◉ LA GIORNATA
Guerra Russia Ucraina, Putin: dall'1 aprile pagamenti gas in rubli. La Russia vieta l'ingresso nel paese ai leader Ue
A Mariupol si prepara un corridoio umanitario, ma secondo l'intelligence britannica si combatte ancora. Domani le due delegazioni torneranno a parlare
21,00 La Turchia rinnova la proposta per ospitare riunione Zelensky-Putin
Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, ha rinnovato la proposta di ospitare una riunione tra i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, nel corso di una telefonata con quest'ultimo. Lo riferisce l'agenzia di stampa turca "Anadolu".
Erdogan e Zelensky avrebbero dunque discusso degli "ultimi colloqui di pace tenuti a Istanbul" a inizio settimana. "I colloqui hanno dato un impulso significativo agli sforzi per porre fine alla guerra", ha concluso il presidente della Turchia.
19,30 In serata telefonata Draghi-Scholz
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, avrà oggi alle 21 una telefonata con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi
18,15 Cremlino annuncia divieto ingresso per leader e parlamentari Ue
La Russia ha annunciato il divieto di ingresso nel suo territorio ai leader europei e alla maggior parte degli eurodeputati come risposta alle sanzioni adottate nei suoi confronti della comunità internazionale per la sua invasione dell'Ucraina.
"Le restrizioni si applicano ai massimi dirigenti dell'Unione europea, inclusi alcuni commissari europei e capi di organismi militari europei, nonchè' la stragrande maggioranza dei membri del Parlamento europeo, che promuovono politiche anti-russe", ha reso noto il ministero russo degli Esteri in una nota.
17.40 - Francia e Germania si preparano a rinunciare al gas russo
Francia e Germania si stanno preparando in caso Mosca decida di tagliare le forniture di gas. "Potrebbe esserci una situazione domani in cui non c’è più il gas russo. Sta a noi prepararci a questi scenari e lo stiamo facendo", ha detto il ministro dell'Economia francese, Bruno Le Maire dopo i colloqui a Berlino con il suo omologo tedesco, Robert Habeck. Parigi e Berlino hanno nuovamente respinto le richieste della Russia che i paesi europei paghino il gas in rubli, sostenendo che si tratta di una violazione dei contratti inaccettabile che equivale a un "ricatto".
Anche il Regno Unito non prevede di pagare il gas russo in rubli, ha dichiarato il portavoce del primo ministro Boris Johnson.
16.30 - Il racconto di una settimana di guerra
Il servizio studi della Camera dei deputati ha pubblicato un aggiornamento al suo dossier sulla guerra russo-ucraina. È una cronologia ragionata della crisi, con mappe e documenti utili.
15.28 - La guerra dei rubli: il gas andrà pagato in valuta russa
Il Cremlino è tornato a insistere sul pagamento del gas in rubli, a partire da domani, 1 aprile. I flussi verranno interrotti se "il pagamento da parte di un acquirente estero non è stato effettuato o è effettuato in valuta estera, non per intero o su un conto presso una banca non autorizzata", dice il decreto firmato oggi pomeriggio dal presidente Vladimir Putin.
"Per acquistare gas russo, [ i paesi occidentali] devono aprire conti in rubli nelle banche russe", ha detto Putin in un discorso sulla tv di stato russa riferendosi ai cosiddetti paesi "ostili". "Se non verranno effettuati, considereremo questo un mancato rispetto da parte del cliente dei propri obblighi", invalidando così i contratti.
Il 23 marzo il Cremlino aveva detto che i clienti dei paesi che Mosca considera "ostili" da oggi, 31 marzo, avrebbero dovuto comprare il gas in rubli.
Ieri il governo tedesco aveva chiesto chiarimenti scritti su come dovrebbero funzionare i pagamenti. Oggi, in un primo momento, gli era stato spiegato che l'Europa avrebbe potuto continuare a farli in euro o dollari, attraverso la banca controllata dallo stato russo Gazprom Bank, che avrebbe pensato a convertirà poi in rubli. Anche il primo ministro Mario Draghi aveva confermato oggi in conferenza stampa che i pagamenti "rimangono in vigore" così come sono, in euro e dollari.
15.10 - Putin è pazzo?
