaia di snodi di trasporto, edifici residenziali, ospedali e asili", si legge nella nota del servizio di emergenza.
Sono all'incirca 836mila i profughi che sono fuggiti dal conflitto in Ucraina, rendono noto le Nazioni Unite.
Lavrov: "Terza guerra mondiale sarebbe nucleare
Il ministro degli Esteri russo cita una dichiarazione nella quale Joe Biden affermava che "l'alternativa alle sanzioni è una guerra mondiale". "La terza guerra mondiale sarebbe nucleare e devastante", risponde Sergei Lavrov, in una intervista rilasciata ad al Jazeera
"Siamo pronti per un secondo round di negoziati, ma la parte ucraina sta procrastinando su ordine americano", ha aggiunto Lavrov.
Le novità dal mondo dello sport
[2 marzo ore 12.50]
Gli atleti paralimpici provenienti da Russia e Bielorussia dovrannno competere come neutrali ai prossimi Giochi Paralimpici Invernali di Pechino 2022. Una dichiarazione del Comitato Paralimpico Internazionale dice che gli atleti - che sono già arrivati in Cina - gareggeranno sotto la bandiera delle Paralimpiadi e non saranno inclusi nel medagliere, ha affermato l'IPC.
Ai Giochi ci saranno anche venti atleti ucraini, ma si pensa che possano scegliere di ritirarsi piuttosto che competere contro atleti russi e bielorussi. Le Paralimpiadi si aprono venerdì e la competizione inizia sabato.
E ieri sera Andriy Shevchenko, sul maxi schermo di San Siro, pochi minuti prima del fischio d'andata del derby di Coppa Italia, ha lanciato un appello: "Cari amici italiani, da San Siro vi chiedo di far sentire il vostro sostegno per la pace in Ucraina. Il popolo ucraino vuole la pace, perchè la pace non ha confini, perchè ciò che ci unisce deve essere più forte di ciò che ci divide. Fermiamo insieme questa guerra. Un abbraccio a tutti!". Sempre ieri l'allenatore tedesco Markus Gisdol si è dimesso dalla Lokomotiv Mosca per protesta contro l'invasione russa in Ucraina. "Fare l'allenatore è il miglior lavoro del mondo - ha detto il tecnico alla Bild - Ma non posso soddisfare la mia vocazione in un Paese il cui leader è responsabile di una guerra di conquista nel centro dell'Europa: non è in linea con i miei valori. Per questo ho subito rassegnato le dimissioni dalla carica di allenatore della Lokomotiv. Non posso essere a Mosca, allenare giocatori, fingere professionalità, quando vengono dati ordini a pochi chilometri di distanza che portano grandi sofferenze a un'intera nazione. Questa è una mia decisione personale e ne sono assolutamente convinto".
Navalny contro la guerra di Putin
[2 marzo ore 12]
Alexei Navalny, l'oppositore del Cremlino incarcerato, ha invitato i russi in patria e all'estero a organizzare proteste contro la guerra in Ucraina. "Non posso, non voglio e non rimarrò in silenzio a guardare come le sciocchezze pseudo-storiche sugli eventi di 100 anni fa siano diventate una scusa per i russi per uccidere gli ucraini e per gli ucraini per uccidere i russi mentre si difendono", ha scritto su Twitter Navalny, attualmente a processo in Russia per la sua posizione anti-governativa.
Parlando delle migliaia di russi che sono stati incarcerati in questi giorni solo perché hanno protestato contro la guerra, ha detto che la reclusione è un prezzo da pagare nella lotta contro la guerra. “Se per fermare la guerra dobbiamo riempire le prigioni e i furgoni della polizia,lo faremo”.
Cremlino, delegazione russa pronta a un secondo round negoziati
[2 marzo ore 10.50] La delegazione russa è pronta a tenere un secondo round di colloqui con l'Ucraina oggi ma non è chiaro se all'incontro prenderà parte anche la delegazione ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Peskov ha anche affermato che Mosca deve formulare una risposta dura, ponderata e chiara contro le misure imposte ai paesi occidentali per minare l'economia russa.
