Guardare la Francia per capire dove va il mondo. L'analisi di Cerasa a "In Onda" su La7

Da una parte ci sono gli utili costruttori dell'Europa. Dall'altra parte gli utili idioti del puntinismo, che adesso oltralpe prendono più del 50 per cento dei voti

"Se dovessimo paragonare quello che è successo al primo turno di oggi, sulla base di exit poll, con il primo turno del 2017 vedremmo due cose", dice il direttor Claudio Cerasa ospite a In Onda su La7.

 

 

"Intanto che Macron è andato meglio, che la Le Pen un po’ è migliorata e che Mélenchon è rimasto stabile, perché all'epoca prese il 19,6. Il dato interessante è che se si mettono insieme tutte le forze anti-sistema, oggi si supera il 50 per cento, mentre nel 2017 le forze europeiste erano sopra il 50 per cento. Questa è la differenza più importante. La Francia è un grande acceleratore delle vere divisioni del mondo. Perché Macron incarna il sogno di una nuova costruzione europea, è il perno centrale di coloro che vogliono essere degli utili costruttori dell’Europa. Mentre il fronte avverso, il vero perno centrale degli anti-sistema, somiglia molto a qualcosa che non dispiacerebbe a Putin. Da una parte ci sono gli utili costruttori dell'Europa. Dall'altra parte gli utili idioti del puntinismo.