Sulle colonne del New York Times, l'editorialista premio Pulitzer Bret Stephens apre a una lettura originale e insieme preoccupante dell'invasione russa in Ucraina. "Il senso comune vuole che Vladimir Putin abbia catastroficamente calcolato male" le sue forze e le reazioni occidentali prima di attaccare Kyiv. E se invece non fosse così? Se la sua strategia fosse un'altra e l'occidente stesse ancora una volta facendo il suo gioco?
14,10 - Putin firma decreto per reclutare 134,500 nuovi soldati
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto sulla coscrizione primaverile per "effettuare dal 1° aprile al 15 luglio 2022, la coscrizione di cittadini russi di età compresa tra 18 e 27 anni che non sono nella riserva (...), per un totale di 134.500 persone", si legge nel testo del documento pubblicato dalle autorità di Mosca, come riporta l'agenzia russa Ria Novosti.
13,50 - Mosca ribadisce: incontro Putin-Zelensky solo dopo l'intesa sul testo del trattato
Non c'è una tempistica esatta sull'incontro tra il presidente russo, Vladimir Putin, e l'omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, poichè deve essere trovato accordo tra Russia e Ucraina. Lo ha ribadito il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, in un briefing: "A questo proposito, nulla è realmente cambiato, abbiamo precedentemente affermato che il vertice dovrebbe essere preceduto dalla finalizzazione dei lavori sul testo del trattato", ha sottolineato il portavoce. Inoltre, Peskov ha sostenuto che l'approvazione di un accordo tra Mosca e Kiev dovrà essere firmato da "alti funzionari", come ad esempio i rispettivi ministri degli Esteri.
13,00 - Diciassette bus si sono già mossi per Mariupol da Zaporizhzhia
I primi autobus diretti a Mariupol per l'evacuazione dei civili sono partiti, sarebbero 17 secondo quanto riferito dalla vicepremier Iryna Vereshcuk. Altri 28 bus sarebbero invece in attesa dell'autorizzazione a passare al checkpoint russo di Vasylivka, vicino a Zaporizhzhia. "Faremo tutto il possibile per assicurare che i bus arrivino a Mariupol oggi e carichino le persone che non hanno ancora lasciato la città", ha detto Vereshcuk. Ieri sera Mosca ha annunciato di essere pronta ad un cessate il fuoco temporaneo dalle 10 locali (le 9 in Italia) a Mariupol.
12.30 - Fonti ucraine: Croce Rossa prepara nuovo corridoio umanitario per domani
Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr) sta organizzando un corridoio umanitario da Mariupol a Zaporizhzhia per domani. Lo ha dichiarato il servizio stampa della Cicr all'agenzia di stampa "Interfax-Ucraina", precisando che l'operazione sarà possibile solo a condizione che tutte le parti ne concordino i termini esatti, inclusi il percorso, l'ora di inizio e la durata.
Il Cicr ha aggiunto che le sue squadre di soccorritori al momento sono in viaggio con aiuti umanitari e forniture mediche per poter assicurare l'evacuazione in sicurezza della popolazione civile da Mariupol. "È molto importante che questa operazione abbia luogo. Da essa dipende la vita di decine di migliaia di persone a Mariupol", ha ribadito il Cicr.
12.20 - Draghi alla stampa estera: "L'Italia è richiesta come garante sia dall'Ucraina che dalla Russia"
Nel corso della conferenza stampa con i giornalisti esteri, il premier Mario Draghi ha detto che, durante i colloqui di ieri, "l'Italia è richiesta come garante sia dall'Ucraina che dalla Russia". Il presidente del Consiglio ha anche ricostruito alcuni passaggia delle telefonata di ieri con Putin, chiarendo che per il presidente russo Vladimir Putin ci sono "piccoli passi avanti" nei negoziati, ma " non ci sono ancora le condizioni per un cessate il fuoco".
La conferenza completa
11,20 - Nella notte pesanti bombardamenti nell'est dell'Ucraina
Pavlo Kyrylenko, capo dell'amministrazione militare della regione di Donetsk, ha dichiarato con un messaggio su Telegram che le forze russe durante la notte hanno continuato a colpire nella parte centrale della regione. "A Maryinka, Krasnohorivka e Novomykhailivka, il nemico ha usato di nuovo proiettili al fosforo bianco", ha denunciato Krylenko.
Inoltre, i governatori militari ucraini nell'est del paese hanno riferito di pesanti bombardamenti questa mattina, mentre sembra che l'esercito russo stia spostando le proprie forze verso il Donbas. "Mentre l'equipaggiamento e il personale vengono riposizionati, i nostri nemici stanno sparando in modo più forte e potente. Qui è già coinvolto tutto: aerei, artiglieria, armi di grosso calibro, mortai", ha detto Serhiy Haidai, capo dell'amministrazione militare della regione di Luhansk, secondo quanto raccolto dall Cnn.
