◉ LA GIORNATA
Guerra in Ucraina, le ultime notizie
Lavrov dice che c'è il rischio reale di una terza guerra mondiale. Per Kyiv queste dichiarazioni rendono evidente che Mosca "inizia a intravedere una sconfitta in Ucraina". Si intensificano le operazioni militari nel sud est ucraino. L'occidente si riunisce a Ramstein, Germania
Giorno 62 dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina. Le notizie in breve
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Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto che con la consegna di armi dell'occidente all'Ucraina, la Nato è "in sostanza impegnata in una guerra contro la Russia". Nelle interviste ai media russi, ha anche avvertito esiste il pericolo "reale" di una terza guerra mondiale. Il ministro degli Esteri ucraino Dymtro Kuleba ha sottolineato che le affermazioni di Lavrov rendono evidente che Mosca "inizia a intravedere una sconfitta in Ucraina";
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Il ministero della Difesa ucraino sostiene che il bombardamento di un edificio governativo nella regione separatista della Transnistria, avvenuto ieri sera, in Moldavia è stata una "provocazione pianificata" dalla Russia. Un funzionario della Transnistria, citato dalle agenzie di stampa russe RIA e Interfax, ha accusato tre infiltrati ucraini non identificati per l'attacco.
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Nella base aerea tedesca di Ramstein si incontrano i rappresentanti di oltre 40 paesi per una serie di colloqui organizzati dagli Stati Uniti per discutere di come rafforzare la difesa dell'Ucraina contro l'attacco russo. Il generale dell'esercito americano Mark Milley, presidente del Joint Chiefs of Staff, ha detto che i colloqui servono per sincronizzare e coordinare l'assistenza al governo di Kyiv, incluso l'invio di armi pesanti
Putin a Guteres: senza Crimea e Donbas l'accordo è impossibile
"I colloqui vanno avanti, si tengono online, speriamo che ci siano risultati positivi. Ma senza un accordo sulla Crimea e sul Donbass non è possibile firmare garanzie di sicurezza sull'Ucraina", ha detto il presidente russo Vladimir Putin, incontrando il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. Putin ha inoltre rifiutato ogni responsabilità russa sul massacro di Bucha: "Sappiamo chi ha messo in scena la provocazione a Bucha, con cui l'esercito russo non ha niente a che fare".
"Qualsiasi regola stabilita deve esserlo con il consenso della comunità internazionale e nel rispetto del diritto internazionale. Questa questione deve essere risolta con strumenti stabiliti dallo statuto dell'Onu", ha detto invece il segretario generale dell'Onu, sottolineando ancora una volta la necessità di un immediato cessate il fuco.
Media Polonia: la Russia ha sospeso le forniture di gas. Gazprom (per ora) non conferma
Secondo il sito polacco Onet, la Russia avrebbe sospeso le forniture di gas alla Polonia, attraverso il gasdotto Yamal. Secondo la testata, che cita fonti governative e del settore energertico della Polonia, un'unità di crisi si sarebbe riunita presso il ministero del Clima per analizzare la situazione.
"Non mancherà il gas nella case polacche", ha twittato il ministro del Clima e dell'Ambiente Anna Moskwa, spiegando che "la Polonia ha le riserve di gas e le fonti di approvvigionamento necessarie per proteggere la nostra sicurezza: da anni siamo effettivamente indipendenti dalla Russia. I nostri magazzini sono pieni al 76 per cento".
Dalla Russia tuttavia non arrivano informazioni in questo senso, con Gazprom che non conferma la sospensione, ma afferma - secondo quanto riportato da Ansa - che la Polonia è tenuta a pagare entro oggi le forniture di gas, rispettando la nuova procedura che prevede l'uso del rublo.
