◉ LA GIORNATA
Guerra in Ucraina. Bombe su Kyiv. Oggi nuovo round di negoziati. Biden in Europa il 24 marzo
In fiamme alcuni edifici e una parte della metropolitana. Il sindaco della capitale ha indetto un coprifuoco di 36 ore. Di Maio: "Trattativa in salita. Putin non vuole la pace". Incontro Draghi-Sullivan: "Ferma condanna dell'aggressione russa". Uccisi altri due giornalisti
L'ultima mappa dell'ISW
L'ultima mappa con gli avanzamenti sul territorio ucraino dell'esercito di Putin realizzata dall'Institute for the Study of War
Sullivan a Roma ha parlato anche di Cina
"Il 15 marzo, il consigliere per la sicurezza americano Jake Sullivan ha incontrato a Roma il primo ministro italiano Mario Draghi per discutere la cooperazione internazionale in risposta all'invasione russa dell'Ucraina", rende noto la Casa Bianca. Con Luigi Mattiolo, consigliere diplomatico della presidenza del Consiglio, si legge nella nota,Sullivan ha discusso di sanzioni, aiuti umanitari ed energia e anche "degli approcci transatlantici alla Repubblica popolare cinese".
Biden firma un nuovo intervento economico da oltre 13 miliardi all'Ucraina
Il presidente americano Joe Biden ha annunciato di aver firmato un nuovo intervento economico bipartisan a sostegno dell'Ucraina: l'importo è di 13,6 miliardi di dollari.
La Russia si ritira dal Consiglio d'Europa
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha annunciato quest'oggi che la Russia si ritirerà dal Consiglio d'Europa, l'organizzazione a promozione dei diritti umani a cui aderiscono anche paesi esterni all'Unione europea. La Russia era già stata sospesa nell'immediato post invasione dell'Ucraina.
I premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia sono arrivati a Kyiv
I primi ministri di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia sono arrivati poco fa a Kyiv per incontrare il presidente ucraino Zelensky. "Bisogna fermare questa tragedia. Questa guerra è il risultato del crudele tiranno che attacca dei civili. Ecco perché siamo qui", ha dichiarato il polacco Mateusz Morawiecki. Questa sera i tre incontreranno il presidente ucraino Zelensky.
Vertice Nato il 24 marzo: ci sarà Biden. Il presidente degli Stati Uniti parteciperà anche al Consiglio europeo.
"Ho convocato un vertice straordinario il 24 marzo al quartier generale della Nato. Affronteremo l'invasione dell'Ucraina, il nostro forte sostegno e l'ulteriore rafforzamento della deterrenza e della difesa della Nato", ha annunciato Jen Stoltenberg, segretario generale della Nato
Un vertice al quale parteciperà il presidente americano Joe Biden, come confermato dagli stessi Stati Uniti in questo tweet. Ma non solo, perché Biden, come conferma la Casa Bianca, è atteso in Europa anche per il Consiglio europeo che si terrà negli stessi giorni.
La giornalista televisiva Marina Ovsyannikova è stata (per ora) rilasciata e multata
La giornalista televisiva russa Marina Ovsyannikova, che ieri aveva mostrato un cartello contro la guerra in diretta nazionale, stando a quanto dice l'agenzia Ria Novosti, è stata per il moment rilasciata e multata con una sanzione amministrativa.
Altri due giornalisti sono morti in Ucraina, a causa di un attacco russo vicino Kyiv
Il cameraman irlandese Pierre Zakrzewski è morto in seguito a un attacco lanciato ieri dall'esercito russo a Horenka, nei pressi di Kyiv. Nell'offensiva è stata uccisa anche la traduttrice e giornalista ucraina Oleksandra Kuvshynova. Un altro collega, Benjamin Hall, è rimasto ferito.
Solo due giorni fa un altro giornalista, Brent Renaud, è stato ucciso a Irpin nei pressi di un posto di blocco dell'esercito russo.
Colloquio telefonico Michel-Putin
Il Cremlino ha reso noto che quest'oggi c'è stato un colloquio telefonico tra il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e il presidente russo Vladimir Putin a proposito della guerra in Ucraina. L'esponente delle istituzioni europee ha detto di aver chiesto un cessate il fuoco e un ritiro immediato delle truppe russe.
