la giornata
Guerra in Ucraina. Giorno 50 dall'invasione russa. Le ultime notizie
L'incrociatore Mosca, ammiraglia della flotta russa nel Mar Nero, "seriamente danneggiato" da un'esplosione. Gli ucraini rivendicano l'attacco. Oggi nove corridoi umanitari
Giorno 50 dall'invasione russa in Ucraina. La giornata in breve
- Il ministero della Difesa russo dice che il suo incrociatore Mosca, della flotta del Mar Nero, è "seriamente danneggiato" da un'esplosione. Funzionari ucraini in precedenza avevano rivendicato l'attacco e sostenuto che la nave nemica era stata colpita da razzi ucraini
- Il Cremlino sostiene di aver acquisito il pieno controllo di Mariupol dopo che oltre mille soldati ucraini si sono arresi. Il ministero della Difesa di Kyiv dice di non avere informazioni su alcuna resa e le truppe ucraine insistono sul fatto che stanno ancora resistendo
- Gli Stati Uniti hanno annunciato ulteriori 800 milioni di dollari in assistenza militare all'Ucraina. La spedizione include elicotteri, droni kamikaze "Switchblade", obici, veicoli corazzati e altri rifornimenti. La Casa Bianca sta valutando se inviare un alto funzionario per incontrare il presidente Zelensky a Kyiv, riferisce Politico. Tra i possibili candidati lo stesso presidente Joe Biden e il vicepresidente Kamala Harris
- Il procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Khan, ha detto che l'Ucraina è "una scena del crimine"
- Un rapporto dell'Osce conferma che la Russia ha commesso violazioni internazionali dei diritti umani in Ucraina
Putin: nuovi gasdotti dalla Siberia per "riorientare le esportazioni verso nuovi mercati"
Per la Russia potrebbe essere necessario costruire nuovi oleodotti e gasdotti "dai giacimenti della Siberia occidentale". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, durante un incontro in videoconferenza sullo sviluppo dell'industria petrolifera e del gas.
"È importante consolidare la tendenza degli ultimi anni: riorientare passo dopo passo le nostre esportazioni verso i mercati in rapida crescita del Sud e dell'Est", ha sottolineato il presidente russo ripreso dall'agenzia di stampa "Tass". Per questo, "si prevede di identificare le infrastrutture chiave che dovranno fornire forniture a nuovi mercati e di iniziare la loro costruzione", ha aggiunto Putin, spiegando che si tratterà di "infrastrutture ferroviarie e portuali" e della "costruzione di nuovi gasdotti e oleodotti dai giacimenti della Siberia occidentale".
Zelensky contro Germania e Ungheria: bloccano l'embargo sull'energia russa
Intervistato dalla Bbc, il presidente ucraino Zelensky ha duramente attaccato i paesi europei che continuano ad acquistare petrolio russo: sono "soldi sporchi del sangue di altre persone". Zelensky ha chiamato in causa in particolare la Germania e l'Ungheria, accusandole di bloccare gli sforzi per un embargo sulle vendite di energia, da cui la Russia dovrebbe guadagnare oltre 300 miliardi di dollari quest'anno.
"Alcuni dei nostri amici e partner capiscono che ora è un momento diverso, che non è più una questione di affari e denaro, ma è una questione di sopravvivenza", ha aggiunto. Quanto accaduto a "Bucha ci porta ad essere vicini a interrompere i colloqui di pace. Non si tratta di me, si tratta della Russia. Non avranno più molte possibilità di parlare con noi".
Macron ribadisce: Parlare di genocidio aiuta l'Ucraina
"La parola genocidio ha un senso, deve essere una qualifica stabilita da giuristi, non da politici", ha detto Macron durante una visita elettorale nella città portuale di Le Havre, nel nord della Francia. Già ieri il presidente francese si era espresso in questi termini prendendo le distanze dal presidente americano Joe Biden. Per il presidente francese, "gli stati che parlano di genocidio, secondo le convenzioni internazionali, dovrebbero poi intervenire. È questo che la gente vuole? Io non credo", ha aggiunto Macron.
"Tutti devono mantenere il discernimento, parlare di genocidio non significa aiutare l'Ucraina, ma entrare in una escalation verbale senza trarne tutte le conseguenze. Io mantengo la stessa linea d'azione: fare di tutto per fermare questa guerra, essere al fianco degli ucraini, continuare con le misure di solidarietà ed agire per ritrovare la pace e proteggere i nostri connazionali dalla guerra".
Il presidente francese ha anche detto di aver parlato questa mattina con Volodymyr Zelensky, che ieri si era detto "molto ferito" dalla presa di posizione del francese.
Il ministro Coveney a Kyiv: "L'Irlanda è militarmente neutrale" ma "non siamo neutrali in questa guerra"
Il ministro degli Esteri e della Difesa irlandese, Simon Coveney, oggi è a Kyiv. E' il primo ministro degli esteri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a visitare l'Ucraina dall'invasione russa del 24 febbraio. Ha incontrato i suoi omologhi ucraini e detto che l'uccisione di civili da parte delle forze russe potrebbe essere un crimine di guerra. Ha portato la sua solidarietà al ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. "Sono consapevole - ha detto - che ijn questo momento l'Ucraina non vuole simpatia, ha bisogno di azione e di un forte sostegno pratico per difendersi, e anche se l'Irlanda è militarmente neutrale, vorrei essere chiaro che non siamo neutrali su questa guerra e sul futuro del vostro paese".
