◉ La giornata
Guerra Russia Ucraina, le ultime notizie
A Belgorod, in Russia vicino al confine, un deposito petrolifero è in fiamme: i russi accusano l'Ucraina di un attacco con elicotteri. Biden ha annunciato il rilascio di 180 milioni di barili di petrolio in sei mesi. La Croce Rossa non può raggiungere Mariupol
Giorno 37 dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina. Le notizie di oggi in breve
- "Il presidente russo Putin minaccia di interrompere le forniture di gas ai paesi "ostili" se da oggi non trattano in valuta russa
- Un governatore russo ha accusato gli ucraini di aver attaccato con gli elicotteri un deposito petrolifero nella città di Belgorod, che oggi è andato in fiamme
- Il presidente americano Joe Biden ha annunciato il rilascio di 180 milioni di barili di petrolio in sei mesi, dalle scorte strategiche degli Stati Uniti
- Il governo ucraino sta inviando decine di autobus a Mariupol. Il Comitato internazionale per la Croce Rossa ha detto che autorità di alto livello di Ucraina e Russia hanno approvato un piano di evacuazione
18.55 "A Mariupol non ci sono le condizioni per l'evacuazione", dice la Croce Rossa
La squadra inviata oggi a Mariupol per facilitare l'evacuazione di migliaia di civili è stata costretta a tornare indietro perchè le condizioni hanno reso "impossibile procedere" con le operazioni. Lo comunica la Croce Rossa in una nota. "La squadra, composta da tre veicoli e nove membri del personale, non ha raggiunto Mariupol nè ha facilitato il passaggio sicuro dei civili oggi", ci sarà un nuovo tentativo domani. Secondo il governatore della regione, "le consegne umanitarie, nonostante tutti gli accordi e le promesse della parte russa, non vengono effettuate. Il corridoio umanitario di fatto non è operativo".
17.55 Gazprom lascia le sue attività in Germania
La compagnia energetica russa Gazprom pone fine alla sua partecipazione nella controllata tedesca Gazprom Germania GmbH, così come in tutte le sue attività, tra cui marketing e trading. Lo riferisce la società in un comunicato, senza fornire ulteriori dettagli o spiegazioni. Ieri il quotidiano tedesco "Handelsblatt" aveva riferito che il ministero dell'Economia di Berlino sta valutando la nazionalizzazione delle filiali di Gazprom e Rosneft nel paese a causa delle preoccupazioni sulla sicurezza degli approvvigionamenti energetici. A tal proposito il Cremlino ha risposto oggi che qualsiasi mossa del genere violerebbe il diritto internazionale.
16.28 - Cosa si sono detti Bruxelles e Pechino
L'equidistanza non basta. E' questa, in definitiva, la chiave di ciò che Bruxelles ha detto oggi a Pechino. E se la chiave non basta, c'è anche un importante dato economico, come grimaldello.
In quello che i funzionari europei hanno definito come uno scambio "franco" con la controparte cinese, i leader dell'Ue hanno chiesto a Pechino di impegnarsi per porre fine alla guerra in Ucraina. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e quello del Consiglio Charles Michel con il capo della politica estera dell'Ue Josep Borrell hanno incontrato online la leadership cinese, il primo ministro Li Keqiang e il presidente Xi Jinping.
In quanto membro permanente del Consiglio di sicurezza, la Cina ha “una responsabilità molto speciale”, ha detto von der Leyen. "Abbiamo anche chiarito che la Cina dovrebbe, se non sostenere, almeno non interferire con le nostre sanzioni. È in gioco la reputazione della Cina. Si tratta di fiducia, affidabilità e decisioni su investimenti a lungo termine. Ogni giorno gli scambi tra Cina e Ue ammontano a 2 miliardi di euro. Il commercio tra Russia e Cina vale solo 330 milioni di euro. Nessuno ha interesse a prolungare la guerra e a sconvolgere ulteriormente l'economia mondiale".
Il premier cinese, Li Keqiang, ha detto che la Cina spinge per i colloqui di pace sull'Ucraina "a modo suo", ha riferito l'emittente statale CCTV. Pechino sostiene la salvaguardia del diritto internazionale e delle norme internazionali, inclusa l'integrità territoriale di tutti i paesi, ha detto Li Keqiang, che ha parlato per quasi due ore in collegamento video con i rappresentanti di Bruxelles. Il presidente cinese, Xi Jinping, ha detto che la Cina e l' Europa dovrebbero fornire insieme stabilità in un mondo instabile.
