Uno scatto dalla città di Irpin, alle porte di Kyiv (LaPresse)  

◉ LA GIORNATA IN DIRETTA

Bombe russe nonostante i corridoi umanitari. Bennet vede Putin e sente Zelensky

Micol Flammini e Giulia Pompili

Sospesa l'evacuazione di Mariupol e Volnovakha. Putin torna a condannare l'ipotesi di una no fly zone da parte della Nato: sarebbe una partecipazione attiva alle ostilità. Lunedì riprendono i colloqui Russia-Ucraina 

Bennett va da Scholz e sente Zelensky

Il primo ministro israeliano Naftali Bennett, dopo aver incontrato Putin a Mosca, è volato a Berlino per parlare con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, che mercoledì era in Israele. Dopo aver parlato con il presidente russo, Bennett ha chiamato Zelensky. 

 

I soldati bielorussi non vogliono combattere contro gli ucraini

Il sito di notizie Charter97 racconta che le truppe bielorusse, nonostante gli ordini ricevuti, non partecipano alle operazioni militari contro l’Ucraina. La maggior parte delle unità bielorusse si oppone alla guerra. Sono numerosi invece i volontari bielorussi che si sono arruolati per aiutare Kyiv. Ilya Litvin è stato il primo volontario bielorusso morto durante la guerra e in questo video aveva spiegato perché i bielorussi devono combattere assieme agli ucraini. 

 

Von der Leyen parla di indipendenza dal gas russo

“L’Unione europea deve rendersi indipendente da gas, petrolio e carbone della Federazione russa”, ha detto la presidenza della Commissione europea Ursula von der Leyen, aggiungendo che l’obiettivo si può raggiungere solo diversificando. Oggi von der Leyen era in Spagna e ha detto che Madrid può svolgere un ruolo importante nel rifornire l’Europa di energia. Gli europei stanno cercando vie alternative al gas russo. 

 

 

Mosca ha avuto garanzie su sanzioni e Jcpoa

Le nuove sanzioni contro la Russia non saranno legate all’accordo sul nucleare iraniano (Jcpoa), ha detto il dipartimento di stato americano, assicurando che la Russia continuerà a essere coinvolta nel trattato. Per portare avanti i negoziati con l’Iran, la cui conclusione, secondo alcuni funzionari, sarebbe a giorni, la Russia aveva detto che avrebbe voluto delle garanzie che le sanzioni sull’Ucraina non avrebbero messo a rischio la cooperazione con l’Iran. L’America ha fretta di concludere l’accordo e la Russia lo sa. 

 

 

La giocatrice di basket Brittney Griner è stata arrestata a Mosca

E’ stata arrestata in Russia la giocatrice di basket americana Brittney Griner. Secondo la polizia aeroportuale le cartucce del suo vaporizzatore contenevano olio di hashish e il fermo potrebbe essere avvenuto alcuni giorni fa. Durante le pause del campionato americano, Brittney Griner, giocava in Russia. E’ stata arrestata mentre tornava negli Stati Uniti. 

 

Lunedì ci sarà il terzo round di colloqui

Lunedì si terrà il terzo round di colloqui tra le delegazioni russa e ucraina. Dopo il secondo incontro a Brest giovedì scorso, si era arrivati alla creazione di corridoi umanitari che però oggi non sono stati rispettati. Sono pochi i civili che sono riusciti a lasciare le città di Mariupol e Volnovakha. Alla Tass, il ministero della Difesa russo ha detto che le ostilità sono ricominciate a causa della riluttanza degli ucraini a esercitare pressioni sui nazionalisti per prolungare la tregua. In realtà l'esercito russo non ha mai smesso di bombardare. 

 

 

E’ morto il capitano Chybineiev

Valeriy Chybineiev, capitano trentaquattrenne ucraino, è stato ucciso dall'esercito russo a Hostomel il 3 marzo. Il presidente Zelensky oggi ha parlato della resistenza delle forze armate ucraine. Ha detto che stanno tenendo le città chiave nella parte sud orientale del paese, anche quelle accerchiate: Kharkiv, Nikolaev, Chernihiv e Sumy. Sostiene che 10.000 soldati russi sono stati uccisi nei 10 giorni di guerra, ma questa affermazione non può essere verificata in modo indipendente. L'esercito russo non offre aggiornamenti regolari sulle loro vittime e solo mercoledì hanno rivelato un bilancio: quasi 500. 

