Dal drone le immagini dell'assalto alle acciaierie Azovstal, l'ultima fortezza di Mariupol
Un video mostra l'attacco russo all'enorme impianto siderurgico nella città ucraina sul Mar Nero
Il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko ha pubblicato un video che mostra l'attacco russo all'enorme impianto siderurgico Azovstal con bombe anti-bunker e attacchi ad aree residenziali con artiglieria e carri armati. A mezzogiorno (ora di Mosca, le 11 in Italia) è scaduto l'ultimatum che il ministero della Difesa russo aveva dato ai militari ucraini asserragliati nell'acciaieria di Mariupol – la città nel sud dell'Ucraina assediata dall'inizio di marzo – dove avevano riparanto le ultime truppe di Kyiv. “A tutti coloro che depongono le armi è garantita la conservazione della vita”, ha promesso il Cremlino. Le forze speciali russe avrebbero quindi prendeso d'assalto l'impianto siderurgico, sostiene un funzionario separatista del Donbas, Eduard Basurin, che nega anche le notizie diffuse dagli ucraini, secondo cui nell'acciaieria di Azovstal si nascondono anche un migliaio di civili.
Azovstal, uno dei più grandi stabilimenti metallurgici d'Europa, è un'area affacciata sul mare che copre oltre 11 chilometri quadrati, disseminata di edifici, altoforni, binari e, soprattutto, dotata di una fitta rete di cunicoli sotterranei costruita in epoca sovietica per resistere a un attacco nucleare. Rappresenta l'ultima ridotta rimasta alle truppe ucraine in città. Nella fabbrica sono trincerati uomini del reggimento ultra-nazionalista Azov, combattenti stranieri e quel che resta della 36esima brigata di fanteria della Marina. Il reggimento Azov ha preparato da tempo la difesa dell'acciaieria che lo stesso Andriy Biletsky, fondatore della formazione, ha definito "la fortezza di Azov". Usare la fanteria per una battaglia corpo a corpo, in un ambiente simile sarebbe una mossa troppo rischiosa: da giorni si discute della possibilità che Mosca utilizzi un attacco chimico per snidarne i difensori. "È l'unico modo per farli uscire", ha spiegato al Guardian l'analista militare ucraino Oleg Zhdanov. Pare che per ora le forze russe abbiano sganciato sull'impianto bombe anti-bunker, le stesse già usate ad Aleppo.