16.14 - "L'arma silenziosa": Mosca minaccia di limitare le forniture agroalimentari
L'ex presidente russo e alto funzionario della sicurezza Dmitry Medvedev ha minacciato di limitare le esportazioni agricole e alimentari solo ai paesi "amici" di Mosca. Come rappresaglia per le sanzioni imposte dall'Occidente per l'invasione dell'Ucraina, la Russia - il più grande esportatore mondiale di grano - "non fornirà i nostri prodotti e prodotti agricoli" nè la Russia non comprerà nulla "dai nostri nemici", ha avvertito Medvedev sul suo canale Telegram. Medvedev ha detto che il cibo è un'"arma silenziosa" nella lotta contro le sanzioni occidentali.
Già nel 2014, dopo l'annessione della Crimea e le conseguenti sanzioni, il Cremlino ha imposto il divieto di importazione di prodotti agricoli selezionati dall'Ue e da altri paesi occidentali. Ieri il ministero dell'agricoltura russo ha imposto una quota sulle esportazioni di olio di girasole e vietato l'esportazione di semi di girasole e colza.
15.21 - La telefonata tra Zelensky e Macron
Nuova conversazione telefonica tra Macron e Zelensky. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha twittato che con il presidente francese hanno discusso "il proseguimento dei negoziati" e chiesto che "l'iniziativa francese per i corridoi umanitari di Mariupol venga attuata".
14.43 - Bombe sul reparto oncologico di Chernihiv
Il sindaco di Chernihiv, Vladyslav Atroshenko, ha accusato la Russia di aver bombardato il reparto di oncologia di un ospedale nella sua città. Solo pochi giorni fa la Russia aveva promesso di "ridurre drasticamente" il suo assalto a Kyiv e Chernihiv. Anche il sindaco di Kyiv, Vitaliy Klitschko, conferma che si stanno combattendo "enormi" battaglie a nord e ad est della capitale ucraina.
Parlando alla CNN, Atroshenko ha detto: "Alcuni proiettili hanno colpito direttamente l'ospedale regionale, e uno degli edifici dell'ospedale, appunto l'unità oncologica, è stato completamente distrutto. Tre persone hanno riportato gravi ferite".
Il sindaco ha detto anche che non c'è acqua né elettricità e la città potrebbe rimanere senza cibo e medicine entro una settimana.
14.23 - Aggiornamenti sull'evacuazione da Mariupol
Secondo quanto riferito dal consiglio comunale della città, circa 2.000 civili evacuati dalla città ucraina di Mariupol assediata dalle forze russe sembrano essere in salvo. Diverse auto private si sono unite ai 42 autobus scortati dalla Croce Rossa e dai veicoli dei servizi di emergenza ucraini dalla vicina Berdyansk alla città più sicura di Zaporižžja, controllata dall'Ucraina.
13.14 - Nuovo round di colloqui
I colloqui tra Ucraina e Russia sono ripresi in formato online, ha confermato l'ufficio presidenziale ucraino. Parlando ai giornalisti oggi, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha detto che il presunto attacco ucraino a un deposito di carburante russo a Belgorod non crea condizioni favorevoli per continuare i colloqui di pace.
13.10 - Il capo dell'Aiea presto a Chernobyl
Rafael Grossi, direttore generale dell'Agenzia per l'energia atomica dell'Onu, ha dichiarato che guiderà una missione a Chernobyl “il prima possibile”.
12.11 - I colloqui di pace
I negoziati di pace tra Mosca e Kiev dovrebbero riprendere oggi, ha confermato un alto funzionario ucraino. David Arakhamia, negoziatore di Kyiv, ha dichiarato ieri che i colloqui continueranno in video collegamento e che si concentreranno sul quadro di pace presentato dalla parte ucraina durante il faccia a faccia a Istanbul di questa settimana, che Mosca ha descritto come costruttivo.
11.24 - L'accordo per l'evacuazione di Mariupol
Ci sono ulteriori sviluppi nei tentativi di evacuare i civili da Mariupol. Reuters riporta che un portavoce del Comitato internazionale della Croce Rossa ha detto che autorità di alto livello di Ucraina e Russia hanno approvato un piano di evacuazione. L'operazione coinvolge 54 autobus. Le squadre della Croce Rossa non hanno invece ottenuto il permesso di portare aiuti umanitari. Nessuna destinazione è stata ancora decisa per gli sfollati, ma sarà in Ucraina.