 

Il premier israeliano Bennett è a Mosca

Il premier israeliano, Naftali Bennett, sarebbe atterrato in segreto a Mosca per incontrare Vladimir Putin. Mercoledì Bennett aveva parlato al telefono con Putin e con Zelensky, Israele ha buoni legami sia con Mosca sia con Kyiv e le voci di una mediazione israeliana tra i due paesi hanno cominciato a circolare da questa settimana.

 

Washington chiede agli americani di lasciare la Russia

Il Dipartimento di stato degli Stati Uniti ha consigliato ai cittadini americani di lasciare immediatamente la Russia. Le motivazioni sono l'invasione in Ucraina, le "potenziali molestie contro i cittadini statunitensi da parte di funzionari della sicurezza del governo russo" e la limitata capacità dell'ambasciata di assistere i propri cittadini nel paese. Due settimane fa Mosca aveva espulso il vice ambasciatore Bart Gorman. L'ambasciatore John Sullivan, mandato a Mosca da Donald Trump e riconfermato da Joe Biden, è l'uomo di Washington nella capitale russa e qui Politico aveva raccontato quanto la sua permanenza in Russia fosse un déjà vu della vicenda americana e anche familiare.

 

Blinken parla con il ministro cinese Wang Yi

Il segretario di stato americano, Antony Blinken, ha parlato al telefono con il suo omologo cinese, Wang Yi, riguardo alla situazione in Ucraina. Nel comunicato diffuso dagli Stati Uniti, Blinken ha sottolineato l’importanza di utilizzare tutti gli strumenti possibili, come le sanzioni, per fermare l’invasione russa. L’interpretazione della telefonata diffusa dai media cinesi è molto diversa. Per la Cina la conversazione è ruotata attorno a Taiwan. Riguardo all’Ucraina, dai media cinesi si evince che per Pechino le negoziazioni per risolvere il conflitto devono avvenire tra la parte ucraina e quella russa. Giulia Pompili aveva spiegato che la Cina non è disposta a mollare Mosca, né è pensabile un suo ruolo come mediatrice. 

 

Putin minaccia la statualità dell’Ucraina

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha detto che la legge marziale non verrà introdotta perché nessuna area della Russia è stata aggredita o attaccata, quindi non ci sono le condizioni per imporla. Evitando di pronunciare la parola “guerra”, ha detto che la decisione di intraprendere le “operazioni militari” non è stata facile ma ora stanno procedendo secondo i piani e le forze russe hanno distrutto quasi tutte le infrastrutture militari ucraine. Sulle truppe russe al fronte ha detto che non ci sono soldati di leva, ma esclusivamente professionisti e nessuno ha in programma di schierare soldati di leva o riservisti. Queste informazioni sono in contrasto con le dichiarazioni di alcuni soldati russi catturati dall’esercito di Kyiv che dicevano di essere soldati di leva, mandati al confine per un’esercitazione militare e poi spediti in guerra. Putin ha parlato di nuovo delle perdite, ha detto che le autorità ucraine “stanno giustiziando senza processo” chiunque si opponga alle “operazioni militari”, poi si è rivolto agli occidentali e ha detto che qualsiasi tentativo di stabilire una no fly zone sull’Ucraina sarà interpretato come una partecipazione attiva alle ostilità. Putin ha minacciato l’Ucraina: se “continua a comportarsi così metterà a rischio il futuro della sua statualità”.

 

Le richieste russe sull’accordo sul nucleare iraniano

La Russia vuole delle garanzie sul fatto che le sanzioni imposte in seguito all’invasione dell’Ucraina non le impediranno di commerciare con l’Iran e solo a queste condizioni è pronta a sostenere l’accordo sul nucleare. I funzionari iraniani e occidentali avevano parlato di un’accelerazione importante, il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, aveva detto venerdì al capo della diplomazia europea, Josep Borrell, che si sarebbe recato presto a Vienna – dove si sono tenuti i colloqui – per firmare un accordo se le linee rosse dell'Iran saranno prese in considerazione. Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, è però intervenuto e ha detto che la Russia è pronta a bloccare l’accordo che secondo i funzionari occidentali è molto vicino: venerdì i capi negoziatori europei hanno lasciato Vienna dicendo che aspettavano che Iran e Stati Uniti risolvessero le ultime divergenze. La Russia fa leva sul fatto che l’America vuole chiudere questo accordo in fretta e Lavrov ha chiesto più garanzie che secondo il Wall Street Journal potrebbero anche creare delle scappatoie alle rigide sanzioni finanziarie, economiche ed energetiche che l’occidente ha imposto a Mosca negli ultimi giorni.

