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◉ LA GIORNATA

Guerra in Ucraina. Missili su Odessa: "Ci sono morti e feriti"

Continua a rilento l'evacuaizone dei civili dall'acciaieria Azovstal a Mariupol, dove la Russia ha continuato a colpire. Oltre 3 mila vittime civili dall'inizio del conflitto. In Italia accolti oltre 100 mila ucraini L'Ue verso sull'embargo al petrolio

Giorno 68 dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina. La giornata, in breve:

  • Gli ultimi attacchi della Russia contro depositi di grano e quartieri residenziali, "dimostrano ancora una volta che contro l'Ucraina è in atto una guerra di sterminio", ha detto il presidente ucraino Volodymir Zelenskiy nel suo ultimo discorso notturno, chiedendo: "Quale potrebbe essere il successo strategico per la Russia in questa guerra?" Le vite rovinate delle persone e la proprietà bruciata o rubata non daranno nulla alla Russia";

  • È ripreso questa mattina alle 7 ora locale il piano di evacuazione dei civili dall'acciaieria Azovstal, a Mariupol nel sud dell'Ucraina. L'evacuazione verso Zaporižžja, ancora sotto il controllo di Kyiv, è coordinata dalle Nazioni Unite e dal Comitato della Croce Rossa internazionale. Nelle ultime ore l'esercito ucraino ha reso noto di aver respinto una serie di attacchi delle truppe russe diretti contro la zona limitrofe a Zaporižžja;

  • L'Unione Europea potrebbe eliminare gradualmente le importazioni russe di petrolio entro la fine dell'anno. L'Ue sta discutendo di nuove sanzioni contro la Russia e questa volta potrebbe essere insertito anche un'embargo graduale al petrolio;

  • Per il ministero della Difesa britannico l'esercito russo avrebbe perso più di un quarto delle unità dedicate all'invasione dell'Ucraina dall'inizio del conflitto: "Ci vorranno probabilmente anni prima che la Russia ricostituisca queste forze".

  • Nelle prime ore del mattino ci sono state due esplosioni a Belgorod, la regione della Russia meridionale al confine con l'Ucraina. Lo ha riferito sui social Vyacheslav Gladkov, governatore della regione: "Non ci sono state vittime o danni", ha scritto Gladkov;

  • Olaf Scholz si è impegnato a continuare a sostenere l'Ucraina con denaro, aiuti e armi. Per il cancelliere tedesco un approccio pacifista alla guerra è "obsoleto". Le dichiarazioni di Scholz sono una risposta alla lettera aperta di un gruppo di intellettuali, avvocati e creativi che avevano condannato la guerra di aggressione russa esortando però il governo federale a non inviare armi pesanti in Ucraina;


Nuovo attacco su Odessa. "Ci sono morti e feriti"

La città portuale di Odessa è stata colpita da un attacco missilistico russo. Lo ha annunciato su Telegram il capo dell'amministrazione militare locale, Maksym Marchenko: "Un bambino di 13 anni è morto e una ragazza di 17 anni è rimasta gravemente ferita. Questo secondo i dati preliminari, perché le vittime potrebbero essere di più" ha detto.

Secondo i media locali, il raid ha danneggiato un edificio religioso. Odessa è attualmente sotto prolungato coprifuoco: ricorre oggi infatti l'anniversario della strage del 2014 quando la Casa dei sindacati fu data alle fiamme e persero la vita 48 persone, in gran parte filo russe. L'amministrazione locale temeva scontri o provocazioni, per questo solo i soldati sono autorizzati a lasciare le proprie case.

In mattinata invece l'esercito russo avrebbe colpito un ponte, strategico per i collegamenti della città di Odessa e per l'intera regione. Secondo il governo di Kyiv, il Cremlino punta a isolare completamente la zona, impedendo rifornimenti e comunicazioni. 