Si pensa che siano rimasti oltre 100.000 civili nella città sul Mar Nero e il viceministro ucraino Oleksii Iaremenko ha detto che ormai da 36 giorni Mariupol non riceve forniture mediche o umanitarie.
10.22 - Lavrov in India
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov oggi è in India per colloqui con il suo omologo Subrahmanyam Jaishankar. Le due nazioni hanno un legame decennale: l'India acquista la maggior parte delle sue armi da Mosca, ma è la vendita di petrolio greggio a buon mercato dalla Russia che probabilmente sarà oggi al centro delle discussioni.
La Russia ha offerto all'India un sistema di pagamento per il petrolio che non infrange le norme sulle sanzioni, ma il vice consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti che ieri era a Delhi ha avvertito che ci saranno “conseguenze” per i paesi che tentano di aggirare le sanzioni. Funzionari indiani sottolineano però che il petrolio russo rappresenta una piccola parte delle forniture energetiche complessive del paese e sottolineano che l'Europa ne acquista ancora molto di più.
Accolto sulla pista dell'aeroporto di Delhi, Lavrov ha salutato con i palmi delle mani uniti nel tradizionale "namaste" indiano. La Russia, ora considerata un nemico da molti stati nel mondo, per Nuova Delhi rimane un alleato. Finora l'India è rimasta neutrale sulla questione ucraina e cerca di camminare sul filo del rasoio diplomatico, tentando di bilanciare i suoi legami con Mosca e quelli con l'Occidente. "Apprezziamo che l'India abbia preso questa situazione nella totalità dei fatti e non solo in modo unilaterale", ha detto oggi Lavrov. La visita, la prima nel paese dall'invasione russa dell'Ucraina, arriva il giorno dopo quella del ministro degli Esteri britannico, ma a differenza di Liz Truss, Lavrov incontrerà il primo ministro Narendra Modi.
10.15 - Il bilancio dell'attacco al palazzo del governo di Mykolaïv
Il ministero dell'Interno ucraino afferma che il bilancio delle vittime dell'attacco missilistico sull'edificio del governo di Mykolaïv, che il 29 marzo è stato praticamente sventrato dai razzi dell'esercito di Putin, è arrivato a 24 persone.
23 persone sono state trovate morte tra le macerie e una persona è morta in ospedale.
10.08 - Le truppe russe hanno lasciato Chernobyl
L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) segnala che l'Ucraina ha detto loro che le truppe russe sono ora fuori da Chernobyl e "hanno trasferito per iscritto il controllo della centrale nucleare al personale ucraino".
Il capo dell'agenzia ucraina responsabile della zona, Yevhen Kramarenko, ha confermato alla televisione nazionale che le forze russe che avevano occupato l'impianto l'hanno lasciato ma alcune truppe sono ancora nella zona di esclusione al di fuori del territorio della centrale dismessa.
L'esercito di Mosca aveva preso il controllo di Chernobyl all'inizio della loro invasione dell'Ucraina e aveva mantenuto il personale ucraino nello stabilimento per guidare le operazioni necessarie all'impianto - il luogo del peggior disastro nucleare del mondo nel 1986 - che non ha un reattore nucleare ma necessita di costante gestione. I militari russi hanno portato con sé i soldati della Guardia Nazionale ucraina che stavano a guardia della centrale e che sono prigionieri dal 24 febbraio.
9.53 - L'italiano ucciso in Donbas
Edy Ongaro, un 46enne veneziano, è rimasto ucciso ieri da una bomba a mano mentre combatteva con le milizie separatiste filo-russe del Donbas.
Il fatto è stato riferito in serata dal collettivo Stella Rossa Nordest, con un post sul proprio profilo Facebook e poi è stato confermato da un amico di Ongaro, che era nel Donbass dal 2015, dopo aver lasciato in fretta l'Italia, formalmente come ricercato. Si era arruolato con i separatisti della brigata Prizrak, composta soprattutto da foreign fighter.
9.20 - Il convoglio di aiuti della Croce Rossa fatica a raggiungere Mariupol
Un convoglio della Croce Rossa che trasportava aiuti umanitari e medici a Mariupol è bloccato a Zaporižžja perché le garanzie di sicurezza richieste non sono ancora state ricevute, sostiene l'inviato della Bbc.
