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Putin deve fallire

Basta con la diplomazia. Tobias Ellwood dice che l'Ucraina ha bisogno delle armi e della Nato

"Abbiamo fatto un buon lavoro sul lato delle sanzioni, ma militarmente no. L'Alleanza atlantica è la potenza più forte al mondo e ancora non siamo sicuri su come utilizzarla per contrastare Putin". il conservatore britannico e presidente della commissione Difesa dei Comuni

"La Nato e l’occidente devono cambiare radicalmente la loro posizione sulla guerra in Ucraina”, dice il conservatore britannico e presidente della commissione Difesa dei Comuni Tobias Ellwood, in un’intervista a Bbc Hardtalk. Dice che abbiamo bisogno di un cambiamento di attitudine e riconoscere che siamo entrati in una “nuova èra di insicurezza”. “Abbiamo fatto un buon lavoro sul lato delle sanzioni, ma militarmente no. La Nato è la potenza militare più forte al mondo e ancora non siamo sicuri su come utilizzarla per contrastare  Putin”. Secondo Ellwood l’occidente ha vissuto trent’anni di pace – ma ora siamo tornati indietro, e la no fly zone è una risposta operativa all’aggressione di Putin. “Queste sono questioni importanti, ma qual è la nostra strategia? Gli Stati Uniti e gli altri paesi hanno abbandonato l’Ucraina pubblicamente, non tanto sul piano operativo ma sul piano politico, perché ogni volta che qualcuno ha posto la questione sulla nostra opposizione alla Russia, tutti si sono immediatamente tirati fuori con la scusa: ‘Non vogliamo entrare nella terza guerra mondiale’”.

 

Sul tema dei MiG polacchi Elwood risponde affermando come la questione sia stata affrontata dall’occidente in maniera troppo semplicistica e ingenua, “un riflesso del fatto che ci siamo goduti trent’anni di pace”, e che ora abbiamo bisogno di tornare indietro e riconoscere che siamo tornati in schemi da Guerra Fredda. “Abbiamo sentito molte volte da Putin e Lavrov in questi giorni della possibilità di prendere in considerazione l’uso di armi nucleari: stiamo spendendo troppo tempo ad ascoltare la retorica politica e non la realtà on the ground. Avremmo potuto facilmente far scivolare quei MiG dalla Polonia all’Ucraina e permettergli di combattere. Per loro sarebbe stato un grande vantaggio, meglio di una no fly zone. Ma siamo stati troppo timidi perché siamo in una modalità avversa al rischio. E quello che sto dicendo è che il solo linguaggio che la Russia capisce è quello della forza – dell’hard power”. Basta sanzioni, serve la Nato, dice il tory Tobias Ellwood: “A causa delle sue azioni e grazie alle sanzioni che il mondo ha imposto, Putin finirà presto sul banco degli imputati dell’Aia, ma nel frattempo in Ucraina, se non ci opponiamo, farà una carneficina. Le sanzioni non sono abbastanza per fermarlo ora”. Dice che queste sanzioni, presto o tardi, saranno la fine per Putin, ma questa è una corsa contro il tempo su quanti danni infliggerà finché quattro personaggi non si ribelleranno contro di lui: l’occidente, Xi Jinping, i russi o Lukashenka.   

Secondo Ellwood abbiamo già da tempo superato la linea del massacro, ora dobbiamo dare il supporto e i sistemi di armamento necessari che l’Ucraina ci sta chiedendo. “Che tipo di crimini di guerra abbiamo bisogno di vedere prima di arrivare allo step finale e riconoscere che Putin non si fermerà qui?  Stiamo entrando in una nuova èra di insicurezza, con il nostro mondo che si sta spaccando in due sfere di influenza. La Russia e la Cina contro l’occidente. Quindi Putin deve fallire, e l’unico modo in cui possiamo farlo non è attraverso la diplomazia, ma contrastandolo in Ucraina”.