Altri colpi avrebbero raggiunto poi l'aeroporto di Odessa, distruggendo la pista: lo hanno riferito le Forza armate ucraine


Scholz a Kyiv dopo il presidente tedesco Steinmeier
 

Il cancelliere tedesco Scholz ha dichiarato che si recherà in visita a Kyiv dopo il presidente della Germania, Frank-Walter Steinmeier, il cui viaggio nella capitale dell'Ucraina, previsto per lo scorso 13 aprile, è stato rifiutato dal governo ucraino, perché ritenuto troppo vicino alla Russia.

Intervistato dall'emittente televisiva "Zdf", Scholz ha evidenziato che la decisione dei giorni scorsi "ostacola" una sua visita nella capitale ucraina. A un paese come la Germania, infatti, che fornisce "cosi' tanti aiuti finanziari, così tanti aiuti militari necessari quando si tratta di garanzie di sicurezza importanti per l'Ucraina in futuro, non si può dire il presidente non viene", ha spiegato. 

Scholz ha inoltre difeso le scelte del suo governo, apparso titubante nel sostegno militare all'Ucraina. Per il cancelliere inoltre, "la Russia non deve vincere e l'Ucraina non deve perdere".  


 

 

L'Uefa esclude i club russi dalle competizioni anche per la prossima stagione 

Come previsto, il Comitato Esecutivo Uuefa ha dichiarato oggi non ammissibile la candidatura presentata dalla Federcalcio russa per ospitare gli europei del 2028 o del 2032. Questa, aggiunge la federazione europea del calcio, è una delle numerose decisioni relative alla sospensione in corso di squadre e club russi dalle competizioni europee.


 

Oltre 3 mila le vittime civili in Ucraina

Sono oltre 3 mila le vittime civili in Ucraina dall'invasione russa del 24 febbraio. Lo afferma l'Ufficio delle Nazioni unite per i diritti umani (Ohchr) precisando che il bilancio dei morti è di 3.153 persone, 254 più di venerdì, anche se le difficoltà di verifica fanno presumere che il numero sia considerevolmente più alto.


 

Polizia ucraina: otto fosse comuni nei pressi di Kyiv

Le forze dell'ordine ucraine hanno rinvenuto otto fosse comuni di civili uccisi dalle truppe russe nella regione di Kyiv dopo il ritiro degli occupanti. Lo ha dichiarato il vice capo della polizia della regione di Kiev, Maksym Ocheretyany, in un briefing. "In queste otto sepolture abbiamo trovato 148 cadaveri", ha affermato Ocheretyany, sottolineando che tutte le vittime riportano ferite e che le indagini forensi in corso forniranno informazioni più' specifiche.

Poco prima la polizia regionale di Kyiv aveva annunciato il ritrovamento di 1.202 corpi di civili uccisi dall'esercito russo, di cui 280 attualmente non identificati.


L'appello di Scholz a Putin

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha lanciato un appello al presidente russo Vladimir Putin affinché metta fine all'invasione russa dell'Ucraina e alle "uccisioni insensate" in atto sul campo.

Lo ha detto oggi, parlando in una conferenza stampa a Berlino con il primo ministro indiano Narendra Modi. Scholz ha affermato che "l'importante è raggiungere un futuro migliore insieme, non facendo guerre l'uno contro l'altro, ma rendendo possibile lo sviluppo economico e lo sviluppo congiunto". Il cancelliere tedesco ha anche invitato Putin a "ritirare le sue truppe dall'Ucraina", aggiungendo che "i confini non dovrebbero essere modificati attraverso l'uso della violenza".
 


 

Come procedono i corridoi umanitari da Mariupol
 

Notizie frammentate e contrastanti arrivano da Mariupol, dove sono in corso già da ieri tentativi di mettere in salvo i civili, sia quelli rimasti nella case della città portuale, sia di quelli che hanno trovato riparo nell'acciaiera Azovstal, dove si difende il Battaglione Azov. I corridoi umanitari procedono molto lentamente.