"Si spera che il convoglio di cinque veicoli di supporto e due camion di soccorso porti un po' di sollievo alla città assediata, dove decine di migliaia di persone rimangono intrappolate. La squadra della Croce Rossa sperava anche di supervisionare l'evacuazione di centinaia di civili da Mariupol su autobus forniti dal governo ucraino. Quegli autobus, in numero di oltre 40, hanno viaggiato davanti alla squadra del CICR giovedì ma, secondo fonti ucraine, sono stati fermati nella città di Berdyansk, nel territorio controllato dalla Russia", scrive Wyre Davies della Bbc, che dice anche che alcuni degli autobus sono stati depredati dai soldati russi di parte degli aiuti che trasportavano.
Petro Andryushchenko, collaboratore del sindaco di Mariupol, ha detto che la città assediata è ancora chiusa per chiunque tentasse di entrare ed è "molto pericolosa" per chiunque cercasse di andarsene. Andryushchenko sostiene che le forze russe impediscono alle forniture umanitarie di raggiungere i residenti intrappolati e che il "corridoio umanitario" promesso non è ancora stato aperto.
8.54 - Il deposito in fiamme a Belgorod, in Russia. Mosca: attacco ucraino
Secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa russa Tass, un deposito di petrolio è in fiamme nella città russa di Belgorod. Due lavoratori sarebbero rimasti feriti.
Su Telegram il governatore regionale Vyacheslav Gladkov ha accusato gli ucraini che avrebbero mandato due elicotteri a bassa quota oltre confine per attaccare il deposito. Questa affermazione per ora non è verificata. Se fosse vero significherebbe che i velivoli sono penetrati per chilometri all’interno del territorio russo. L'Ucraina non ha rivendicato nessun attacco.
Tre giorni fa un deposito di munizioni era esploso a Belgorod, che si trova a soli 80 chilometri da Kharkiv, in Ucraina.
La Tass scrive che sono almeno otto i serbatori di petrolio incendiati nell’attacco. Intanto il ministero russo per le emergenze ha inviato sul posto almeno 170 vigili del fuoco coadiuvati da 50 mezzi per spegnere il rogo, che viene descritto di notevoli dimensioni. Gli abitanti delle case vicine al deposito in fiamme sono stati sgomberati dalle loro abitazioni. In alcuni filmati si vede il deposito in fiamme e altri video mostrano degli elicotteri in volo (non è stata verificata l'autenticità di questi video).
8.30 - L'Ucraina riconquista i villaggi tra Chernihiv e Kyiv
Il ministero della Difesa britannico ha pubblicato il suo ultimo aggiornamento d'intelligence. Le forze ucraine hanno ripreso i villaggi di Sloboda e Lukashivka a sud di Chernihiv, lungo una delle principali rotte di rifornimento tra quella città e la capitale Kyiv. L'Ucraina continua a effettuare contrattacchi di successo ma limitati a est e nord-est di Kyiv. Sia a Chernihiv sia a Kyiv ci sono continui attacchi aerei e missilistici russi, nonostante Mosca avesse detto che avrebbe ridotto l'attività militare in queste aree.
Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha spiegato che le forze russe in Ucraina si stanno raggruppando per raddoppiare i loro attacchi nell'est del paese.
La presidente del Parlamento europeo è in Ucraina
Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, si recherà in Ucraina. "Sto andando a Kyiv", ha scritto giovedì notte in un post su Twitter. I dettagli del viaggio di Metsola non sono stati ancora rivelati "per motivi di sicurezza".
All'inizio di questa settimana, la presidente ha detto che "è importante che il Parlamento europeo sostenga l'aspirazione dell'Ucraina di essere un paese candidato all'adesione all'Ue".
Il più grande rilascio di petrolio dalle riserve americane
Per ridurre gli elevati costi del carburante il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha ordinato un importante rilascio di petrolio dalle riserve americane: fino a 180 milioni di barili di petrolio in sei mesi, circa 1 milione di barili al giorno. Si tratta del più grande rilascio da quando la riserva è stata creata, nel 1974. I prezzi del petrolio sono subito scesi ma è improbabile che ciò risolva completamente la crisi energetica, dicono gli analisti.
Biden ha promesso ulteriori azioni per aumentare la produzione americana, sostenendo che il rilascio "sarebbe servito da ponte fino alla fine dell'anno, quando la produzione interna aumenterà". Ha chiesto alle aziende di pagare un extra se scelgono di non utilizzare i pozzi petroliferi sui terreni affittati dal governo, nonché investimenti per accelerare l'adozione di fonti energetiche più ecologiche.
Potremmo farcela senza petrolio e gas russi? Sì, dice un report interno commissionato dal governo alle sue società partecipate specializzate in energia.