 

La Rai sospende i servizi dalla Russia

"In seguito all'approvazione della normativa che prevede forti pene detentive per la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità, a partire da oggi la Rai sospende i servizi giornalistici dei propri inviati e corrispondenti dalla Federazione Russa". Lo dice la Rai in un comunicato stampa.

 

Blinken è arrivato in Polonia

 

Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato in Polonia per colloqui con i funzionari  polacchi. Blinken è il più alto funzionario americano a visitare la Polonia sin dall'inizio dell’invasione russa, e avrà alcuni colloqui con il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki e con il ministro degli Esteri Zbigniew Rau a Rzeszow, la più grande città polacca del confine sud-est, a pochi chilometri dalla frontiera con l’Ucraina, dove sono state accolte finora più di 780 mila persone.

 

Zelensky critica la Nato sulla No fly zone

 

Dopo la riunione di ieri, a Bruxelles, dei ministri degli Esteri della Nato più Finlandia, Svezia e rappresentanti dell’Unione europea, il segretario generale Jens Stoltenberg ha detto che “continueremo a fare tutto il possibile per proteggere e difendere ogni centimetro del territorio Nato”, ma “non siamo parte di questo conflitto”, e che la Nato “ha la responsabilità di assicurarsi che non ci sia un’escalation e questa guerra non si espanda oltre il territorio dell’Ucraina. Potrebbe essere più devastante e pericolosa”. Con queste parole ha annunciato che per il momento la Nato non costituirà una No Fly Zone in Ucraina. L’alleanza preferisce proseguire con lo schema delle sanzioni per evitare che la No Fly Zone trascini i paesi membri in una guerra globale (qui l’articolo di David Carretta da Bruxelles). 

 La decisione è stata criticata violentemente dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che da Kiev detto che la riluttanza dell'Occidente a intervenire ha dato alla Russia "il via libera" per continuare a bombardare il paese e i civili. "Tutte le persone che moriranno a partire da oggi”, ha detto Zelensky, “moriranno anche a causa vostra. A causa della vostra debolezza, a causa della vostra scarsa unità”. Ieri anche  Ingrida Simonyte, prima ministra della Lituania, aveva detto che chiedere una No Fly Zone alla Nato è un “atto irresponsabile”.

 

A Kherson, assediata, i cittadini manifestano 

 

Nella città portuale di Kherson, nel sud dell'Ucraina, una delle più grandi e strategiche a essere accerchiate dalle forze d’invasione russe, la situazione è precipitata negli ultimi giorni: secondo le autorità locali, le forze occupanti non hanno concesso il cessate il fuoco e considerano la città conquistata, quindi provvederanno loro a mandare aiuti. Ma come emerge dai social network e dai media internazionali, i cittadini stanno finendo il cibo.

Per smentire la propaganda del Cremlino, che parla di una guerra di “liberazione” per dare ai cittadini quello che vogliono, cioè tornare sotto la bandiera russa, questa mattina a Kherson è stata organizzata una manifestazione davanti al consiglio municipale con bandiere e slogan a cui hanno partecipato decine di persone. Le Forze militari russe hanno sparato in aria nel tentativo di disperdere la folla.  

 

"L'evacuazione non è in sicurezza" 

 

A poche ore dalla tregua temporanea concessa dalla Russia per evacuare i civili da Mariupol e Volnovakha, ma iniziano a circolare dubbi, soprattutto sui canali telegram, sulle reali intenzioni delle Forze d’invasione e sulla sicurezza dell’evacuazione dei civili – circa 215 mila persone, ha detto la vicepremier Iryna Vereshchuk.

"I russi continuano a bombardarci e a usare l'artiglieria. È pazzesco", ha detto alla Bbc il vicesindaco di Mariupol ,Serhiy Orlov. "Non c'è cessate il fuoco a Mariupol e non c'è cessate il fuoco lungo tutto il percorso. I nostri civili sono pronti a fuggire ma non possono scappare sotto i bombardamenti".  Il vicesindaco ha detto alla Bbc che "ha deciso di riportare indietro i cittadini e fermare l'evacuazione, perché le strade non sono sicure".

 

Di Maio in Qatar

 

Dopo aver partecipato, ieri a Bruxelles, alla riunione dei ministri degli Esteri della Nato, del G7 e al Conisiglio europeo, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è in viaggio per il Qatar, insieme all’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, per dei colloqui sul rafforzamento della cooperazione in campo energetico. Nei giorni scorsi Di Maio e Descalzi erano stati ad Algeri. Ieri in un comunicato pubblicato sulla sua pagina Facebook, il ministro degli Esteri aveva scritto che "come Paesi Nato stiamo lavorando per far sedere nuovamente al tavolo Russia e Ucraina e raggiungere il cessate il fuoco. Intanto, sul tema dei corridoi umanitari abbiamo aperto una 'linea rossa' con la Russia per l'evacuazione dei civili dall'Ucraina".  Il cessate il fuoco temporaneo per il trasferimento di civili è in corso da questa mattina a Mariupol e Volnovakha.