Sono quasi 3 milioni gli ucraini che hanno lasciato il paese dall'inizio della guerra
A quasi tre settimane dall'inizio della guerra, il numero di ucraini in fuga dai bombardamenti russi e rifugiati all'estero sfiora i 3 milioni, segnalano le Nazioni Unite. Finora 2,95 milioni di persone hanno lasciato l'Ucraina, secondo i dati dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR). Una cifra che probabilmente è destinata ad aumentare, visto che l'offensiva russa non sembra arrestarsi e anzi si sta allargando ad ovest, colpendo anche città che nei giorni scorsi erano state risparmiate, come per esempi Leopoli.
Dzyuba, capitano della nazionale russa rinuncia alla convocazione: ha parenti in Ucraina
Il capitano della Russia, Artem Dzyuba, attaccante dello Zenit San Pietroburgo, ha deciso di rifiutare la convocazione al raduno della nazionale di calcio previsto per la fine di marzo - nonostante sia la stessa nazionale che le squadre di club russe siano state escluse dalla Fifa da qualsiasi competizione. Una scelta dovuta a questioni familiari legate alla "situazione In Ucraina", dove il calciatore ha parenti. Il padre è originario di Lubny, nella regione di Poltava.
"Domenica abbiamo parlato con Artem al telefono, ci ha assicurato che vuole davvero giocare per la nazionale. Ma ora, a causa della difficile situazione in Ucraina, dove ha molti parenti, si è scusato e ha chiesto per circostanze familiari di non essere convocato. Abbiamo concordato che rimarremo in contatto con lui e seguiremo le sue prestazioni con lo Zenit”, ha spiegato l'allenatore Valery Karpin.
Una vicenda che assume ancora più importanza se si considera che Dzyuba è uno tra gli attaccanti più prolifici della storia del calcio russo, un simbolo. Proprio per questo nei giorni scorsi due calciatori ucraini, Vitaliy Mykolenko dell'Everton e Andrei Yarmolenko del West Ham, lo avevano attaccato, invitandolo a predere posizione contro Putin.
L'ex capitano russo aveva risposto in maniera polemica: "Fino a poco tempo fa non intendevo parlare di quanto sta accadendo in Ucraina. Ma come tutti gli altri, ho la mia opinione", aveva spiegato Dzyuba ma "dal momento che sono tirato dentro questo argomento da tutte le parti, la esprimerò: sono contro ogni guerra. La guerra fa paura. Ma sono anche contro l’aggressività e l'odio umano che ogni giorno diventa sempre più preoccupante". Oggi è arrivata la nuova presa di posizione.
La circolare dell'esercito italiano
Il ministero della Difesa aggiorna la sua circolare periodica dopo l’invasione della Russia in Ucraina. E fissa nuove regole per l’impiego dei soldati. Con una lettera inviata ai comandi di vertice, il capo di stato maggiore dell'esercito ha emanato nuove indicazioni su personale, addestramento, impiego e sistemi d'arma in vista delle "evoluzioni sullo scacchiere internazionale", "a seguito dei noti eventi" e "con effetto immediato".
Nella lettera a firma del generale di brigata Bruno Pisciotta, si chiede di porre particolare attenzione nel valutare le domande di "congedo anticipato", "in quanto in un momento caratterizzato dall'intensificarsi delle tensioni geopolitiche, deve essere effettuato ogni possibile sforzo affinché le capacità pregiate possano essere disponibili". Il personale in ferma prefissata dovrà alimentare prioritariamente reparti che esprimono unità in prontezza nei prossimi due anni. Tutte le unità in prontezza devono essere alimentate al 100 per cento con personale “ready to move”, senza vincoli di impiego operativo anche ricorrendo all’istituto del “comando”.
Secondo la circolare "tutte le attività addestrative anche quelle dei minori livelli ordinativi dovranno essere orientate al warfighting" e andranno controllarti anche gli armamenti: occorre – si legge nel testo – "provvedere affinché siano raggiunti e mantenuti massimi livelli di efficienza di tutti i mezzi cingolati, gli elicotteri (con focus sulle piattaforme dotate di sistemi di autodifesa) i sistemi d’arma dell’artiglieria".
Un punto sulle trattative
"Le trattative sono in corso. Rinnovate le consultazioni sulla principale piattaforma negoziale", scrive il consigliere ucraino Mykhailo Podolyak su Twitter. Sul tavolo ci sono "questioni regolamentari generali, cessate il fuoco, ritiro delle truppe dal territorio del paese...", aggiunge.
“Personale e pazienti dell'ospedale di Mariupol tenuti in ostaggio dai russi”
“Le truppe russe hanno preso in ostaggio il personale e i pazienti dell’Ospedale di Mariupol”, scrive su Twitter da Anastasia Magazova, giornalista originaria della Crimea che ha scrive per Radio Free Europe/Radio Liberty, per la Bbc e per Deutsche Welle. Secondo l'allarme della reporter i residenti avrebbero contatto la Media Human Rights Initiative, sostenendo che lunedì mattina l’ospedale regionale di terapia intensiva è stato occupato dalle truppe russe.