11,00 - La devastazione a Mariupol
Il centro per la comunicazione del ministro della Cultura ucraino ha realizzato un video con i droni per mostrare la devastazione prodotta dai bombardamenti russi a Mariupol, sul Mar Nero, nel sud dell'Ucraina. Mariupol è aqssediata dai russi dal 3 marzo scorso. I primi 18 secondi del filmato mostrano molto chiaramente i danni al teatro di arte drammatica, che è stato bombardato mentre centinaia di persone si rifugiavano nel suo seminterrato. Come già segnalato da molti osservatori, sul terreno fuori dal teatro c'è scritta la parola "bambini", in cratteri cilrillici molto visibili anche dall'alto e da lontano. Funzionari ucraini stimano che 300 persone siano morte nell'attacco. Il sindaco di Mariupol afferma che 5.000 persone sono state uccise in città e il 90 per cento dei suoi edifici è stato danneggiato.
10,30 - Incontro tra ministri esteri Ucraina e Russia potrebbe esserci "nel giro di due settimane"
L'incontro tra i ministri degli Esteri russo e ucraino, Serghei Lavrov e Dmitro Kuleba, potrebbe tenersi "nel giro di due settimane". Lo ha reso noto il capo della diplomazia turca, Mevlut Cavusoglu. Come sappiamo, la Turchia sta giocando un ruolo da mediatore per cercare di arrivare a un accordo per la risoluzione del conflitto in Ucraina. Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa russa Ria Novosta Lavrov non sarebbe contrario a un vertice con il suo omologo ucraino. La richiesta è che però "sia preparato bene" e che vengano trattate "questioni di sostanza".
8,30 - A Mariupol si combatte ancora, dice la Difesa britannica
"Sono proseguiti significativi bombardamenti russi e attacchi missilistici" intorno alla città ucraina di Chernihiv. Lo constata l'ultimo aggiornamento di intelligence del ministero della Difesa del Regno Unito, rilevando che dopo le dichiarazioni di Istanbul Mosca non ha dato seguito alla tregua e anzi è probabile, si legge, che ci saranno "combattimenti pesanti" anche nella periferia della capitale ucraina, Kyiv. Sebbene alcune unità si siano ritirate, si tratta di un numero limitato e le truppe russe manterranno la loro posizione a est e ovest della città.
A Mariupol, continua l'aggiornamento, continuano pesanti combattimenti, ma le forze ucraine hanno ancora il controllo della città.
8,00 - Domani riprendono i negoziati
I negoziati tra Ucraina e Russia riprenderanno online dal primo aprile. Lo ha annunciato un membro della delegazione ucraina, David Arakhamia. Secondo il funzionario, Kyiv è tornato a proporre un incontro tra i leader dei due paesi, Volodymyr Zelensy e Vladimir Putin, ma la Russia ha replicato che prima di giungere a un faccia a faccia tra i capi di stato è necessario lavorare ulteriormente alla bozza di un trattato di pace. Nelle scorse ore fonti ucraine hanno espresso "ottimismo" in merito all'indirizzo degli sforzi negoziali; Kyiv ha proposto un piano che comporterebbe la neutralità militare dell'Ucraina, l'assenza di basi militari straniere sul suo territorio e l'impegno a non aderire alla Nato.
7,50 - Mosca accetta un cessate il fuoco a Mariupol
Dovrebbe scattare alle 10 ora locale, le 9 in Italia, il cessate il fuoco annunciato ieri dalla Russia a Mariupol per permettere di evacuare i civili della città assediata attraverso corridoi umanitari. "Le forze armate della Russia dichiarano, esclusivamente con fini umanitari, un cessate il fuoco il 31 marzo a partire dalle 10 del mattino", ha dichiaro il capo del centro di controllo della Difesa nazionale russa,, Mijail Mizintsev, secondo quanto riporta l'agenzia Interfax. Mizintsev ha precisato che verrà aperto un corridoio umanitario aggiuntivo per evacuare i civili da Mariupol a Zaporizhzhia passando da Berdyansk, sostenendo che la strada che collega questa a Mariupol sarebbe regolarmente oggetto del fuoco da parte dei militari e nazionalisti ucraini.