Zelensky: "La Russia vuole cancellarci"
[2 marzo ore 10.30]
L'invasione della Russia ha l'obiettivo finale di cancellare la nazione ucraina e la sua storia, ha detto mercoledì il presidente Volodymyr Zelensky, esprimendo orrore per il bombardamento di Kharkiv, Kyiv e altre città.
Il presidente ucraino ha citato l'attacco missilistico russo sulla torre della TV di Kiev che ieri ha ucciso cinque persone e ha causato danni anche al memoriale dell'Olocausto di Babyn Yar, nelle vicinanze. "State uccidendo ancora una volta le vittime dell'Olocausto", ha detto Zelensky. “Questo attacco missilistico mostra che, per molte persone in Russia, la nostra Kyiv è completamente estranea. Non sanno niente della nostra capitale. Della nostra storia. Ma hanno l'ordine di cancellare la nostra storia. Cancellare il nostro paese. Cancellarci tutti".
Ma "ieri mattina in Piazza della Libertà eravamo tutti residenti di Kharkiv", ha detto Zelensky, secondo cui sette giorni di guerra hanno creato una maggiore unità tra gli ucraini rispetto a 30 anni di indipendenza. "Siamo diventati tutt'uno".
Improbabili nuovi colloqui oggi
[2 marzo ore 9,30] Secondo una fonte dell'agenzia di stampa Interfax è "improbabile" che oggi si tenga il secondo round di colloqui tra delegazioni russa e ucraina. "Molto probabilmente, ciò accadrà alla fine della settimana", ha detto. "Uno scenario più realistico è una data più vicina a venerdì se la parte ucraina darà una risposta affermativa oggi o domani". L'agenzia di statom russa Tass dice che i colloqui "non sono stati cancellati ma rinviati".
Fmi e Banca Mondiale preparano aiuti all'Ucraina
[2 marzo ore 10] Il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale, in una dichiarazione congiunta, hanno detto che stanno preparando misure di sostegno all'Ucraina. La Banca Mondiale parla di un pacchetto di aiuti da 3 miliardi di dollari nei prossimi mesi, a partire da un'operazione di sostegno al budget a erogazione rapida per almeno 350 milioni di dollari che sarà presentata al Consiglio per l'approvazione questa settimana.
Nel frattempo, nell'ambito del programma di accordi stand-by dell'Ucraina, l'Fmi metterà a disposizione altri 2,2 miliardi di dollari da qui alla fine di giugno. Sta inoltre lavorando a una richiesta ucraina di finanziamenti di emergenza attraverso lo strumento di finanziamento rapido.
Sberbank lascia il mercato europeo
[2 marzo ore 9.25] La banca russa Sberbank, sanzionata da Ue e Stati Uniti per l'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe del Cremlino, ha deciso di lasciare il mercato europeo: lo riporta l'agenzia Interfax citando un comunicato dell'istituto. La banca ha detto di non essere più in grado di fornire liquidità alle sue banche sussidiarie europee, ma che il suo livello di capitale e la qualità degli asset erano sufficienti per effettuare pagamenti a tutti i depositanti.
La battaglia per Kherson
[2 marzo ore 9.20] Il ministero della Difesa russo dice di avere catturato Kherson, una città a sud dell'Ucraina di quasi 300.000 persone. Se fosse davvero così sarebbe una vittoria importante per l'esercito russo. Sarebbe la città più grande a cadere nelle mani della Russia e una base strategica per spingersi più nell'entroterra e a ovest lungo la costa fino alla grande città portuale di Odessa. Kherson è essa stessa un importante porto del Mar Nero e un centro industriale.
Controllare Kherson significa anche controllare un'importante fonte d'acqua. L'Ucraina ha bloccato il canale della Crimea settentrionale dopo che la Russia si è impadronita della penisola, quindi la maggior parte dell'approvvigionamento di acqua dolce nella regione è stata interrotta. Uno dei primi obiettivi dell'invasione militare russa è stato il ripristino dell'approvvigionamento idrico in Crimea. Alla Bbc l'esperto militare Dr Jack Watling del Royal United Services Institute ha spiegato che Kherson occupa una posizione strategica sul fiume Dnepr che divide in due l'Ucraina. "Quando i russi inizieranno a catturare le città chiave lungo il Dnepr saranno in grado di impedire che i rifornimenti si spostino da ovest a est per rifornire le unità militari ucraine che stanno combattendo nelle aree operative delle forze congiunte intorno al Donbas. Cominceranno così a strangolare la logistica per gli ucraini".