Il vertice Nato Ue diventerà mensile. Cambio di rotta di Berlino sulle armi
I ministri della Difesa dei paesi della Nato e dell'Unione Europea si sono incontrati nella base aerea degli Stati Uniti a Ramstein, nel sud-ovest della Germania, per discutere di fornire maggiore sostegno all'Ucraina. Il vertice di oggi diventerà mensile ha detto il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin. Il governo tedesco ha annunciato anche un importante cambiamento di linea politica: ha autorizzato la fornitura di circa 50 carri armati contraerei Gepard Flakpanzer. Tenuti in deposito negli ultimi dieci anni, riceveranno aggiornamenti tecnici prima di essere spediti in Ucraina. La Germania aveva adottato da tempo la politica di non spedire armi pesanti nelle zone di conflitto, ma il suo governo è stato sottoposto a crescenti pressioni per fornire maggiore aiuto a Kyiv. Nel dare l'annuncio, il ministro della Difesa del paese, Christine Lambrecht, ha detto che la Germania "esaminerà tutte le possibilità su come possiamo sostenere ulteriormente l'Ucraina nella sua coraggiosa e importante lotta per la libertà e per la pace".
Scontro Londra-Mosca sulle armi Nato
Il governo britannico - secondo quanto sottolineato dal viceministro della Difesa alla Bbc - considera "interamente legittimo" l'uso da parte ucraina di armi fornite dal Regno Unito per prendere di mira obiettivi all'interno del territorio della Russia. Se il governo britannico considera legittimo l'uso da parte di Kiev di armi ricevute dall'Occidente per "colpire in profondità le linee di rifornimento" di Mosca in territorio russo, la Russia potrebbe ritenere altrettanto legittimo prendere di mira "in profondità le linee di rifornimento" ucraino fin "dentro quei paesi i quali trasferiscono all'Ucraina armi" che pure producono "morte e distruzione", ha detto Maria Zacharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, che ha parlato di una "risposta proporzionale" immediata se la Gran Bretagna continua la sua politica di "provocazione diretta" in Ucraina.
Aggiornamenti sulle tensioni in Transnistria
Dopo che una serie di esplosioni sono state segnalate nella regione separatista della Transnistria, sostenuta da Mosca, il sedicente presidente dell'autoproclamata Repubblica Moldava di Pridnestrovian, Vadim Krasnoselsky, ha detto all'agenzia di stampa russa Tass che c'è la mano dell'Ucraina dietro gli attacchi nei territori. Il ministero degli Esteri ucraino ha condannato quelli che ha affermato essere i tentativi russi di trascinare la regione in guerra contro l' Ucraina. Mykhaylo Podolyak, importante consigliere del presidente ucraino, ha accusato la Mosca di cercare di creare disordini nell'area.
La presidente della Moldavia, Maia Sandu, è intervenuta in una conferenza stampa a seguito di una riunione del consiglio di sicurezza del paese. Sandu ha condannato qualsiasi tentativo di rovinare la pace nel suo paese e ha affermato che la Moldavia adotterà tutte le misure per prevenire l'escalation. I recenti incidenti – ha sostenuto la presidente – sono un tentativo di intensificare le tensioni. La situazione nella regione separatista è complessa e tesa, ma la Moldavia resta aperta a negoziare una soluzione pacifica dei problemi. Sandu dice che non ha intenzione di parlare al Cremlino.
L'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione (Osce) nel paese ha scritto in un tweet che "condanna tutti i tentativi di destabilizzare la situazione" in Transnistria e nella zona di sicurezza "e invita tutte le parti a mantenere la calma e ad astenersi da qualsiasi azione, che potrebbe minare la fiducia e la stabilità su entrambe le sponde del fiume Nistro".
Un incontro "storico" a Ramstein
"Abbiamo appena dato il via a un incontro storico: più di 40 paesi si sono riuniti per aiutare l'Ucraina a vincere la lotta contro l'ingiusta invasione russa. Il nostro obiettivo è partire da qui con una comprensione comune e trasparente dei requisiti di sicurezza a breve e lungo termine dell'Ucraina". Lo scrive su Twitter il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin, dalla base aerea di Ramstein in Germania.