“Il personale e i pazienti dell’ospedale sono tenuti in ostaggio. Uno dei testimoni dice che i soldati russi stanno tenendo lì anche gli altri civili. I russi sparano contro le postazioni dell’esercito ucraino dalle finestre dell’ospedale”. Secondo un testimone oculare, “i soldati russi non lasciano che nessuno esca dall’ospedale, minacciando di sparare. Quei pazienti che hanno rischiato la fuga sono tornati con ferite da proiettile". La gipornalista aggiunge: "Ho ricevuto queste informazioni da un'organizzazione per i diritti umani molto affidabile".
L'Ucraina non entrerà nella Nato, dice Zelensky
"Abbiamo capito che l’Ucraina non diventerà un membro della Nato", ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso online con il premier britannico Boris Johnson e gli altri leader dei paesi che compongono la UK Joint Expeditionary Force (Jef), il corpo di spedizione militare guidato dal Regno Unito. "Abbiamo sentito per anni parlare di porte aperte, ma abbiamo anche sentito dire che non possiamo entrarci, e dobbiamo riconoscerlo. Sono lieto che la nostra gente stia cominciando a capirlo e a fare affidamento su se stessa e sui nostri partner che ci aiutano".
E poi Zelensky ha tirato un’altra stilettata all'Alleanza atlantica, definita come "l’alleanza più forte del mondo, ma alcuni membri di questa alleanza sono ipnotizzati dall’aggressione della Russia".
"Sentiamo molti discorsi sulla Terza guerra mondiale che dovrebbe iniziare se la Nato chiudesse i cieli ucraini ai missili e agli aerei russi e quindi una no fly zone umanitaria non è stata ancora istituita - ha aggiunto - questo permette all’esercito russo di bombardare città pacifiche e far saltare in aria edifici civili, ospedali e scuole. Quattro edifici di diversi piani sono stati colpiti questa mattina a Kyiv e ci sono state decine di morti".
Rendere chiaro che sarà impossibile per l'Ucraina l'ingresso nella Nato è uno dei temi richiesti da Mosca per interrompere l'attacco. “Il punto è che l’Ucraina non si deve unire alla Nato, deve essere tolto dalla costituzione dell’Ucraina“, ha detto oggi l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vasily Nebenzya.
Intanto a Bruxelles un giornalista ucraino ha chiesto al segretario generale della Nato Jens Stoltenberg quando l'alleanza sarebbe intervenuta nel conflitto. Stoltenberg ha detto ciò che ripete da giorni: che la Nato sarebbe stata direttamente coinvolta militarmente solo se la Russia avesse attaccato uno dei suoi 30 membri, nei quali l'Ucraina non è inclusa. Stoltenberg ha però anche sottolineato il sostegno che i membri dell'alleanza militare difensiva hanno dato all'esercito ucraino negli ultimi anni. Ha detto che ora, grazie al contributo occidentale, l'esercito di Kyiv è "più grande, più forte, meglio equipaggiato e meglio addestrato rispetto al 2014".
Nei primi 15 giorni di marzo Gazprom aumenta esportazione gas verso 9 paesi europei (tra cui l'Italia)
La compagnia energetica russa Gazprom ha incrementato le esportazioni di gas in nove paesi europei, tra cui l'Italia, nei primi 15 giorni di marzo. Lo comunica la stessa Gazprom sul proprio canale Telegram, precisando che dal primo marzo ad oggi la compagnia ha inviato più gas verso i Paesi non membri della Comunità degli Stati indipendenti (Csi) rispetto al mese precedente. Le consegne di gas dalla Russia all'Italia dal primo al 15 marzo sono aumentate del 51,7 per cento su base annua, mentre altri Paesi in cui il flusso di gas è salito sono Polonia, Croazia, Grecia, Bulgaria e Turchia.
Incontro Draghi-Sullivan: "Ferma condanna dell'aggressione russa"
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto oggi un incontro con il Consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, sugli sviluppi e le implicazioni della guerra in Ucraina. Draghi e Sullivan - riferisce Palazzo Chigi - hanno condiviso la ferma condanna per l'aggressione ingiustificata da parte della Russia e la necessità di continuare a perseguire una risposta decisa e unitaria nei confronti di Mosca". I due "si sono inoltre detti d'accordo sull'importanza di intensificare ulteriormente i contatti tra Italia e Stati Uniti a tutti livelli, alla luce degli eccellenti rapporti bilaterali e del legame transatlantico". Sempre a proposito della guerra in Ucraina Sullivan ieri aveva incontrato a Roma il consigliere di stato cinese Yang Jiechi.