A Washington la bandiera ucraina proiettata sull'ambasciata russa
A Washington ieri, alcuni attivisti hanno proiettato la bandiera ucraina sull'ambasciata russa. Una provocazione che ha colto di sorpresa i funzionari del Cremlino. Come si vede nel video, il personale russo ha provato, senza troppo successo, a nascondere i colori giallo-blu del paese di Zelensky illuminando con un faro la facciata dell'edificio.
Mosca accusa l'Ucraina di attacchi aerei
Una commissione investigativa russa detto che oggi le forze ucraine hanno effettuato almeno sei attacchi con elicotteri contro il villaggio di Klimovo, nella regione russa di Bryansk, e che in quegli attacchi almeno sette persone sono rimaste ferite. Il governatore della regione aveva detto che due edifici residenziali nel villaggio erano stati colpiti da bombardamenti, che si trova a nord della regione ucraina di Chernihiv. "Il 14 aprile 2022, utilizzando due elicotteri da combattimento equipaggiati con armi offensive pesanti, il personale militare delle forze armate ucraine è entrato illegalmente nello spazio aereo della Federazione Russa", si legge nella nota degli investigatori russi. "Spostandosi a bassa quota, hanno effettuato almeno sei attacchi aerei su edifici residenziali nel villaggio di Klimovo".
Il ministero della Difesa e l'esercito ucraino non hanno risposto alle richieste di commento di Reuters.
Mosca sostiene che a inizio aprile l'Ucraina avesse già inviato elicotteri d'attacco oltre il confine per colpire un impianto di stoccaggio di petrolio nella regione russa di Belgorod, che confina Kharkiv, a nord-est dell'Ucraina. All'epoca Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio di sicurezza nazionale ucraino, negò la responsabilità dell'attacco.
Scambio di prigionieri
Il vice primo ministro ucraino, Iryna Vereshchuk, ha confermato che oggi saranno restituiti 30 prigionieri di guerra ucraini nell'ambito di uno scambio con la Russia, riferisce l'Afp. "Sono stati scambiati cinque ufficiali e 17 militari. Sono stati rilasciati anche otto civili, tra cui una donna", ha detto.
Trump, come Biden, parla di "genocidio"
Anche l'ex presidente americano Donald Trump si esprime sulle azioni dei russi in Ucraina e dice di pensarla come Joe Biden. In un'intervista a Fox News, Trump ha definito quanto sta accadendo "un genocidio" e ha ribadito che se lui fosse ancora presidente degli Stati Uniti la Russia non avrebbe invaso l'Ucraina.
Lavrov e Medvedev. Minacce russe
"Con il pretesto della crisi ucraina, l'Occidente ci ha dichiarato una guerra ibrida totale che copre una varietà di aree, compresa l'informazione", ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, parlando alla conferenza "Digital International Relations 2022". "L'Occidente si è appropriato del titolo di faro della democrazia, come sapete, e sta violando gravemente i suoi obblighi internazionali di garantire la libera espressione di opinione e la parità di accesso alle informazioni", ha aggiunto.
Intanto l'ex presidente russo Medvedev ha fatto sapere che se Svezia e Finlandia si uniranno alla Nato, Mosca dovrà prendere contromisure: "Non sarà più possibile parlare di uno status non nucleare del Baltico". Il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko ha aggiunto che il loro ingresso nell'alleanza porterà "alle conseguenze più indesiderabili".
Il ministro degli Esteri del Regno Unito, Liz Truss, ha risposto che "Svezia e Finlandia sono libere di scegliere il proprio futuro senza interferenze: il Regno Unito sosterrà qualunque cosa decidano".
Una cronologia del conflitto
Servizio Studi della Camera, ha pubblicato la versione aggiornata della cronologia della crisi ucraina.
Da Dublino a Kyiv
Il ministro degli Esteri e della Difesa irlandese, Simon Coveney, oggi è a Kyiv dove incontrerà i suoi omologhi: il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba e il ministro della Difesa Oleksii Reznikov. Le discussioni si concentreranno su come l'Irlanda può continuare a "fornire sostegno politico, di sicurezza e umanitario all'Ucraina; assistere l'Ucraina nella sua richiesta di status di candidato all'Ue; portare avanti ulteriori sanzioni dell'Ue alla Russia; e ritenere la Russia responsabile della sua invasione brutale e ingiustificata".
L'Irlanda ha fornito ai rifugiati ucraini 20 milioni di euro in aiuti umanitari, oltre a 33 milioni di euro all'esercito ucraino, non in armi ma in attrezzature.