Mosca espelle diplomatici svedesi
La Russia ha espulso tre diplomatici svedesi in risposta alle "azioni ostili" di Stoccolma, sostiene il ministero degli Esteri russo. "L'ambasciatrice svedese a Mosca, Malena Mard, è stata convocata al ministero e ha detto che i tre sarebbero stati nominati persona non grata come rappresaglia per l'espulsione "infondata" della Svezia di tre diplomatici russi. Mosca ha anche citato "la fornitura di supporto militare dalla Svezia al regime di Kyiv e la copertura dei crimini dei nazionalisti ucraini contro la popolazione civile del Donbas e dell'Ucraina" come fattori importanti nella propria decisione.
L'Onu non ha senso se non fa aprire corridoi umanitari a Mariupol
Il vice primo ministro ucraino, Iryna Vereschuk, ha detto che il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, dovrebbe usare la sua visita a Mosca per salvare la popolazione della città ucraina assediata di Mariupol e garantire veri corridoi umanitari. Le autorità ucraine sono pronte a partire se verrà confermato un vero corridoio umanitario, ha aggiunto Vereschuk. "Se questo non accade, allora l'Onu non ha senso".
Il vicesindaco di Mariupol, Serhiy Orlov, ha affermato che gli attacchi russi alle acciaierie Azovstal continuano, nonostante i commenti di Vladimir Putin di oggi secondo cui in città non erano in corso operazioni militari. Parlando alla Bbc, Orlov ha detto: "Nessuno può lasciare Azovstal. È una bugia che l'attacco si sia fermato. Ci sono ancora persone lì, civili, militari, famiglie. L'impianto è costantemente bombardato".
La guerra delle statue
Le battaglie si combattono anche con i simboli, ovviamente. La discussione sulle statue abbattute e sulla cancel culture è diventato molto specifico e attuale negli anni scorsi negli Stati Uniti, perché alcune statue erano simboli che si riferiscono a problemi ancora aperti, a questioni che non sono state risolte e a lotte che sono ancora feroci. Era scontato che ci fosse anche un risvolto ucraino, tanto più che per la vicinanza storica e geografica tra i due paesi i monumenti che li rappresentano sono molti. Oggi Kyiv ha iniziato a smantellare quello all'"Amicizia dei popoli", una statua installata negli anni '80 per celebrare l'unità del popolo ucraino e russo sotto gli auspici dell'Unione Sovietica.
Il sindaco di Kyiv, il pugile Vitali Klitschko, ha pubblicato un post su Facebook per dire che conta di finire lo smantellamento dell'opera in serata. "La Russia ha 'marcato' il suo atteggiamento nei confronti dell'Ucraina con un barbaro desiderio di distruggere il nostro stato e gli ucraini pacifici. Stiamo smantellando 8 metri di metallo della cosiddetta 'amicizia di due popoli'. E – molto simbolico – quando gli operai hanno cercato di sollevare la scultura con una gru, la testa della statua che rappresenta il lavoratore russo è caduta. Rinomineremo l'arco (che sovrasta la scultura, ndr): i vecchi simboli assumono un nuovo significato! E lo metteremo in evidenza con i colori della bandiera ucraina".
La politologa Kateryna Kruk osserva che nel 2014 all'arco era stata aggiunta una crepa, dipinta, per rappresentare le tensioni tra le nazioni dopo l'annessione russa della Crimea.
Colpito un ponte strategico sul fiume Nistro
Il ponte sull’estuario del fiume Nistro nella regione sud orientale dell’Ucraina è stato colpito da un attacco missilistico. Il ponte è una delle arterie più importanti nell’oblast di Odessa e uno dei due collegamenti con la parte meridionale della circoscrizione. Se il traffico non dovesse essere ripristinato la regione ucraina del Budjak (Bessarabia storica) risulterebbe quasi isolata dal resto del paese. Secondo alcuni media ucraini a mettere fuori uso il collegamento sarebbero stati dei missili da crociera russi. I fatti potrebbero in qualche modo essere collegati alle esplosioni avvenute nelle scorse ore nella regione moldava filorussa della Transnistria.