La mappa del conflitto. Come è cambiata la situazione in Ucraina negli ultimi 7 giorni
Una mappa mostra l'avanzamento delle truppe russe nei territori ucraini durante l'ultima settimana
L'appello di 4mila professori e studenti dell'Università di Mosca: "Condanniamo la guerra"
"Condanniamo categoricamente la guerra che il nostro Paese ha scatenato in Ucraina": si moltiplicano in Russia le azioni da parte della società civile, ieri quattromila tra professori e studenti dell'Università statale 'Lomonosov' di Mosca, tra le più antiche del paese hanno diffuso una lettera che contesta l'operato di Putin e del suo governo.
"Esprimiamo il nostro sostegno al popolo ucraino, chiediamo alla leadership russa di cessare immediatamente il fuoco e di lasciare al più presto il territorio dello stato sovrano dell'Ucraina ponendo fine a questa guerra vergognosa. Chiediamo a tutti i cittadini russi che hanno a cuore il loro futuro di unirsi al movimento per la pace. Siamo contro la guerra! Nowar!"
Un nuovo appello di Zelensky all'Europa: "Dateci più armi"
Le armi che l'occidente fornisce all'Ucraina "in una settimana, ci durano per 20 ore", per questo siamo costretti a "riutilizzare gli equipaggiamenti sottratti ai russi". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in collegamento con i leader dei Paesi nordici e baltici della Joint Expeditionary Force radunati a Londra dal premier britannico Boris Johnson.
Zelensky ha quindi rivolto un nuovo appello affinchè aumenti il sostegno militare all'Ucraina: "Sapete di quali armamenti abbiamo bisogno, lo sanno tutti. "Aiutandoci, aiuterete voi stessi".
Kyiv: ripartono i negoziati, giunti al quarto round
Secondo i media ucraini sarebbero ripartiti i negoziati in videoconferenza tra Russia e Ucraina, interrotti ieri per una "pausa tecnica", come aveva annunciato ieri Mikhail Podolyak, uno dei delegati del governo di Zelensky.
Per il Cremlino tuttavia qualsiasi "previsione" sui negoziati con Kiev è prematura. "Il lavoro tra le due delegazioni prosegue in videoconferenza, è un lavoro complesso, e il fatto che stia proseguendo è già positivo", ha affermato il portavoce russo Dmitry Peskov. "Non vogliamo fare previsioni per il momento", ha aggiunto, preferendo "aspettare risultati tangibili prima di informare le popolazioni dei due Paesi".
Il presidente ucraino è "pronto a mettersi al tavolo delle negoziazioni" con l'omologo russo Vladimir Putin, ha detto invece questa mattina la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, rilanciando l'ipotesi di colloqui ai massimi livelli, e specificando che il "punto di partenza delle trattative deve essere il cessate il fuoco" insieme al "funzionamento dei corridoi" umanitari.
Di Maio: "Trattativa in salita. Putin non vuole la pace"
La trattativa per mettere fine al conflitto in Ucraina è in salita nonostante le aperture del presidente Volodymir Zelensky. Lo sostiene il ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, che ha parlato ai giornalisti durante la sua missione di oggi in Moldova. Il titolare della Farnesina ha sottolineato che il presidente ucraino ha chiaramente fatto aperture sia sulla Nato che sul Donbas e la Crimea. "Ma Putin non sta dimostrando di volere la pace", ha aggiunto il ministro.
Viminale: oltre 44mila ucraini accolti in Italia
Sono "44.008 i profughi entrati in Italia dall'inizio del conflitto" in Ucraina ad oggi. Si tratta di "22.331 donne, 3.819 uomini e 17.858 minori". Lo comunica il ministero dell'Interno
"La Cina è un paese amico del popolo ucraino", dice l'ambasciatore cinese a Kyiv
"Cina e Ucraina sono partner strategici, quest'anno ricorre il 30° anniversario dell'instaurazione delle relazioni diplomatiche tra i nostri Paesi. La Cina è un paese amico del popolo ucraino". Lo ha detto l'ambasciatore cinese a Kyiv.
Cremlino: la protesta televisiva della giornalista Ovsyannikova è "teppismo"
"Per quanto riguarda questa donna, questo è teppismo", ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, in riferimento a Marina Ovsyannikova che ieri sera ha mostrato in diretta sulla tv distato russa un cartello contro la guerra. Il portavoce ha anche elogiato Channel One - il canale dove è andate in scena la protesta per quella la programmazione "di qualità, oggettiva e tempestiva".