In 300, prigionieri nel seminterrato di una scuola, per un mese
Il ministero della Difesa ucraino sostiene che circa 300 persone siano state tenute in ostaggio per quattro settimane nel seminterrato di una scuola nel nord dell'Ucraina. Le truppe russe avrebbero catturato gli abitanti del villaggio a Yahidne, 140 chilometri a nord di Chernihiv, e che 18 persone sarebbero morte. Nel tweet delle autorità di Kyiv c'è l'immagine di un muro usato dagli ostaggi per tenere traccia dei giorni in cui erano lì e per scrivere i nomi dei morti.
Corridoi umanitari
La vice primo ministro Iryna Vereshchuk, ha detto che oggi saranno aperti nove corridoi umanitari per evacuare i civili. Riguarderanno Mariupol, dove però i civili dovranno usare i propri veicoli per andare via, e le città di Berdiansk, Tokmak ed Enerhodar, tutte nel sud-est dell'Ucraina.
Nel Donbas
Dopo una serie di sconfitte la Russia ha ritirato le truppe che aveva schierato nei dintorni di Kyiv e ora il fulcro della sua azione è nell'Ucraina orientale. Questa spinta nell'area del Donbas potrebbe portare a un conflitto prolungato. La Nato si aspetta anche che le forze russe cercheranno di creare un ponte di terra, che corre lungo la costa meridionale a ovest di Donetsk fino alla Crimea.
Il primo obiettivo degli ucraini è evitare l’accerchiamento, per questo, ha detto il ministro della Difesa Oleksii Reznikov, l’esercito ha bisogno di armi a lungo raggio per spingere le truppe russe fuori dall’Ucraina. Il meteo è dalla loro parte, nel Donbas non ci sono le condizioni per un attacco immediato, e Kyiv cerca quindi di sfruttare il tempo per fortificarsi. Il Cremlino vuole una vittoria, meglio se da sfoggiare il 9 maggio, quando si celebra il successo contro la Germania di Hitler, e nel Donbas in teoria è più facile ottenerla, è una zona di confine più agile da rifornire di uomini e di mezzi, è uno spazio più controllabile, in cui i soldati possono muoversi più liberamente e da più direttrici. Ci sono molti punti a favore dell’esercito russo, ma rimane la sua più grande pecca: il fatto di essere una macchina mal oliata, con una catena di comando rigida e con soldati che non sanno per cosa stanno combattendo.
Sul terreno
Il ministero della Difesa britannico ha pubblicato il suo ultimo aggiornamento di intelligence sulla situazione sul campo in Ucraina. Il presidente russo Vladimir Putin continua a mostrare interesse per l'est dell'Ucraina, scrive Londra, mentre si teme che i centri urbani di Kramatorsk e Kostiantynivka siano bersagli di violentissimi attacchi russi. I britannici suggeriscono che la resistenza ucraina a Mariupol sta ancora impegnando significative risorse russe.
Colpita l'ammiraglia russa nel Mar Nero
Il ministero della Difesa russo ha detto che l'intero equipaggio della nave da guerra Moskva, l'ammiraglia della flotta russa del Mar Nero, è stato evacuato "è stato gravemente danneggiato a causa della detonazione di munizioni avvenuta a seguito di un incendio". Si pensa invece che l'incrociatore sia stato colpito da due missili Neptune ucraini mercoledì notte, come i funzionari di Kyiv avevano affermato in precedenza, senza tuttavia fornire prove.
La nave da 12.500 tonnellate ha un equipaggio di circa 500 marinai ed è la stessa che fu sfidata dalle truppe ucraine all'Isola dei Serpenti all'inizio della guerra. Ha svolto un ruolo chiave durante la campagna militare russa in Siria.
Il professor Michael Petersen, direttore del Russia Maritime Studies Institute presso l'US Naval War College, ha detto al programma Today della Bbc che è ancora troppo presto per sapere esattamente cosa sia successo, ma "sembra davvero che gli ucraini siano riusciti a ottenere una vittoria non insignificante in mare". "Penso che abbia anche un valore simbolico e militare", spiega Petersen. "L'incrociatore Mosca è l'ammiraglia della flotta russa del Mar Nero, e anche sta diventando un po' datata, è il simbolo della potenza navale russa nel Mar Nero". Gli ucraini hanno perso la maggior parte della loro flotta durante l'invasione della Crimea nel 2014, quindi "questo è importante simbolicamente perché è la dimostrazione che dopo tutto sono ancora in grado di colpire la potenza militare russa in modi che faranno molto male a Mosca". Petersen aggiunge che l'attacco potrebbe avere "anche un importante valore militare" poiché "la marina russa potrebbe sentirsi obbligata a operare più al largo ora di quanto non facesse in precedenza" e questo potrebbe influire sulla sua capacità di fornire fuoco di supporto alle truppe a terra e difesa aerea nelle regioni costiere.
La lista delle armi che Zelensky chiede all'occidente
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha pubblicato un nuovo video, in inglese e con delle grafiche animate, in cui ha ribadito la necessità che i paesi occidentali forniscano armi al suo paese per difendersi dall'esercito russo. "La libertà deve essere armata meglio della tirannia", ha detto.