Secondo il ministero della Difesa russo, 69 civili evacuati ieri dall'acciaieria sono diretti oggi a Zaporižžja, avendo scelto di raggiungere il territorio controllato dalle forze ucraine. Altri 11 evacuati ieri e 46 il giorno prima avrebbero scelto di rimanere nel territorio dell'autoproclamata repubblica filo-russa di Donetsk. È quanto riferisce l'agenzia Interfax. Subito dopo l'evacuazione di ieri, ci sarebbero stati nuovi attacchi da parte russa contro l'acciaieria. Esplosioni sono state segnalate nella notte e questa mattina.

Ma le operazioni di salvataggio previste per oggi riguardavano anche i civili al di fuori del perimetro dell'acciaieria. Questi tentativi procedono con grande fatica. Stamattina, tra le 6 e le 7, erano attesi diversi bus a Mariupol. Convogli che sarebbero arrivati in ritardo. Tuttavia intorno a metà mattinata è stato un consigliere comunale di Mariupol, Petr Andryushchenko, ad annunciare l'avvio dell'evacuazione, aggiungendo che è possibile unirsi ai convogli con mezzi di trasporto privati.

Il ministero della Difesa ucraino ha fatto sapere che gran parte della città di Mariupol è ormai sotto il controllo russo e questo renderebbe tutti i tentativi molto difficili. Il ministero ha inoltre denunciato episodi di deportazione verso la Russia da parte dell'esercito del Cremlino dei civili evacuati. 

 


 

Riaprono le ambasciate a Kyiv

La Danimarca ha riaperto oggi l'ambasciata a Kyiv, nel corso di una cerimonia a cui ha partecipato anche il ministro degli Esteri danese, Jeppe Kofod. La riapertura della sede diplomatica "è un simbolo molto forte del sostegno danese all'Ucraina e al popolo ucraino", ha detot Kofod. "I nostri diplomatici hanno lavorato instancabilmente per promuovere le relazioni tra Danimarca e ucraina e per aiutare sia i danesi che gli ucraini nella difficile situazione sorta dall'attacco della Russia al Paese. Ora siamo di nuovo presenti nel cuore della capitale e ne sono incredibilmente felice", ha aggiunto il ministro. 

 

 

In totale, secondo quanto riporta Unhcr, l'agenzia Onu competente in materia, il numero dei rifugiati ha superato quota 5,5 milioni.


 

Nuovi i bombardamenti sull'accieria Azovstal 

Secondo quanto riportato dall'Indipendent, i bombardamenti sull'acciaieia di Mariupol sarebbero ripresi, dopo che in mattina alcuni civili sono stati evacuati.

Ma quelli su Mariupol, non sarebbero gli unici attacchi di oggi: missili russi avrebbero infatti colpito un ponte, considerato strategico, nel sud-ovest dell'Ucraina, nella regione di Odesa già colpito in precedenza almeno altre due volte, secondo quanto riferisce Reuters.


 


Nella notte esplosioni a Belgorod, al confine russo

Vjacheslav Gladkov, governatore della regione russa di Belgorod, al confine con l'Ucraina, ha annunciato due forti esplosioni verificatesi questa notte. 

Secondo il funzionario, tuttavia, la responsabilità non sarebbe ucraina: "Volevo dissipare i timori dei residenti della regione che qualcosa fosse volato dal territorio dell'Ucraina verso di noi. Non è cosi". Al momento non ci sarebbero vittime.
 


 

Israele convova ambiasciatore russo. Bennet: "Gravi parole di Lavrov su Hitler ebreo, ora basta". 

Le parole del ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, sul "sangue ebreo" di Hitler sono "gravi" e "l'utilizzo dell'Olocausto del popolo ebraico come strumento politico deve cessare immediatamente": lo ha scritto in una nota il premier israeliano, Naftali Bennett. "Menzogne del genere hanno l'obiettivo di accusare gli ebrei stessi dei crimini terribili compiuti nei loro confronti nella Storia e quindi di rimuovere la responsabilita' dai loro persecutori", ha aggiunto Bennett nel comunicato diffuso dalla stampa israeliana. 