A giudicare da alcune immagini il ponte sarebbe al momento impossibilitato al transito, come confermato anche dal consigliere del ministero degli Interni ucraino
Guterres: "A Mosca per essere messaggero di pace"
Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha detto, in una conferenza stampa allestita dopo aver incontrato il ministro degli Esteri russo Lavrov, di essere arrivato a Mosca come "un messaggero di pace" per "salvare vite umane e ridurre le sofferenze" della popolazione in guerra. Guterres ha aggiunto che c'è stato con i rappresentanti del governo un "dialogo franco" e che le posizioni sono chiaramente in contrasto su quel che sta accadendo in Ucraina. Il vertice delle Nazioni Unite ha anche detto che è prioritario stabilire e rispettare corridoi umanitari di cui l'Onu si possa far garante con i due paesi. Riconoscendo come quella in atto a Mariupol sia una "crisi umanitaria". Nel colloquio avuto con Lavrov Guterres aveva chiarito che bisogna arrivare a un "cessate il fuoco il prima possibile".
Il segretario generale dell'Onu è da Putin
Il segretario generale dell'Onu, António Guterres, è a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin e, successivamente, il ministro degli Esteri Sergei Lavrov. L'obiettivo è quello di mettere le Nazioni Unite al centro degli sforzi di mediazione nella guerra. Kyiv ha contestato la scelta di Guterres di non essersi recato prima in Ucraina. "È semplicemente sbagliato andare prima in Russia e poi in Ucraina", ha detto sabato ai giornalisti il presidente Volodymr Zelenskiy. “Non c'è giustizia e logica in questo ordine. La guerra è in Ucraina, non ci sono corpi nelle strade di Mosca. Sarebbe logico andare prima in Ucraina, per vedere le conseguenze dell'invasione russa”.
Il viaggio di Guterres è stato, almeno in parte, inevitabile, dopo la lettera d'invito sottoscritta da più di 200 ex funzionari delle Nazioni Unite, nella quale lo esortavano a cercare di intervenire e avvertivano che l'Onu rischia l'estinzione se non cerca una mediazione e una soluzione al conflitto.
Nuove esplosioni in Transnistria
Secondo il ministero degli Affari interni della Transnistria due antenne radio che trasmettevano la radio russa sarebbero state distrutte nella regione separatista della Moldavia orientale. “Nella prima mattina del 26 aprile si sono verificate due esplosioni nel villaggio di Maiac, distretto di Grigoriopol: la prima alle 6.40 e la seconda alle 7.05”, ha scritto Reuters citando il ministero, che ha reso noto che nessun civile è rimasto ferito. Le informazioni riportate dal ministero non sono ancora state verificate.
Nexta ha diffuso questa immagine.
A photo of the two most powerful towers of the radio center in #Transnistria, which used to broadcast #Russian radio which were knocked out. pic.twitter.com/QDJhDYYOWv
— NEXTA (@nexta_tv) April 26, 2022
Le truppe russe hanno intensificato gli attacchi
"La Russia al momento non ritiene il cessate il fuoco un'opzione possibile", ha detto il ministro degli esteri russo. All'inizio del terzo mese di guerra, Mosca prosegue senza sosta la sua offensiva in Ucraina ed esclude una tregua fino al raggiungimento dei suoi obiettivi militari, dal Donbass all'intera fascia meridionale. Le forze russe hanno intensificato gli attacchi nell'est e nel sud dell'Ucraina. Le truppe di Mosca hanno lanciato un'offensiva contro la città di Zaporižžja. Le autorità di Kyiv hanno segnalato combattiementi anche nelle città di Kramatorsk e Sloviansk, nella regione di Donetsk, e a Kryvyi Rih nella regione di Kherson. Secondo lo stato maggiore dell'esercito ucraino, ci sono stati anche attacchi, respinti dalla resistenza, nell'est del paese e in particolare è stato bloccato un avanzamento verso Mykolaiv.
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