la bozza
ESCLUSIVO - Ecco le nuove sanzioni Ue contro la Russia
Il Foglio ha visionato la bozza delle nuove misure contro Mosca: oltre all'embargo del carbone, c'è un meccanismo di controllo per impedire investimenti russi e bielorussi sul territorio europeo e nuove sanzioni personali a 217 oligarchi. La decisione formale rimandata a domani
La bozza del quinto pacchetto di misure contro la Russia discussa oggi dagli ambasciatori dei ventisette paesi membri dell’Unione europea, che il Foglio ha potuto visionare in anticipo, prevede un inasprimento delle importazioni e delle esportazioni da e verso la Russia, tra cui anche l’importazione di carbone e di altri combustibili fossili e l’esportazione di carburante per aerei verso la Russia; e poi il potenziamento di un meccanismo di controllo per impedire investimenti russi o bielorussi sul territorio europeo. La decisione formale sulle restrizioni sarà presa domani, dopo che alcuni paesi hanno chiesto una deroga per i contratti ancora in corso.
Nella bozza vengono sanzionati anche 217 nuovi individui e 17 tra istituzioni e società. Il numero completo di persone sanzionate sale a 1.111. Tra gli individui colpiti dalla nuova tranche di sanzioni c’è Viatcheslav Moshe Kantor, oligarca di origini israeliane vicino a Putin, il giornalista russo Pavel Gusev, ex direttore del Moskovskij Komsomolets e capo dell’unione giornalisti russi, Sergei Mikhailov, direttore generale dell’agenzia Tass, l’imprenditore Grigory Berezkin, considerato “lo scagnozzo” di Putin, Boris Rotenberg, capo della SGM, l’altra Gazprom, e, tra gli altri, anche Maria Vorontsova e Katerina Tikhonova, le due figlie che Putin ha avuto dall’ex moglie Lyudmila Shkrebneva. Anche l’America ha annunciato oggi di aver messo sotto sanzioni le due figlie di Putin.
Nel 2020 il fabbisogno energetico dell'Ue era composto per il 35 per cento da petrolio, per il 24 per cento da gas naturale, per il 17 per cento da fonti rinnovabili, per il 13 per cento da energia nucleare e in ultimo, solo per l'11 per cento da combustibili fossili solidi, tra cui il carbone, che l'Ue importa dalla Russia per il 19 per cento del suo fabbisogno.