Amici russi, ascoltatemi: siete stati ingannati da Putin. Parola di Schwarzenegger
"Mi sono rivolto al popolo americano nello stesso modo l’anno scorso, il 6 gennaio, quando una folla prese d’assalto il Congresso degli Stati Uniti cercando di rovesciare il nostro governo. Ci sono momenti così sbagliati che è necessario parlarne in modo diretto"
Ho un messaggio per i miei amici russi e per i soldati russi in Ucraina: ci sono cose che stanno accadendo nel mondo che vi sono state tenute nascoste, cose terribili che dovete sapere. Ma prima di parlarvi delle dure realtà, lasciate che vi parli del russo che è diventato il mio eroe.
Nel 1964, quando avevo quattordici anni, ho avuto la possibilità di assistere ai campionati mondiali di sollevamento pesi a Vienna. Yury Petrovich Vlasov vinse il titolo mondiale, diventando il primo essere umano a sollevare duecento chili sopra la testa. Un mio amico è riuscito a portarmi nel backstage. Così tutto d’un tratto un ragazzino di quattordici anni si è ritrovato di fronte all’uomo più forte del mondo. Non potevo crederci. Ha allungato la mano per stringermela. Avevo ancora la mano da ragazzo. Lui aveva una mano da uomo fortissimo qual era che avviluppava la mia, ma era gentile. E mi sorrise.
Non ho mai dimenticato quel giorno. Tornai a casa e misi la sua foto sopra il mio letto. Lui era il mio riferimento, la mia ispirazione quando ho iniziato a sollevare pesi, ma a mio padre quella foto faceva molto arrabbiare. Non gli piacevano i russi, per via della sua esperienza nella Seconda guerra mondiale, quando era stato ferito a Leningrado (l’esercito nazista di cui mio padre faceva parte aveva fatto del male a quella grande città e alla sua coraggiosa gente). Mio padre mi disse di togliere la foto di Petrovich e di trovarmi un eroe tedesco o austriaco. Ma io non tolsi la fotografia, perché non mi importava quale fosse la bandiera del mio eroe.
Anni dopo, ero a Mosca per girare “Red Heat”, il primo film americano che aveva ricevuto l’autorizzazione a fare le riprese sulla Piazza rossa. Yuri e io passammo l’intera giornata insieme. Era così premuroso, così gentile, così intelligente e molto, molto generoso. Mi regalò una tazza blu che uso ancora ogni mattina.
Il motivo per cui vi dico tutto questo è che, da quando avevo quattordici anni, non ho avuto altro che affetto e rispetto per il popolo russo. La forza e il cuore del popolo russo mi hanno sempre ispirato. Ecco perché spero che mi permetterete di dirvi la verità sulla guerra in Ucraina. A nessuno piace sentire critiche sul proprio governo. Lo capisco. Ma come amico di lunga data del popolo russo, spero che ascoltiate ciò che ho da dirvi.
Mi sono rivolto al popolo americano nello stesso modo l’anno scorso, il 6 gennaio, quando una folla selvaggia prese d’assalto il Congresso degli Stati Uniti cercando di rovesciare il nostro governo. Ci sono momenti così sbagliati che è necessario parlarne in modo diretto.
So che il vostro governo vi ha detto che questa è una guerra per denazificare l’Ucraina. Ma non è vero. Denazificare l’Ucraina? E’ un paese con un presidente ebreo – un presidente ebreo, potrei aggiungere, i cui tre zii, i fratelli di suo padre, furono tutti uccisi dai nazisti. L’Ucraina non ha iniziato questa guerra. Né i nazionalisti né i nazisti. Quelli al potere al Cremlino hanno iniziato questa guerra civile; questa non è la guerra del popolo russo.