Inoltre in mattinata, Israele ha convocato l'ambasciatore russo in segno di protesta per quanto affermato da Lavrov. "Questo è un commento imperdonabile e scandaloso, un terribile errore storico e ci aspettiamo delle scuse", ha dichiarato il ministro degli Esteri israeleiano Yair Lapid in una nota. "Gli ebrei non si sono uccisi durante l'Olocausto. La forma piu' bassa di razzismo contro gli ebrei è incolpare gli ebrei stessi per l'antisemitismo".


 

In corso i corridoi umanitari a Mariupol. Almeno 200 civili ancora dentro l'acciaieria

Nell'acciaieria Azovstal di Mariupol, dove da ieri ci sono stati tentativi di evacuazione, ci sarebbero ancora circa 200 persone, tra cui 20 bambini. Lo riporta la Cnn, insieme alle parole di Denys Shleha, comandante della 12a Brigata Operativa della Guardia Nazionaleucraina: "Non appena l'evacuazione dei civili è stata completata ieri, il nemico ha iniziato a usare tutti i tipi di armi. La notte è stata agitata. L'artiglieria navale russa ha lavorato su Azovstal dalle 2:00 alle 3:00. Al mattino è diventato più silenzioso". La Bbc inoltre afferma che un centinaio di civili tra quelli evacuati ieri dovrebbere arrivare a Zaporizhzhia nelle prossime ore.

In mattinata i tentativi di evacuazione in autobus dalla zona di Mariupol sono comunque continuati, anche per gli altri cittadini al di fuori dell'acciaieria. Lo ha dichiarato il consigliere del sindaco di Mariupol, Petr Andryushchenko, all'emittente radiofonica "Radio Liberty". "Previo accordo, gli autobus verranno a prendere le persone nei villaggi di Mangush e Berdyansk", ha detto Andryushchenko, aggiungendo che è  possibile unirsi ai convogli con mezzi di trasporto privati. 
 


Zelensky: con porti ucraini bloccati, rischio crisi alimentare globale

Ci sarà una crisi alimentare di portata mondiale se non verrà rimosso il blocco dei porti dell'Ucraina da parte delle navi russe. È l'allarme del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un'intervista all'emittente televisiva australiana "Nine Network".

Il capo di Stato ha sottolineato come l'Ucraina èsia sempre stata considerata un partner affidabile per quanto riguarda la sicurezza alimentare, non soltanto in Europa. A suo dire, la Russia sta impedendo appositamente le esportazioni di merci ucraine, distruggendo le ferrovie e le strade del paese e colpendo i porti con i missili. "Vogliono bloccare completamente l'economia del nostro Stato", ha dichiarato Zelensky.

Secondo l'Onu, quasi 4,5 milioni di tonnellate di grano sono state bloccate nei porti ucraini a causa dell'invasione russa.  "La fame non dovrebbe diventare un'arma", ha detto Martin Frick, funzionario del Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Wfp).


 

Presidente Duma: "Paesi che mandano armi sono criminali di guerra"

Tutti i capi di stato che hanno preso la decisione di fornire armi all'Ucraina devono essere ritenuti responsabili come criminali di guerra e perseguiti. Lo ha detto questa mattina sul suo canale Telegram il presidente della Duma, la camera bassa del parlamento russo, Vjacheslav Volodin. "I leader di un certo numero di Stati europei, guidati dalla Germania, possono trascinare i loro popoli in grossi problemi. Fornendo armi all'Ucraina, diventano parte del conflitto", ha scritto Volodin.


La Finlandia potrebbe presentare domanda per l'adesione alla Nato il 12 maggio
 

La Finlandia potrebbe presentare domanda per l'adesione alla Nato il 12 maggio. Lo riferisce il quotidiano finlandese "Iltalehti", secondo cui nella stessa data il presidente Sauli Niinisto dovrebbe confermare il proprio sostegno all'ingresso del Paese nell'Alleanza atlantica, seguito poi dai gruppi parlamentari. Secondo "Iltalehti", la premier finlandese Sanna Marin ha approvato tale tempistica, così che i deputati possano conoscere la posizione del capo dello Stato prima del voto sulla questione.


