(foto EPA)

Tra virgolette

Le scelte dell'Ucraina per non trovarsi impreparata di fronte alla riorganizzazione russa

Frederick W. Kagan, George Barros e Karolina Hird

L'esercito di Putin sta facendo un ritiro disordinato che mette gli ucraini davanti a scelte strategiche decisive. Mosca s’è messa a parlare di  “de-ucrainizzazione” e renderla responsabile dei crimini è complesso

L’Ucraina ha vinto la battaglia di Kyiv. Le forze russe stanno completando il loro ritiro, ma non in modo ordinato. Le forze ucraine stanno continuando a liberare l’oblast’ di Kyiv dalle truppe russe isolate rimaste indietro nella ritirata, che alcuni funzionari ucraini descrivono come “orchi perduti”. Le forze russe avevano tentato di condurre una ritirata ordinata dalle loro posizioni intorno a Kyiv con forze di copertura designate, supportate da artiglieria e mine, per permettere al corpo principale di ritirarsi. Il corpo principale delle truppe russe si è ritirato dalla riva occidentale del fiume Dnepr e sta completando il suo ritiro dalla riva orientale, ma il ritiro è stato così disordinato che alcune truppe russe sono rimaste indietro.

La guerra è lungi dall’essere finita e potrebbe ancora volgere a favore della Russia se l’esercito russo dovesse lanciare un’operazione di successo in Ucraina orientale. L’attuale linea di occupazione russa nell’Ucraina meridionale e orientale rappresenta ancora un vantaggio significativo nei territori controllati dalla Russia dall’inizio della guerra. Se un cessate il fuoco o un accordo di pace congelassero una linea come l’attuale linea del fronte, la Russia sarebbe in grado di esercitare una pressione molto maggiore sull’Ucraina di quanto non facesse prima dell’invasione e potrebbe con il tempo riassemblare una forza di invasione più efficace. 

La vittoria dell’Ucraina nella battaglia di Kyiv è quindi significativa ma non decisiva. Il disordine del ritiro russo suggerisce che almeno alcune delle unità che ora si stanno riconcentrando in Bielorussia e nella Russia occidentale rimarranno inutilizzate per un lungo periodo. Le truppe russe che tentano di riorganizzarsi dopo essersi ritirate da Kyiv dovranno probabilmente riconsolidarsi nelle loro unità, identificare quali soldati siano ancora presenti, ordinare il loro equipaggiamento e valutarne la prontezza al combattimento, e in generale ricostituirsi prima ancora che possano anche solo iniziare a ricevere rimpiazzi e un nuovo equipaggiamento e prepararsi per ulteriori operazioni di combattimento. E’ probabile che le forze russe abbandonino completamente anche la riva orientale del Dnepr, ritirandosi da Chernihiv a nord e da Brovary a est. Le truppe russe cercheranno probabilmente di mantenere un appoggio intorno a Konotop e Sumy abbastanza a lungo da consentire alle loro forze di completare la loro ritirata vicino Kyiv, ma poi probabilmente si ritireranno in Russia da quasi tutte le loro posizioni a ovest di Kharkiv.

Mosca sta tentando di concentrare le riserve e alcune unità ritirate dal combattimento intorno a Sumy per rafforzare le sue operazioni offensive a est, ma deve affrontare alcune difficoltà. Lo stato maggiore ucraino ha riferito il 3 aprile come i soldati russi stiano in alcuni casi rifiutando gli ordini di entrare o rientrare nello sforzo bellico. Lo stato maggiore ha affermato che i due gruppi tattici di battaglioni (Btg) che si sono spostati dall’Ossezia del sud verso il Donbas meno di una settimana fa si sono rifiutati di combattere e che sono in corso piani per riportarli in Ossezia del sud. Lo stato maggiore ha affermato che circa 25 soldati della trentunesima Brigata aviotrasportata separata russa hanno rifiutato l’ordine di rientrare in combattimento riferendo perdite eccessive. Lo stato maggiore ha anche affermato che i comandanti a vari livelli della terza Divisione fucilieri motorizzati russa hanno rifiutato di partecipare alle operazioni di combattimento. Non abbiamo una verifica indipendente di questi rapporti, ma sono credibili alla luce delle perdite che le forze russe hanno subìto e dei report indipendenti che raccontano di soldati russi che hanno ucciso comandanti e di comandanti che all’inizio del conflitto si sono suicidati. I tentativi russi per far avanzare le operazioni offensive in Ucraina orientale nelle ultime ventiquattro ore hanno fatto progressi limitati. I combattimenti continuano a Mariupol e sull’asse Izyum-Severodonetsk. 

Quindi: l’Ucraina ha vinto la battaglia di Kyiv, e le forze russe stanno completando i loro ritiri dalle rive est e ovest del Dnepr in modo disordinato; le forze russe in ritirata nei dintorni di Kyiv avranno probabilmente bisogno di molto tempo prima di poter tornare a combattere; gli episodi di rifiuto degli ordini tra le unità russe continuano e potrebbero portare al ridispiegamento di due gruppi di battaglioni arrivati vicino al Donbas negli ultimi giorni dalle  stazioni di origine in Ossezia del sud; l’esistenza di uno stato ucraino indipendente con la sua capitale a Kyiv non è più in discussione in questo momento, anche se rimangono molti combattimenti e la guerra potrebbe ancora cambiare dalla parte della Russia.


Questa analisi è stata pubblicata il 3 aprile sul sito dell’Institute for the Study of War (Isw).

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