Lasciate che vi dica ciò che dovreste sapere. Centoquarantuno nazioni alle Nazioni Unite hanno votato per dire che la Russia è un paese aggressore e l’hanno invitata a ritirare immediatamente le sue truppe. Solo quattro paesi in tutto il mondo hanno votato con la Russia. Questo è un fatto. Il mondo si è rivoltato contro la Russia a causa delle sue azioni in Ucraina. Intere città sono state spianate dall’artiglieria e dalle bombe russe, compreso un ospedale per bambini e per le loro madri. Tre milioni di rifugiati ucraini, soprattutto donne, bambini e anziani, sono già fuggiti dal paese, e molti altri cercano ora di uscire. E’ una crisi umanitaria. La Russia, a causa della sua brutalità, è ora isolata dalla società delle nazioni.
Inoltre non vi è stata detta la verità sulle conseguenze di questa guerra per la Russia stessa. Mi dispiace dirvi che migliaia di soldati russi sono stati uccisi. Sono rimasti intrappolati tra gli ucraini che combattono per la loro patria e la leadership russa che combatte per la conquista. Enormi quantità di attrezzature russe sono state distrutte o abbandonate. La distruzione che le bombe russe stanno facendo piovere su civili innocenti ha talmente indignato il mondo che sono state imposte alla Russia le più forti sanzioni economiche globali mai emanate. Chi non si meritava tutto ciò, da una parte e dall’altra della guerra, pagherà il prezzo più alto.
Il governo russo ha mentito non soltanto ai suoi cittadini, ma anche ai suoi soldati. Ad alcuni soldati è stato detto che stavano andando a combattere i nazisti. Ad altri che il popolo ucraino li avrebbe accolti come eroi. Ad altri ancora che stavano semplicemente facendo delle esercitazioni – non sapevano nemmeno che stavano andando in guerra. E ad alcuni è stato detto che erano lì per proteggere l’etnia russa in Ucraina. Niente di tutto questo era vero. I soldati russi hanno affrontato una feroce resistenza da parte degli ucraini che vogliono proteggere le loro famiglie.
Quando vedo i bambini che vengono tirati fuori dalle rovine, mi sembra di guardare un documentario sugli orrori della Seconda guerra mondiale, non le notizie di oggi. Quando mio padre è arrivato a Leningrado, era tutto pompato dalle bugie del suo governo. Quando lasciò Leningrado, era distrutto fisicamente e mentalmente. Ha passato il resto della sua vita nel dolore: dolore per la schiena rotta, dolore per le schegge che gli ricordavano sempre quegli anni terribili, dolore per il senso di colpa che provava.
I soldati russi conoscono già gran parte di questa verità. L’avete vista con i vostri occhi. Non voglio che siate distrutti come mio padre. Questa non è una guerra per difendere la Russia come quella che hanno combattuto i vostri nonni e i vostri bisnonni. Questa è una guerra illegale. Le vostre vite, le vostre braccia, le vostre gambe e il vostro futuro vengono sacrificati per una guerra senza senso, condannata dal mondo intero. Ricordate che undici milioni di russi hanno legami familiari con l’Ucraina. Con ogni proiettile che sparate, sparate a un fratello o a una sorella. Ogni bomba e ogni granata che cade non cade su un nemico, ma su una scuola o un ospedale o una casa.
Non credo che il popolo russo sia consapevole di queste cose, ma è quel che sta accadendo. Per questo chiedo al popolo russo e ai soldati russi in Ucraina di decifrare la propaganda e la disinformazione che vi viene detta. Vi chiedo di aiutarmi a diffondere la verità in modo che i vostri compagni russi conoscano la catastrofe umana che sta accadendo in Ucraina.
Al presidente Putin dico: tu hai iniziato questa guerra. Tu stai conducendo questa guerra. Tu puoi fermare questa guerra ora.
E ai russi che hanno protestato nelle strade contro l’invasione dell’Ucraina: il mondo ha visto il vostro coraggio. Sappiamo che state subendo le conseguenze del vostro coraggio. Siete stati arrestati. Siete stati messi in galera e siete stati picchiati. Siete i miei nuovi eroi. Avete la forza di Yury Petrovich Vlasov. Il vero cuore della Russia è il vostro.