Durante la notte sono stati segnalati pesanti combattimenti in città, e il sindaco ha detto che le forze russe hanno preso il controllo della stazione ferroviaria e del porto nelle prime ore di mercoledì. I video condivisi sui social media mostrano veicoli militari e soldati russi che pattugliano le strade. Il sindaco Igor Kolyikhayev ha detto questa mattina che la città era ancora in mano ucraina anche se per "raccogliere i cadaveri” e “ripristinare elettricità, gas, acqua e riscaldamento danneggiati" ci sarebbe "bisogno di un miracolo".
Attacco a Kharkiv
[2 marzo ore 9]
Bombardata per tutta la notte la seconda città più popolosa dell'Ucraina, Kharkiv. Almeno 21 persone sono state uccise e 112 ferite, ha detto il sindaco. L'agenzia di stampa Unian riporta che un attacco missilistico a Kharkiv ha colpito edifici appartenenti alla polizia, al servizio di sicurezza dell'Ucraina e all'Università nazionale di Karazin.
I russi hanno anche bombardato un ospedale militare. Anton Geraschenko, consigliere del ministro dell'Interno ucraino, afferma che anche un edificio appartenente all'Università nazionale di Karazin dall'altra parte della strada è andato in fiamme dopo l'attacco.
Tuttavia, il governatore regionale di Kharkiv ha detto che tutti gli attacchi russi "sono stati respinti" e le posizioni sono state mantenute. Le truppe russe sono entrate nei settori nord-orientale e settentrionale della città.
Attacco a Zhytomyr
[2 marzo ore 8,30]
Il sindaco di Zhytomyr, città a 120 chilometri a ovest della capitale Kyiv, segnala che una attacco russo ha colpito un edificio residenziale, le finestre di un ospedale sono andate in frantumi. nelle immagini si vede un palazzo che ha preso fuoco mentre l'esercito russo bombardava un obiettivo militare nelle vicinanze. Sono segnalate numerose vittime, i soccorritori hanno provato a trarre in salvo i superstiti. L'amministrazione locale parla di almeno due morti. Il ministro degli Esteri ucraino sostiene che un edificio colpito fosse una "maternity home", alloggio di sostegno fornito alle donne incinte.
Quasi una settimana di guerra. Oggi si dovrebbe tenere il secondo round di colloqui tra Mosca e Kyiv in Bielorussia. C'è tuttavia scetticismo: potrebbe trattarsi più di un vertice propagandistico che di un reale confronto. Nella notte si è intensificata l'offensiva di Putin e a farne le spese sono anche i civili.
Il ministro della Difesa russo ha annunciato che l'esercito di Mosca ha preso la città di Kherson, nel sud dell'Ucraina, ma il sindaco smentisce. Kherson sarebbe la città più grande ad essere stata catturata finora. Bombardamenti anche su Mariupol, città strategica che permetterebbe a Putin di unire i territori separatisti del Donbas con la Crimea.
Il Cremlino dice che paracadutisti russi sono atterrati nella seconda città più grande del paese, Kharkiv, dove ieri i missili hanno colpito il municipio, che risulta quasi completamente distrutto. In fiamme anche l'edificio sede del dipartimento degli Interni regionale, che risulterebbe completamente distrutto, e la facoltà di sociologia; attaccato un ospedale. Almeno 21 persone sono state uccise e un centinaio ferite.
C'è stato poco movimento per quanto riguarda il convoglio di veicoli corazzati e logisitici russi a nord di Kyiv. Ieri nella capitale ci sono stati attacchi ed è stata colpita la torre della tv (5 i morti nell'attacco).
Secondo il presidente Zelensky i russi hanno perso 6.000 uomini. Intanto sono già 450 mila i civili ucraini che hannno attrraversato il confine con la Polonia. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, nel suo discorso sullo stato dell'Unione, ha detto che Vladimir Putin ha sottovalutato la risposta dell'Occidente alla guerra. Le negoziazioni in borsa alla Borsa di Mosca saranno sospese per il terzo giorno.