Non potrebbe esserci migliore esempio dello scontro attorno alla sentenza Roe vs Wade per spiegare l’essenza di uno stato federale. Per banalizzare: negli Stati Uniti non sarebbe possibile un referendum per l’abolizione della legislazione sull’aborto, come ci fu in Italia a fronte di una legge valida erga omnes. Ma che non sia possibile un referendum, non significa che non sia misurata a livello demoscopico, per quel che vale, l’opinione degli americani sull’aborto. E stando ai trend degli ultimi anni, rivedere l’impianto ora vigente potrebbe non risultare un plateale scippo di libertà, essendo le posizioni in bilico. In democrazia è la maggioranza a decidere. E in democrazia, può persino accadere che le posizioni si modifichino. Mostrano i sondaggi Gallup, ad esempio, che ancora a metà degli anni 90 il vantaggio dei pro choice sui pro life era netto (pro life attorno al 40 per cento contro il 55 e più degli abortisti).
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