Marina Ovsyannikova è stata arrestata subito dopo il gesto, ma da allora i suoi legali non hanno avuto sue notizie.
Gran Bretagna: stop all'esportazione dei beni di lusso in Russia
Il Regno Unito vieterà l'esportazione di prodotti di lusso in Russia, tra cui prodotti legati alla moda e opere d'arte di valore, oltre ad aumentare tariffe d'importazione e dazi sui principali prodotti russi tra cui vodka e pellicce. Negli scorsi giorni una decisione simile era stata presa anche dagli Stati Uniti.
Due missili russi hanno colpito l'aeroporto di Dnipro
Nella notte due missili lanciati dall'esercito russo hanno colpito l'aeroporto di Dnipro, causando ingenti danni: "La distruzione è su larga scala e ci vorrà molto tempo per la ricostruzione", ha detto Valentyn Reznichenko, che guida l'amministrazione regionale di Dnipropetrovsk, aggiungendo che la pista e parte dei terminal è sono andati distrutti in seguito all'attacco.
A Kyiv, il sindaco impone un nuovo coprifuoco: "Momento difficile e pericoloso"
Il sindaco di Kyiv ha annunciato un nuovo coprifuoco di 36 ore a partiree da stasera nella capitale ucraina, che sta vivendo un "momento pericoloso e difficile", ha detto Vitali Klitschko. La circolazione in città sarà vietata "da oggi alle 20 fino alle 7 di giovedì", ha annunciato il primo cittadino dopo i bombardamenti di stanotte e di questa mattina.
Il gasdotto Yamal, dalla Russia all'Europa, ha interrotto i flussi
La fornitura di gas in direzione ovest per l'Europa attraverso il gasdotto Yamal-Europa risulta interrotta, come dimostrerrebero i dati arrivati da Germania e Polonia.
I flussi di gas russo verso l'Europa che invece arrivano da altri gasdotti, come il Nord Stream 1, sono rimasti stabili, secondo quando riporte Reuters. Da Yamal-Europa, passa circa il 10 per cento delle importazioni di gas che arrivano dalla Russia.
I premier di Polonia, Repubblica ceca e Slovenia in arrivo a Kyiv: incontreranno Zelensky
I primi ministri di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia si recheranno tutti a Kyiv per incontrare il presidente Volodymyr Zelensky. La visita è stata confermata dal governo polacco, che ha affermato che lo scopo del viaggio è "confermare il sostegno inequivocabile dell'intera Unione europea alla sovranità e all'indipendenza dell'Ucraina. "L'obiettivo di questa visita è anche quello di presentare un ampio pacchetto di sostegno all'Ucraina e agli ucraini". Il premier ceco ha aggiunto che la visita ufficiale del Consiglio europeo mira a ribadire il sostegno alla libertà e all'indipendenza.
Russia, la giornalista che ha mostrato in tv un cartello contro la guerra è scomparsa
"Niente guerra, ferma la guerra, non credere alla propaganda, qui ti stanno mentendo". Con queste parole scritte su un cartello, ieri sera Marina Ovsyannikova è entrata nello studio di un telegiornale in diretta su Channel One, un canale della tv di stato russa, e ha sfilato dietro alla giornalista in studio mostrandosi alle telecamere. L'irruzione è durata pochi secondi, poi dalla regia hanno mandato un servizio registrato.
Da quel momento non si sa dove sia finita Marina Ovsyannikova: è stata presa in custodia dalla polizia e ora gli avvocati non riescono a rintracciarla.
Bombardamenti su Kyiv
Il ventesimo giorno di invasione della Russia in Ucraina inizia con nuovi bombardamenti su Kyiv e diversi edifici in fiamme. Secondo il servizio di emergenza statale ucraino sono morte due persone e altre 35 sono state salvate. Le bombe russe hanno colpito almeno quattro edifici residenziali, di cui tre palazzi con una decina di piani e moltissimi appartamenti, e una parte della stazione della metropolitana Lukyanivska, abbastanza vicina al centro della città. Le autorità ucraine hanno rilasciato alcune immagini dell'edificio in fiamme nel quartiere Svyatoshinsky.
Oggi dovrebbero riprendere i negoziati tra le delegazioni russa e ucraina, mentre nel nord est del paese, a Sumy, saranno riattivati i corridoi umanitari dopo che nei giorni scorsi i russi hanno continuato a bombardare nonostante gli accordi sul cessate il fuoco per consentire le evacuazioni.