 

Aumenta l'isolamento della Russia

 

Paul Farhi, che si occupa di media al Washington Post, ha annunciato che il giornale non pubblicherà più articoli firmati e datati da inviati e corrispondenti in Russia data la campagna repressiva contro giornali e media stranieri lanciata ieri. Il Consiglio della Federazione Russa ha infatti approvato una legge che trasforma in reato (punibile con fino a 15 anni di prigione) diffondere “notizie false" sull'invasione dell'Ucraina, "screditare" le Forze armate russe o sostenere sanzioni straniere. In risposta, diversi media internazionali sono stati costretti a lasciare la Russia. “Si svuota la tecnologia, senza Apple, Microsoft e Google. Si svuota l’informazione, senza Bbc, Deutsche Welle e altri. Il Cremlino fa paura dentro e fuori, sta soffocando i russi, incastrati in una macchina del tempo che sta rigettando la Russia indietro di decenni”, ha scritto Micol Flammini qui. E ieri Roskomnadzor, il regolatore dei media russo, ha ordinato la chiusura di Facebook, Twitter e anche di YouTube. La giustificazione russa è che sia in atto una "campagna di discriminazione" e di disinformazione da parte dei social occidentali. Come ha scritto Kyle Chayka sul New Yorker, questa sembra essere la prima guerra le cui informazioni passano su TikTok, social network di proprietà cinese che usa la censura, soprattutto politica, in modo sofisticato e adatto alla legge autoritaria russa

 

Annunciato un cessate il fuoco per due città ucraine

 

La Difesa russa, rilanciata dai media statali russi, ha annunciato questa mattina un cessate il fuoco alle 10 nella città ucraina di Mariupol e nella cittadina di Volnovakha per permettere la creazione di corridoi umanitari. Il sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko, ieri era tornato a chiedere un cessate il fuoco per aiutare la popolazione civile della città, rimasta senza generi di prima necessità, energia, acqua, e con centinaia di feriti bloccati negli ospedali. La  piccola città di Volnovakha, nel Donbass, è stata pesantemente colpita dai bombardamenti russi nei giorni scorsi. Mykhailo Podolyak, consigliere del governo ucraino e uno dei negoziatori al tavolo con i russi, ha fatto sapere che i corridoi umanitari saranno preparati per entrambe le città ucraine. L’evacuazione di Mariupol inizierà alle 11, secondo quanto fatto sapere dal comune, e le autorità hanno chiesto di far arrivare nella città il maggior numero di veicoli.

 

La repressione in Russia

 

Vladimir Putin, sempre più isolato politicamente ed economicamente, prosegue nell'offensiva contro l'Ucraina. Ieri sera la zona di Kyiv è stata colpita da un nuovo attacco aereo che, secondo la polizia ucraina, avrebbe provocato almeno 7 vittime, tra cui due bambini. Segnali di un'escalation che fatica ad arrestarsi, nonstante l'intesa trovata tra le due parti sui corridoi umanitari. Un nuovo round di negoziati potrebbe tenersi nel week end.

  

Il presidente ucraino Zelensky continua a chiedere il supporto di Unione europea e Nato per l'isitutuzione di una No fly zone, così da arginare le offensive dell'aeronautica russa. Una scelta che “potrebbe portare ad una guerra vera e propria”, ha dichiarato Anthony Blinken, il segretario di stato americano, in queste ora in Europa: "abbiamo la responsabilità di assicurarci che la guerra non si estenda oltre l’Ucraina”, ha aggiunto il funzionario.
 

Intanto prosegue l'avanzata del lungo convoglio russo di terra che sarebbe ora a 20-25 chilometri dalla capitale dell'Ucraina. Ma per Valdimir Putin aumenta anche la pressione e il dissenso interno, con migliaia di arresti: il Cremlino ha infatti annunciato ieri una nuova stretta sull'informazione, con pene fino a 15 anni per i gornalisti che diffondono notizie considerate false da Mosca. La Bbc ha per questo deciso di sospendere temporaneamente le attività dei suoi giornalisti in Russia. Ma la stretta ha riguardato anche i social: Facebook e Twitter sono stati bloccati.


 

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