Perché le comunicazioni militari russe sono tanto intercettabili
L’abbattimento delle antenne per le telecomunicazioni durante l'invasione ha mandato fuori uso "Era", il costosissimo sistema criptato usato dall'esercito di Putin. Così i soldati sono spesso costretti a ricorrere ai classici telefoni. E intanto Anonymous continua a prendere di mira i messaggi radio delle truppe
Negli ultimi giorni il collettivo di hacker Anonymous ha preso di mira le comunicazioni via radio dell’esercito russo in Ucraina. L’obiettivo è di disturbare e interrompere il canale comunicativo, cosa che Anonymous ha fatto intercettandolo per trasmettere canzoni come “Gangnam Style”, hit del 2013, o “In the End” dei Linkin Park, ma anche riproducendo nel segnale radio il meme della “troll face”. Sembra che interferire con le comunicazioni militari dell’esercito russo non sia poi tanto difficile, e che le difficoltà logistiche incontrate dai carri armati russi siano dovute anche a problemi di comunicazione. Il peso di questi problemi si sta facendo sentire nelle perdite – di soldati e mezzi – registrati dall’esercito di Putin. Il sito di giornalismo investigativo Bellingcat ha confermato la morte del generale russo Vitaly Gerasimov (ai primi di marzo era morto il generale Andrei Sukhovetsky), una perdita rilevante che si accompagna ad altre scene circolate sui media e su internet in questi giorni: furgoni carichi di missili (russi) abbandonati nel fango, carrarmati “trainati” da trattori guidati da festosi contadini ucraini.
Mentre gli attacchi su obiettivi civili si intensificano, rimane da capire cosa stia andando storto nell’organizzazione militare della Russia. Il problema sembra essere comunicativo, oltre che organizzativo, come dimostrato dalle intercettazioni di Anonymous – ma anche di utenti qualsiasi che sono riusciti a “bucarle” senza troppi problemi. Come ha raccontato Christo Grozev, giornalista di Bellingcat, la notizia della morte di Gerasimov è stata data da un soldato usando un telefono qualsiasi dotato di “sim locale”. Alla richiesta del soldato in loco di poter comunicare “usando Era”, la risposta della base è stata laconica: “Era è fuori uso”. Era, spiega Grovez, è “un costosissimo sistema telefonico criptato che il ministero della Difesa russo aveva presentato nel 2021 in pompa magna”. Il governo aveva garantito che poteva funzionare “in qualsiasi situazione”, assicurando comunicazioni sicure e affidabili. Per farlo, però, Era ha bisogno delle antenne per il 3G e 4G, le stesse che la Russia ha abbattuto in molte città ucraine per impedire le comunicazioni della resistenza locale. Senza antenne, Era rimane muto e i soldati sono costretti alla forma di comunicazione più intercettabile che ci sia: una telefonata.
Lo svelamento di queste comunicazioni sta avendo conseguenze da diversi punti di vista: quello militare, innanzitutto, visto che i servizi, l’Fsb, hanno difficoltà a organizzarsi in modo segreto; ma le intercettazioni delle comunicazioni russe stanno dimostrando anche quanto gli attacchi a obiettivi civili siano voluti e coordinati dall’alto.
L’abbattimento delle antenne per le telecomunicazioni ha comportato enormi disagi anche da parte ucraina, spingendo Elon Musk a muovere la sua Starlink ( che fornisce connessioni internet satellitari) verso il paese aggredito. Ma i rischi per la sicurezza si siano rivelati enormi, visto che un collegamento satellitare di questo tipo può essere a sua volta intercettato e usato come riferimento per contrattacchi aerei. Il sistema Era avrebbe dovuto risolvere questi problemi, almeno per i russi, ma l’errore è stato considerare questa tecnologia come qualcosa di scindibile dall’infrastruttura tecnologica, e quindi in grado di resistere anche senza le comuni antenne telefoniche. Così non è stato. Il costo di un tale abbaglio è ben sintetizzato da un esperto militare su Twitter: “Se non puoi comunicare nel campo di battaglia, allora stai facendo campeggio”.