 

Erdogan: La Turchia lavora per un incontro Putin-Zelensky

Il desiderio della Turchia resta quello "di riunire i leader di Ucraina e Russia a Istanbul o Ankara". Lo ha dichiarato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, parlando ai giornalisti al termine della preghiera dell'Eid presso la moschea Buyuk Camlica a Istanbul. "Credo che la Turchia sarà il punto di soluzione per i passi da compiere, soprattutto nella parte orientale dell'Ucraina", ha affermato Erdogan.

Alla domanda se ci sarà un altro incontro a Istanbul nel prossimo periodo sui negoziati Russia-Ucraina, il capo dello Stato turco ha dichiarato: "Sabato, anche il mio consigliere, l'ambasciatore Ibrahim Kalin, si è recato a Kyiv insieme al viceministro degli Esteri Sedat Bey Onal. Molto probabilmente avremo un colloquio con Putin. Stiamo cercando di organizzarlo".


 

La first lady Jill Biden in Slovacchia e Romania questa settimana

La moglie del presidente Usa Joe Biden, Jill, visiterà Romania e Repubblica Slovacca questa settimana. Lo riferisce la stampa americana, secondo cui Jill Biden incontrerà anche alti funzionari di governo e militari statunitensi di stanza nell'Europa orientale.

La first lady sarà in Romania il 5 maggio; il giorno successivo farà tappa alla Base aerea Mihail Kogalniceau prima di recarsi a Bucarest, dove incontrerà diversi esponenti del governo locale. La moglie del presidente Usa visiterà poi Bratislava, dove incontrera' il personale dell'ambasciata Usa prima di recarsi a Kosice e Vysne Nemecke, per incontrare profughi ucraini. Il viaggi si concluderà lunedi' 9 maggio dopo una serie di incontri con esponenti del governo slovacco.


 

L'Ungheria ribadisce il suo no all'emabargo verso l'energia russa

"La posizione ungherese riguardo a qualsiasi embargo su petrolio e gas non è cambiata: non lo sosteniamo", ha detto questa mattina con un tweet il portavoce del governo di Budapest, Zoltan Kovacs.

Una dicharazione in forte contrasto con gli intenti dell'Unione europea che è a lavoro in queste ore per introdurre nuovi provvedimenti mirati a limitare l'importazione e la dipendenza energetica dalla Russia


 

Cosa ha detto Lavrov sull'Italia

"L'Italia è in prima fila tra coloro che adottano e promuovono le sanzioni anti-russe. Per noi e' stata una sorpresa. Eravamo abituati all'idea che l'Italia, grazie alla sua storia, sapesse distinguere il bianco dal nero". Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, intervistato ieri sera a Zona Bianca su Rete 4 ha parlato del conflitto in Ucraina a tutto campo e a proposito dei rapporti con l'Italia ha anche detto che "alcune dichiarazioni di politici e media italiani sono andate oltre le buone norme diplomatiche e giornalistiche".

Lavrov ha negato che Mosca preveda di dichiarare la fine della guerra in Ucraina in occasione dei festeggiamenti del 9 maggio per la vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale. "I nostri militari non pianificano le azioni in base a una data. I ritmi dipendono dalle necessita' di minimizzare i rischi per la popolazione civile e per i militari russi".

Il ministro ha anche escluso che la Russia voglia rovesciare il governo: "Vogliamo fare in modo che dall'Ucraina non vengano più minacce per la Russia". Ma ha invece insistito sulla presunta nazificazione dell'Ucraina. "Zelensky? Anche Hitler aveva origine ebraiche secondo me, i maggiori antisemiti sono proprio gli ebrei"

Quanto al pagamento di gas in rubli, Lavrov ha chiarito: "Voi pagherete comunque nella valuta prevista dai contratti ma le forniture verranno considerate pagate quando queste somme saranno state convertite in rubli, che non possono essere rubati. Per gli acquirenti non cambierà nulla, pagheranno le stesse somme previste dai contratti"

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